Non conosci il tuo cliente

Sta tutto qui

Non conosci il tuo cliente
©mayrum/Shutterstock.com

“Understanding your followers on a human level should be the first point in your social media marketing strategy” scriveva Dustin Ford per SmartInsights qualche giorno fa.

E alla fine, se ci pensi, è tutto qui.
È questo, precisamente questo, il punto critico per chi cerca di fare marketing in rete.

Comprendere le persone che hai di fronte.
A livello umano.

Hai sentito anche tu il brivido nel leggere “livello umano”? 🙂 Parlare di strette relazioni fa sempre questo effetto quando siamo abituati a sfoggiare grafici e percentuali nelle classiche riunioni di avanzamento.

Non conosci il tuo cliente, dicevamo.
È vero.

Perché è molto più semplice parlare di strumenti, budget, contenuti e KPI che fermarsi un attimo a chiedersi “quanto ne so delle persone che sono o vorrei diventassero miei clienti?”

Non è solo questione di identificare la soluzione al problema di qualcuno. E di farlo bene. Quella è la base. Significa invece iniziare a comprenderne le abitudini, l’esperienza che vive in rete ogni giorno. Ciò che visita, che apprezza, che segue chi stai cercando di coinvolgere.

Ci sono molti modi per iniziare a conoscere il tuo cliente, e sono tutti straordinariamente banali:

  • porre una domanda su un articolo del blog;
  • inviare un breve questionario alla tua newsletter;
  • ai già clienti, proporre un questionario post-vendita o una breve intervista telefonica.

Semplicemente smettere i panni del businessman e calzare per qualche ora, di tanto in tanto, quelli del cliente, dimenticando ciò che già sai e guardando al panorama di proposte con occhi nuovi. Cosa molto più difficile di quanto sembri.

Spesso ci incaponiamo nell’ottenere risultati migliori attraverso i diversi strumenti che usiamo per fare marketing in rete, senza realizzare che l’unico modo di ottenerli davvero, questi risultati, è di iniziare a comprendere meglio ciò che muove le persone che vorremmo come clienti.

Questo, per inciso, ha dei vantaggi enormi. Ti permette di:

  • guidare efficacemente una strategia editoriale su blog e social media;
  • identificare demografiche migliori da spenderti in campagne ADV, Facebook Ads in primis;
  • comprendere meglio l’intenzione di ricerca, da spenderti in attività SEM attraverso Google AdWords;
  • avvicinarti alla soluzione della mitologica ricerca dell’orario migliore per pubblicare sui social.

Non so te, ma la maggior parte delle aziende intente a sminuire l’efficacia del web come canale di acquisizione clienti che ho incrociato nel tempo avevano un comune denominatore: non conoscevano davvero il loro cliente.

Sapevano che c’era, ma non sapevano perché. E se non riesci a identificare le motivazioni delle persone che ti circondano, non potrai accorgerti quando queste muteranno o verranno meno.

Quale che sia la strategia che hai in mente, lo strumento o il budget a disposizione, investi prima di tutto su ciò che può aumentare la tua conoscenza del cliente.

Ne varrà la pena.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.