Quanti numeri servono per poter fare la differenza?

Metà intervista, metà guest post

Quanti numeri servono per avere successo con un blog?

Più o meno da quando esistono i blog esiste anche la convinzione che per riuscirci davvero si debbano fare grandi numeri. Non sei nessuno se non hai almeno qualche migliaio di utenti al giorno, qualche decina di migliaia di visitatori la settimana. Hey, per iniziare.

Eppure, una delle cose di cui sono da sempre convinto è che le statistiche, in quanto tali, siano beh, talvolta fini a sé stesse. Prendi solo una frazione dei numeri di cui sopra. Prendi magari solo qualche centinaio di buoni utenti al giorno. Di persone reali, che si interessano a te, sulle quali lavorare, costruirci sopra un business. Puoi fare la differenza? Bella domanda.

Per questo, oggi ti propongo una storia. Parla di un blog.
Di un’azienda artigianale, di crisi e del rilancio. Già, proprio grazie a un blog.

Parla di Diego e del suo blog di famiglia. L’ho intervistato.

1. Ciao Diego: perché proprio un blog, e non una campagna pubblicitaria, magari locale, più tradizionale?

Ciao Francesco e grazie per avermi ospitato sul tuo sito, nel quale ho trovato molti consigli e ottimi spunti per l’attività di SEO svolta proprio per il blog.

Ho deciso di aprire un blog principalmente per due motivi. Il primo riguarda gli utenti del web (i nostri potenziali clienti). Volevo rendere mulfarimbianchino.com un punto di riferimento con informazioni e consigli utili relativi al mondo della tinteggiatura, oltre che numerosi spunti fotografici per la futura decorazione dei loro appartamenti.

Il secondo motivo è puramente tecnico: l’80% dei clic proviene oggi dai risultati naturali di Google, rispetto al 20% delle campagne di advertising tradizionale. In ottica SEO un blog aziendale è sicuramente una strategia che a lungo termine porta migliori risultati sia in termini di branding che di vendita diretta (oltre che nessun costo in entrata) rispetto all’advertising.

2. Che tipo di lavoro hai fatto sulla pianificazione editoriale?

I post che scrivo per mulfarimbianchino.com sono spesso corredati da fotografie professionali.

Al mio lavoro di copywriting, con post che danno informazioni relative al mondo della tinteggiatura provenienti dall’esperienza quarantennale di mio padre, è unita la professionalità del mio fotografo che scatta ottime fotografie dei nostri lavori. Chiaramente sia i testi che le immagini sono pensati strizzando un occhio ai motori di ricerca.
 😉

3. Dopo quanto tempo hai iniziato a osservare i primi risultati?

La crescita dei visitatori del mio blog è stata costante. Già dopo i primi 3 mesi di attività i primi lead si sono palesati. Giorno dopo giorno ho affinato la mia attività SEO andando a lavorare sulle long tail keywords: questa strategia mi ha permesso di migliorare la qualità dei contatti ricevuti e dunque la conversione dei visitatori in clienti. Non immagineresti il tipo di ricerche che la gente effettua sui motori prima di affidarsi a un esperto di questa nicchia!

4. Qual è stato l’investimento totale in termini di tempo?

Entro il primo semestre il progetto ha occupato in effetti gran parte della mia giornata (tra la parte meramente operativa e quella di studio per la continua ottimizzazione del blog), ma piano piano le ore di lavoro sono diminuite. Oggi vi dedico al massimo 4 ore al giorno per la manutenzione di tutta la nostra presenza in rete e il relativo back-office.

5. Consiglieresti oggi l’approccio a nicchie simili alla tua?

Sicuramente si.

Il settore artigianale fatica ad avere una sensibilità all’approccio del web marketing che lo porti ad agire attraverso di esso in maniera costante e “impegnata”. Sono mercati ancora immaturi sul web (molte realtà artigianali non hanno neanche un sito web) e dunque c’è ancora ampio margine di movimento per quelle piccole attività commerciali che accetteranno di diventare “2.0” 😛 e dotarsi degli strumenti necessari a tale scopo.

È importante però che queste realtà si dotino di un professionista per raggiungere dei risultati. Data l’elevato tasso di disoccupazione giovanile, con questa intervista mi piacerebbe ispirare molti giovani che hanno una realtà familiare come la mia a studiare la rete e rilanciare l’artigianato italiano attraverso un’occupazione impegnativa certo, ma molto gratificante.

6. Una cosa che hai imparato in tutto questo e una cosa che non ti aspettavi accadesse

Ho imparato a credere molto di più in me stesso e ho scoperto che con l’impegno e la costanza una passione può davvero diventare una professione. Non mi aspettavo di raggiungere così tanti visitatori (oltre 18.000) in appena un anno di attività e per una nicchia così piccola ed essere, beh, uno dei blog più letti d’Italia per quanto riguarda il mondo della tinteggiatura.

