Monetizzare il proprio blog: quando e come?

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Si può dire che esistano due grandi scuole di pensiero riguardo ai metodi per monetizzare gli sforzi (e il tempo) spesi nel curare il proprio blog.

La prima -che è anche quella di cui si sente più spesso parlare- prevede la presenza di banner e promozioni sin dai primi giorni di vita del proprio nuovissimo e luccicante spazio online.

Gli spazi pubblicitari sono in questo caso parte integrante sin da subito del rapporto che decidi di stabilire con i tuoi lettori. O così o niente.

La seconda rimanda invece la monetizzazione a “tempi migliori”. Al raggiungimento cioè di una community solida, fidelizzata e reattiva da monetizzare in maniera più focalizzata e precisa.

Quale dei due approcci dovresti preferire?

Meglio chiarire subito: Purtroppo non esiste una vera e propria risposta. Molto dipende dagli argomenti trattati e dallo stile di ciascun blogger.

Oggi ti voglio raccontare alcune considerazioni sparse che ho avuto modo di mettere insieme nel tempo.

1. Monetizzare sin dai primi giorni

Pro:
Abituando i tuoi visitatori alla presenza di pubblicità, manterrai il tuo layout consistente sin dai primi giorni evitando reazioni poco piacevoli nel caso decidessi, da un giorno all’altro, di impostare una o più zone pubblicitarie tra i tuoi articoli. Con un minimo di pianificazione potresti persino ricavare quanto basta per sostenere i costi di mantenimento di hosting e dominio (circa un centinaio di euro annuali).

Contro:
La rendita iniziale sarà molto bassa, forse in grado di ripagarvi appunto dei soli costi di mantenimento. Avrete maggiore difficoltà ad entrare all’interno di network di scambio banner e text-link come BuySellAds e Text Link Ads e LinkLift che richiedono molto spesso un certo Pagerank di base.

Nota: Forse è scontato ricordarlo, ma la scelta di entrare in un network pubblicitario dovrebbe essere effettuata dopo numerose ricerche e valutazioni. Un esempio al volo? Vendere text link da sempre non è una pratica gradita a Google ed è una scelta che dovrebbe essere intrapresa con coscienza. Un altro svantaggio del voler monetizzare subito e a tutti i costi è appunto lavorare con tali network in maniera grossolana e poco produttiva (quando non del tutto penalizzante).

2. Monetizzare in seguito

Pro:
Una volta raggiunto un certo livello di popolarità (e di interazione continua), disporrai di maggiori possibilità di partnership e potresti addirittura osare un programma di scambio banner su misura, senza affidarti necessariamente a servizi esterni (e decidendo in piena autonomia il costo mensile da proporre).

Monetizzare solo una volta raggiunto un certo livello di credibilità ti può aprire numerose porte per quanto riguarda programmi di affiliazione e promozione di seminari, convegni e strumenti.

Contro:
Di contro, almeno inizialmente dovrai aprire il portafoglio per mantenere hosting e dominio. Il tuo blog sarà quindi un costo vivo e un qualcosa su cui investire. Serve molta più determinazione e forza d’animo per non svendersi nel primo anno di vita.

Inoltre, nel momento del fatidico “switch pubblicitario”, alcuni potrebbero rimanere infastiditi della tipologia o del livello pubblicitario. Sarà un qualcosa da pianificare con estrema cautela e proponendo un passaggio graduale piuttosto che prevedere quella che chiamo “monetizzazione selvaggia” facendo sentire i tuoi lettori dei semplici salvadanai da svuotare.

Due le strade quindi: pochi guadagni ma immediati o migliori possibilità con un minimo di attesa.

Come dovresti comportarti?

Scegliendo una delle due strade, e rimanendo coerente con la tua scelta. E ricordare sempre e comunque che per trasformare il tuo blog in una (anche piccola) fonte di reddito serve impegno, costanza e una grandissima considerazione della propria community. E magari anche tanto traffico.

