Il marketing di successo e la ricerca dell’ovvio

Qualche giorno fa stavo sfogliando uno degli ultimi articoli di SeoBook, nel quale l’autore portava alla luce una piccola grande verità riguardo al marketing.

E cioè che una buona idea di marketing si compone principalmente di una spasmodica ricerca dell’ovvio.

“Ma come, il marketing?!”

mi dirai.

“E che fine hanno fatto le idee geniali? Le intuizioni senza precedenti? Mi hanno sempre insegnato che l’ovvio non paga. Che è vecchio e scontato. No, non ci credo!”

Eppure, quando avrai finito di leggere questo post, ammetterai come in tutto ciò che ritieni efficace a livello di marketing esista una componente di ovvietà tutt’altro che trascurabile.

In particolare su SeoBook si cita un volume datato 1916, Obvious Adams, nel quale l’autore originale propone cinque punti chiave (definiti per mancanza di termini migliori “test”) volti a stabilire se un’idea, una strategia o una soluzione sia ovvia.

Ricorda, ovvia e quindi geniale, efficace, proficua.
Li vediamo insieme?

I 5 test di un’idea davvero geniale

  • 1. La soluzione sarà semplice
    Tutti sono capaci di costruire una soluzione complessa e articolata ad un problema altrettanto spinoso. Le buone idee, però (quelle che funzionano) sono semplici, elementari. Vuoi sapere quanto vale il brevetto della linguetta posta sopra ogni lattina della tua bibita preferita? Ecco un vero esempio di intuizione geniale: una soluzione ad un problema complesso (come industrializzare un metodo di apertura di una lattina, possibilmente tenendo conto dei problemi igienici) risolto in maniera elementare (due elementi metallici punzonati tra loro, uno dei quali inciso per potersi rompere all’occorrenza).
  • 2. Si comprende facilmente
    Chiediti quanto rapidamente riesci a comunicare la tua idea a chi non ne ha mai sentito parlare. Riesci ad entusiasmare un nuovo interlocutore con delle potenzialità concrete o si tratta solamente di hype del quale tu stesso sei la prima vittima?
  • 3. Scrivila su carta
    Le buone idee si riescono a descrivere su un foglio A4 piegato a metà. Se sei in grado di sintetizzare una manciata di concetti per descrivere la tua iniziativa, allora sei a buon punto. Tra parentesi questo momento è perfetto anche per (ri)definire i concetti portanti e valutarne la solidità a mente fredda.
  • 4. Fa’ che la gente si mangi le mani
    Ricordi la “Million Dollar Homepage” ? Ricordi anche cosa hai pensato nel momento esatto in cui ne sei venuto a conoscenza e hai fatto un paio di conti? Ecco, la tua idea dovrebbe generare esattamente questo tipo di reazione. In caso contrario, niente di male, è solo il caso di pensare ad una nuova idea.
  • 5. Tempismo
    Non sottovalutare il fattore tempo. Le buone idee spesso hanno una scadenza, vuoi perchè cambiano i tempi o perché le condizioni che ne reggono le basi vengono soddisfatte in maniera trasversale da altri. Per quanto possano essere andate alla grande diversi anni fa, oggi le classifiche dei blog stanno inesorabilmente morendo; tentare oggi di lanciare una startup dedicata ad esse potrebbe rappresentare un vero suicidio.

Insomma, ciò che ne esce da un libro poco meno che centenario è che se in tutti questi anni sono cambiate le abitudini, i mezzi e i prodotti, è la persona al centro di ogni cosa che alla fine non è cambiata poi tanto.

Le idee geniali continuano ad essere semplici, chiare, limpide.

Ripensa ora a Facebook, a Twitter, a FriendFeed. A BlogMagazine, persino.

Sono soluzioni semplici a necessità comuni. Restare in contatto con i propri amici, scambiarsi piccoli frammenti di messaggi, aggregare contenuti. Sono problemi chiaramente identificabili ai quali qualcuno è arrivato con il giusto tempismo proponendo una soluzione, beh, ovvia! 😉

Ispirato da: Are You a Master of the Obvious? 5 Easy Tests
foto: TheTruthAbout…

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

12 commenti

  1. Come sempre un articolo che mette in luce vari aspetti fondamentali del mondo blogging e non solo… Bravo Francesco

    P.s.
    Che fine hai fatto? Non ti vedo più online :S

  2. ieri ho visto un documentario (mi pare fosse firmato History Channel ma non garantisco)sulla soria di Google e la genesi di quella che ad ora è la vera rivoluzione 2.0 o meglio quello che ha dato il là all 2.0 rendendo funzionale il contenitore web

    la cosa più impressionante, oltre all’età dei due ragazzotti americani che hanno fondato Google, sono 2 cose:
    1 – che entrambi fossero figli di docenti e studiosi di matematica, fisica e similaria e che quindi avessero una formazione intrinseca di un certo tipo
    2 – che non cercassero di fare soldi nel momento in cui si sono inventati la famosa sperequazone alla base di google, cercavano quello che è sempre stato il faro di un altro geniaccio (il vicino di casa Jobs)”cambiare migliorandolo il mondo”

    in altre parole cercando un sistem di archiviazione e ottimizzazzione spazi dati ghanno scoperto quello che ha cambiato il panorama web

    si potrebbe dire che sintesi e ricerca di un miglioramento reale siano la ricetta del cosidetto Uovo di Colombo

    saluti

  3. si il discorso fila, solo penso che ho si ha una mente geniale o non si combina niente, il web si può dire che è saturo di idee e trovare qualcosa che veramente innovi è difficile e c’è bisogno di buone conoscenze, sono finiti i tempi ormai dove con un semplice script creavi un motore di ricerca che poi col tempo ti avrebbe fatto diventare una multinazionale miliardaria(Google) non pensate?

  4. @Ottantotto: In questi giorni sono quasi totalmente lontano dal mac sino a sera, quindi sto ottimizzando il tempo 😛 Situazione più che passeggera, tranquillo!

    @Jacoponovembre: Non male. Potrebbe tranquillamente aggiungersi agli altri cinque punti: “pensare ad un miglioramento reale e non solo a un mezzo per far soldi”.

    @Guadagnare online: Beh, non è detto. Passano gli anni ma contemporaneamente si amplificano le possibilità di trovare un angolino ancora libero (o nuovo di zecca) dove lanciare la propria idea geniale.

    Le buone idee sono sempre difficili da riconoscere, ma non credo che oggi ci troviamo in svantaggio rispetto anche solo a un lustro fa. Imho eh 😛

  5. Non sono daccordo con GUADAGNARE ON LINE perché credo che ci sia spazio per tutti, per tutti coloro che fanno. 😉

    Articolo interessante.

    Ciao Francesco

  6. Concordo con Ottantotto, ottimo post 🙂 e come sempre, si può applicare anche ad altri ambiti oltre al blogging.

  7. E’ vero, le idee geniali continuano ad essere semplici, chiare, limpide: come questa vignetta sulla persuasività del marketing 😉