Qual è l’orario migliore per spedire una newsletter?

Un approccio più …attuale

Orario spedizione newsletter

Christopher Penn per Whatcounts.com ha pubblicato il (preziosissimo, dal mio punto di vista) grafico di cui sopra in un sintetico articolo giusto un paio di giorni fa.

Obiettivo del suo studio, dimostrare come ragionare ancora soltanto sull’ora perfetta per inviare il proprio messaggio a una lista sia fondamentalmente l’approccio peggiore.

Il succo, rileva, non è più stabilire quale sia l’orario più efficace per far sì che i propri utenti aprano le nostre mail, quanto piuttosto ingegnarsi per capire in che modo questi stiano già fruendo di essi.

Christopher rileva infatti che sulla sua lista di circa 10.000 contatti, i giorni del weekend siano dominati quasi in parità da aperture da mobile e da browser. Le persone, dice, sono a casa e sfogliano i messaggi seduti sul divano o di fronte al computer. Nei giorni della settimana, invece, la percentuale mobile si eclissa rapidamente, sorpassata dai client di posta software. Entrambi poi tranquillamente schiacciati da client via web come Gmail.

Ragionare sull’orario migliore, disponendo di dati complessi come questi, non solo non è l’approccio più efficiente, ma rischia di far perdere di vista l’spetto principale: quando i nostri utenti sono più propensi a compiere azioni in risposta ai messaggi?

E soprattutto: che tipo di messaggio stiamo proponendo alla nostra lista? Sarà questo in grado di venire fruito efficacemente in un periodo del giorno e in un giorno della settimana in cui le aperture vengono dominate, per esempio, dalla componente mobile?

Per esempio, lanciare un esteso e dettagliato contest attraverso una propria campagna di email marketing non avrà granché senso se la spedizione avrà luogo in quel periodo di tempo in cui i nostri lettori sono principalmente in movimento, permettendo ad esso solo una fugace occhiata dal proprio iPhone. Così come una promozione sul territorio avrà più effetto se spedita per arrivare ad essere letta quando gli utenti sono in mobilità, anziché in pantofole di fronte alla tv la domenica alle dieci di sera a negozi chiusi.

La cosa interessante è che questi dati sono a portata di tutti.
Lo sono realmente.

Se ancora stai gestendo le tue campagne “a vista” senza godere di adeguati sistemi di reportistica, dovresti veramente pensare di fare il salto verso almeno un prodotto professionale e freemium come MailChimp. Esportare e incrociare dati come ha fatto Christopher non è affatto così lontano come pensi, e potrà darti una notevole spinta al di là del rivelarti qualche magico orario perfetto in cui convertire ancora più utenti.

Che ne pensi?
Hai mai pensato alla questione da quest’altro punto di vista?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 commenti

  1. in parte vero però dipende
    es se si tratta di nl tecniche o iscrizioni a mailing (beh io ancora ne uso) sempre
    es leggere al volo le mail che arrivano da wp-hacker-request altra cosa è ordinare gli argomenti interessanti sia chiaro e magari appuntarli
    si non sto facendo l’esempio di una newsletter ma se fossero cosi…
    mentre se non si tratta di questo può valere la sindrome relax and time

  2. L’orario ed il giorno di spedizione erano i principali e più grossolani criteri utilizzati nel passato prossimo dell’e-mail marketing, oggi i fattori in gioco sono aumentati, sia per la maggiore concorrenza sia per la disponibilità di diversi device per leggere le e-mail, sia perhè abbiamo a disposizione strumenti di analisi sempre più complessi. Quindi giusto che vengano considerati tutti i criteri e che l’analisi statistica e gli split test siano sempre più importanti per la realizzazione di campagne efficaci.

  3. Io ho analizzato il comportamento dei visitatori in alcuni E-commerce che gestisco, e le statistiche indicano come giorni più significativi il lunedì ed il mercoledi. Per quanto riguarda le fasce orarie la cosa si complica in quanto non ho ancora dati omogenei.
    Complimenti a @gavello per l’interessante articolo offerto e gli spunti di riflessioni che ne possono scaturire.