Ma questa è un’altra storia…

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

14 commenti

  1. interessangte il vostro blog alcuni articoli sono serviti sicuramente a molte persone seguire il vostro blog è molto utile

  2. io ho scelto la strada, butto li adsense e vedo come va… PRINCIPIANTE 🙂 … ora, dopo 8 mesi di duro ma piacevole lavoro, ho capito molte cose, ho capito gli sbagli che ho fatto e ho capito che… La pubblicità l’ho messa solo per darmi uno stimolo in più per continuare a bloggare, l’inizio è veramente duro da affrontare per un principiante (e anche per gli esperti). La cosa che mi dava più soddisfazione era vedere qualche click da pochissimi cents comparire nel mio pannello di adsense, questo, insieme alle persone che mi cominciavano a lasciare dei commenti “sentiti”, mi ha spinto a non mollare!
    Ma attenzione: non bloggate solo per vedere il numerino delle entrate adsense crescere, i vostri utenti valgono molto di più!!!

  3. avevo scelto il classico adsense di google in principio ma alla fine mi sembra solo antiestetico e non remunerativo, aspetterò di vedere se funziona il sito prima (www.blogmein.it) e a quel punto riconsidererò la faccenda…

  4. Ciao Francesco, volevo scrivere un articolo sull’argomento partendo dalla mia esperienza, ma dovrei fare delle ricerche per fornire dati oggettivi e non semplicemente raccontare la mia storiella. Inoltre, di recente mi sono posto la “fatidica domanda”. Io appartengo alla seconda scuola di pensiero e per il momento il mio blog è libero da ogni tipo di pubblicità. Ma l’inserimento di banner pubblicitari è l’unico modo per monetizzare con il proprio blog? Avevo sentito parlare di contatori di visite (ad esempio Virgilio, che però ora non funziona più). Potresti indicarmi soluzioni alternative?

    1. Ciao Roberto,
      di soluzioni alternative ce ne sono parecchie, tutte più o meno dipendenti dal traffico (e della qualità del traffico) che riesci a generare.

      Riguardo lo scrivere un articolo, beh, le storie e le esperienze personali, pure con pochissimi dati a disposizione sono comunque molto interessanti. 😀

  5. Ciao Francesco, grazie dell’interessante articolo! Mi sai dare anche delle indicazioni pratiche su come monetizzare un blog? Ad esempio come calcolare concretamente il valore di un banner pubblicitario sul proprio sito o argomenti simili? Ti ringrazio! Ciao Moira

    1. Ciao Moira,
      calcolare il valore di un banner sulle nostra pagine non è così semplice.

      Spesso la formula da cui si parte è di 1€ a CPM, ovvero, un euro ogni mille visualizzazioni di pagina che il tuo sito è in grado di generare. Portali di nicchia o molto fidelizzati possono però tranquillamente far lievitare il CPM anche al doppio (o più) o proporre soluzioni flat slegate dal traffico.

      Di che volumi stiamo parlando? 🙂

  6. Articolo eccellente Francesco. Sono un novellino del settore e ho deciso di optare per una strada poco invasiva : niente banner.
    Cerco di ripagare i costi vivi del blog, al momento, con il programma di Amazon costruendo post utili per i miei lettori e proponendo loro, in alcuni articoli, libri contestualizzati all’argomento trattato.
    Costruirsi un gruppo di lettori fedeli è dura ma si cresce piano piano ed ogni piccolo progresso, ogni nuovo iscritto alla newsletter, ogni nuovo commento, ogni mail privata che ricevo, ogni nuova persona che mi segue sui social o che mi premia, per l’impegno messo acquistando i libri dai link testuali, ora è motivo di trionfo e mi aiuta ad andare avanti.
    Ho notato che la cosa più preziosa, in questi 6 mesi, è l’esperienza e le tante cose apprese. Il percorso è ancora lungo e ho compreso dove voglio e devo migliorare. Ora questo è il guadagno più importante. 🙂