Motivazione

Non è questione di tempo, ma…

Come essere più produttivi

Questo post non ha a che vedere con il marketing, la rete o i blog.

Piuttosto, ti racconta una piccola storia su come il sottoscritto sia riuscito a capire quale fosse la vera molla in grado di tenere alta la propria motivazione, specialmente nei momenti peggiori.

Sai, non sono mai stata una di quelle persone iperattive che dividono le proprie giornata tra corsi, viaggi e appuntamenti che richiedano di pianificare il proprio tempo libero come una riunione di lavoro.

Certo, quando sono di fronte al monitor o sto lavorando per un cliente ho bisogno di avere il quadro complessivo della situazione chiaro di fronte a me. È necessario che programmi e pianifichi, così che tutto vada per il verso giusto.

Per questo, nel mio tempo libero, cerco di fare esattamente l’opposto.

Circa un anno fa mi sono iscritto in palestra.

Non sono mai stato neppure il tipo di persona che vedeva in un bicipite scolpito lo scopo ultimo della vita. Eppure, tra una cosa e l’altra sentivo che dedicare la mia attenzione a qualcosa di totalmente slegato dal mio lavoro, non potesse che farmi bene.

Il primo giorno fu un disastro.

Tornai a casa più o meno nello stato di un tappetino di un taxi (eh, cit.) convinto che per godere di un qualche risultato servisse molto più tempo di quello che mi fossi preventivato. Per il momento avevo solo muscoli doloranti, acido lattico in corpo e una ridotta mobilità sulle articolazioni.

In palesta c’era questa macchina. Niente più che una sorta di strumento per sollevare sè stessi sui bicipiti. Attaccato al muro, dietro di essa, una specie di volantino motivazionale che recitava come molti altri una cosa tipo “I 50 buoni motivi per tenersi in allenamento”.

Erano parecchi buoni motivi. Alcuni frutto di qualche complesso ragionamento laterale, altri oggettivamente condivisibili. Come in una piccola landing page applicata a un ambiente sudato, pieno di gente che corre e solleva pesi senza motivo, uno recitava: “migliora la capacità di concentrazione”.

Certo.
Poi, sono passati i giorni.

E sentivo che più mi dedicavo, a giorni alterni, a me stesso, più la mente mi si liberava. Tutto il peso delle attività che svolgevo durante la giornata veniva, per così dire “messo nella giusta prospettiva” del finalmente staccare e rapportarmi a un qualcosa di diametralmente opposto.

Era come ricaricare le pile scaricandole forzatamente.

Sono riuscito a portare a termine più iniziative personali durante gli ultimi sei mesi di palestra, che in tutto il periodo precedente ad essa.

E il tempo a disposizione, paraddossalmente, non è affatto aumentato. Anzi, si è ridotto a causa del doversi spostare almeno per un paio d’ore tre giorni alla settimana.

Il fatto è che il tempo, quello che rimaneva, era dell’ottimo tempo. Ore rimaste in cui a mente fredda riuscivo (e riesco) ad essere molto più produttivo -o a rilassarmi molto di più- che se invece dovessi semplicemente smettere di lavorare e iniziare a fare altro.

Ciò che voglio dire è che soprattutto per chi lavora con il web, di fronte a un monitor tutto il giorno, è facile iniziare a pensare che il proprio intero mondo sia quello con cui ci rapportiamo più spesso. È perfettamente normale, ma non è esattamente così.

Tutto diventa molto più chiaro nel momento in cui trovi una qualche attività a cui dedicarti con costanza. Soprattutto se questa è quanto di più lontano dalla tua quotidianità puoi immaginare. Anche se inizialmente ti sembra di affrontare più sforzi e più stresss di prima, i risultati si invertono in fretta.

Trovare la giusta motivazione non è questione di quanto tempo disponi per alimentarla, ma dalla qualità del tempo di cui disponi per alimentarla.

Non cercare di restare produttivo. Cerca di capire come migliorare il tempo in cui dovresti esserlo.

immagine: © ioannis kounadeas – Fotolia.com

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

8 commenti

  1. Io vado a correre quasi ogni giorno, per tenermi in forma e prepararmi ad un evento sportivo. Certo in inverno è dura mettersi la tuta e uscire di casa, ma sento i benefici sulla mia pelle. Quindi, non posso che essere d’accordo!

  2. Posso dire con ferma convinzione che lo sport ha migliorato sotto tutti i punti di vista la mia vita.

    Io aggiungo inoltre che in linea generale, affermarsi anche in altre attività (essere in forma per quanto riguarda lo sport, ma potrebbe essere anche saper suonare bene uno strumento in una band), oltre che essere utile a staccare la mente, è un vero toccasana per la propria autostima.

  3. Sono completamente d’accordo. Il nostro corpo è fatto per muoversi, nella savana i nostri trisavoli non stavano certo fermi davanti ad una scrivania, e si stressa se non lo facciamo. C’è stato un periodo in cui ho smesso di fare sport e la mia produttività è crollata. La mia mente non riusciva a stare ferma come se volesse recuperare il non-movimento del corpo si muoveva lei. Un po’ come quei bambini i primi anni di scuola abituati a giocare e a muoversi in continuazione che vengono costretti a stare seduti nei loro banchi a studiare ore, ore e ore. Che fanno? “Fuggono” con la mente e si “distraggono” e poi vengono pure considerati “stupidi”, disattenti e non adatti allo studio…
    W il movimento W la produttività e W la f… emh no questo non c’entra… forse 😛

  4. Grazie Francesco! Sono ovviamente d’accordo, anche se per me non è facile staccare… Seguo dei corsi di ballo, e arrivo regolarmente con qualche minuto di ritardo proprio perché mi sembra di non potermi allontanare dal computer… Poi invece quando stacco finalmente anche la testa tutto cambia, in meglio. Per lo stesso motivo, non rinuncio mai alle vacanze: quando riprendo, rendo il triplo! 🙂

  5. mi stai dicendo che dovrei andare a fare palestra anche se non ne ho voglia e l abbonamento é lì che mi guarda disperato? 😉

    1. @marty col passare degli anni quello che dice Francesco è sempre più vero. Mano a mano che il tempo scorre, tendiamo a fossilizzarci su uno schema di giornata tipo, assumiamo posizioni e comportamneti sbagliati e poco salutari. Ma cambiare ritmo è sempre utile e stimolante! Io stessa sto cercando di fare come lui, ma .. devo combattere con ore di ufficio, spostamenti, impegni domestici e familiari. Eppure uno dei propositi per il 2012 è proprio l’abbonamento in palestra 😀

  6. Trovo questo stralcio particolarmente spiritoso ed efficace “come in una piccola landing page applicata a un ambiente sudato, pieno di gente che corre e solleva pesi senza motivo, uno recitava: “migliora la capacità di concentrazione””. Questo sarà il mio promemoria 🙂

  7. Già… vero… è scentificamente dimostrato che lo sport migliora l’autostima e mantiene accellerato il metabolismo anche quando non lo si pratica.