Francesco, posso aggiungere una breve lista in linea con quanto già fai in altri tuoi articoli? 😉

7 punti per rilanciare la tua attività con un blog aziendale

  • 1. Apri un blog. Con WordPress. È davvero un mezzo intuitivo e a portata di mano sia per chi abbia intenzione di dedicarvi un proprio hosting, sia per chi voglia semplicemente sondare il campo con la controparte WordPress.com e puntarvi un dominio dedicato.
  • 2. Mettici la faccia: personalizza il tuo blog aziendale con numerose fotografie di te al lavoro: in questo modo sarai più “reale” agli occhi dei tuoi lettori e trasmetterai fiducia nel tuo modo di lavorare. Mai come in questo caso sei tu a fare la differenza.
  • 3. Proponi foto: fai scatti di qualità dei tuoi lavori a corredo dei contenuti (magari collaborando con un fotografo), per ovviare all’immaterialità del web con rappresentazioni di qualità della tua attività agli occhi dei tuoi futuri clienti
  • 4. I testi valgono più del layout: nella scrittura dei tuoi post utilizza una scrittura semplice, ma professionale. Alterna tecnicismi tipici del tuo lavoro con aneddoti quotidiani, in modo da trasmettere ai lettori la professionalità che ti contraddistingue, unita alla tua grande umanità (sempre con un pizzico di ironia);
  • 5. Pensa a Facebook: inserisci il box di Facebook (attraverso l’apposito widget di WordPress, per esempio) sul tuo blog aziendale, in modo da accrescere la credibilità della tua attività professionale agli occhi dei tuoi futuri clienti, attraverso i Like della tua fan page. Facebook è un mezzo potentissimo per il passaparola.
  • 6. Definisci precise “call to action” per i tuoi lettori: inserisci alla fine di ogni post un link al tuo form di contatto o ad un altro post del tuo blog, per favorire l’interazione dei tuoi lettori con l’attività commerciale e non farli scappare non appena terminata la lettura del primo articolo. L’effetto “pancia” è tutto e un buon contenuto può semplicemente fare la differenza già per il primo contatto.
  • 7. Studia un payoff e rendilo ben visibile: inserisci sotto il titolo del tuo blog lo slogan che ti contraddistingue (pensa a cosa puoi offrire di diverso dai tuoi competitor). Il payoff deve essere chiaro e facilmente memorizzabile agli occhi dei tuoi lettori, per trasmettere professionalità in una breve frase.

Ancora grazie Francesco per avermi ospitato e un in bocca al lupo alle tante realtà artigianali là fuori. 😉

È un piacere Diego. 😉

immagine: © Kokhanchikov – Fotolia.com

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

7 commenti

  1. Ciao,
    ottimo articolo 🙂
    Pratico, semplice, diretto, da far leggere (e glielo farò leggere!) a tutti coloro che “dovrebbero” compier eil passo di Diego ma continuano a titubare… E poi, bhè, Diego è anche incomiabile e forse “un pò fuori dal comune” per l’impegno che ci ha profuso e che continua a metterci (4 ore al giorno, azzz!) 🙂 Ad alcuni clienti sembrano già molte 2 a settimana… Esemplare!
    Un saluto!

  2. Ciao delizard,

    sono Diego Mulfari, l’intervistato. Grazie per i complimenti (che condivido con Francesco per l’ottima intervista): spero che questo post sia utile a molti artigiani e gestori di piccoli attività commerciali per approcciare la Rete a scopo promozionale.
    Credo infatti che il web marketing professionale sia un ottimo antidoto alla crisi economica che sta strangolando moltissime realtà artigianali e commerciali d’Italia: visto che i mass media non danno mai informazione dettagliate riguardo alle tecniche da utilizzare per autopromuoversi in Rete, ho deciso di condividere la mia esperienza sul blog di Francesco. Mi auguro sia utile a molti!

  3. Ciao Diego (e ciao Francesco).

    Sto facendo più o meno la stessa cosa con l’impresa edile di mio padre.
    La crisi incombe e c’è la necessità di inventarsi nuove strategie, così ho pensato al blog. Non è semplice, serve tempo, ma vedere che tu ce l’hai fatta mi infonde fiducia: il fatto che si parla di piccole realtà locali bloccava la mia forza di volontà e le mie buone speranze.

    Che dire?
    Complimenti, spero di aiutare anche io la mia famiglia con il mio lavoro di copy!

    Beatrice

    1. Ciao Beatrice,

      è un piacere sapere che ci siano delle realtà come la mia che iniziano ad utilizzare il Web per promuoversi on-line. Ci vuole molta pazienza e costanza ma la soddisfazione di acquisire un cliente direttamente dalla Rete ripaga di tutte le ore di lavoro impiegate per realizzare il proprio progetto on-line.

      Grazie dei complimenti, continua così!

  4. penso che i risultati ottenuti da diego sono scadenti, in quanto ha un alexa rank che mi fa pensare che il blog non è per niente visitato. Io in una settimana sono riuscito a portare un mio portale a fare più di 100 visite al giorno..

  5. Ciao Franco,

    lo scopo del post che ho scritto per Francesco e dell’intervista era proprio quello di far emergere come sia più importante, a scopo commerciale, ottenere visitatori qualificati sul proprio blog aziendale a dispetto dei grandi numeri.

    Comunque per accertarti che mulfarimbianchino.com sia un blog visitato puoi visionare tu stesso il contatore delle visite sulla sidebar di destra dello stesso. 😉

  6. Ciao Franco,
    commenti come il tuo a mio parere sono molto “scadenti”… non aggiungono nulla alla discussione e non siamo certo qua a vantarsi di quello o quell’altro risultato… Se credi che la tua esperienza sia positiva raccontaci il tuo caso e che cosa hai fatto: il web è condivisione e collaborazione.. you know?
    E cmq per un portale non è che sia molte 100 visite al giorno…
    Ciao e buona giornata!