Non aggiustarlo finché non è rotto

Questione di pancia?

Non aggiustarlo finché non è rotto

C’era una volta Pinterest.

Con le sue board, con le sue nuove idee, con le sue numerose possibilità di colpire i brand come prima d’allora non c’era riuscito nessun altro in così poco tempo. E c’erano, per l’appunto, le pagine profilo che ospitavano le suddette board.

Le persone che solcavano le pagine del social le curavano, affinché fossero esattamente in linea con ciò che volevano ottenere.

Poi, tutto d’un tratto sono state, hem, migliorate.

(TechCrunch racconta tutti i dettagli della vicenda.)

Capita di tanto in tanto che si senta il bisogno di rivedere qualche meccanica, logora o abusata per mantenersi un passo avanti su tutti gli altri. Rimanere statici, sul web, per quanto buoni siano i tuoi contenuti o le tue idee di fondo, può essere rischioso.

Il fatto è che la cosa a molti non è davvero andata giù.

La risposta generica al redesign dei profili di Pinterest è passata da un generico chissenefrega a un vero e proprio coro di dissensi che da un lato puntava alla bruttezza del (re)design in sé -reo di imitare una certa Timeline-, dall’altro soffriva di una mancata comunicazione del brand verso la risposta generata.

E allora ti tornano in mente le parole del titolo lassù in alto.

Equilibri

E ti chiedi da che parte stare.

Dalla parte di chi si mantiene saldo sulle proprie posizioni fino a che non c’è un preciso stimolo esterno a generare il cambiamento, o dalla parte di chi, senza apparente motivo, rimescola le carte in gioco rimanendone scottato?

Davvero conviene premiare sempre e solo chi osa, chi azzarda, senza tenere conto di quanto questo già possiede e può rischiare?

Si potrebbe pensare che quando possiedi una startup in così forte ascesa, lasciare qualcosa di intentato sia semplicemente da pazzi. Se anche solo immagini di poter ottenere un qualche tipo di miglioramento dal ripensare una feature o un pezzo della tua immagine, la valuti e la metti in pratica. Senza perdere troppo tempo. Senza girarci troppo intorno.

Eppure, aggiustare qualcosa che non solo non è rotto, ma sta già funzionando più che bene, rischia di passare sopra al buonsenso con un rullo compressore.

La cosa vale su più ordini di grandezza, sia che si gestisca una piccola o grande startup, sia che si abbia a che fare con la gestione di un personal brand sul web. Puoi lasciar lievitare ciò che hai già fatto, o rinnovare qualcosa di tanto in tanto anche senza una precisa motivazione.

Entrambe le situazioni presentano vantaggi e svantaggi.
Tu da che parte stai? 😉

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 commenti

  1. Complimenti come sempre Francesco
    io credo che però in questo caso abbiano migliorato la “Pulizia della pagina” e abbiano favorito la visualizzazione dei profili personali . I cambiamenti non piacciono sempre a tutti
    ma a qualcuno avranno chiesto un parere no ? prima di modificare la pagina

    1. È anche questo il punto, Dario. Che io sappia non c’è stato nessun tipo di dato condiviso a supporto del redesign, che è semplicemente …avvenuto.

      Non che mi immagini che non abbiano fatto i loro compiti, dati alla mano, o che mi aspetti che un social lanci un sondaggio per valutare ogni redesign: immagina cosa potrebbe succedere al prossimo restyle di Facebook. 😛

  2. Secondo me, “squadra che vince non si cambia” è un detto che vale sempre. E l’unico motivo per cambiare secondo me è aver compreso esattamente i limiti dell’attuale squadra, necessario per avere consapevolezza di quello che si sta facendo…

    1. La penso anch’io così. Lasciare lievitare un prodotto, servizio o semplicemente il proprio approccio finché non ne percepiamo chiaramente i limiti è uno dei modi migliori per non aver rimpianti.

      …ma quando non siamo in grado di comprendere i limiti di ciò che abbiamo sotto il naso?

  3. Io questo social non riesco proprio a digerirlo!! Mi sono iscritto appena ne ho sentito parlare, ho letto anche qualche buona guida ma non riesco proprio a comprenderlo…