Cosa ci ricorda (sul serio) l’aggiornamento dei profili di Facebook

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Aggiornamento profili Facebook
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Si potrebbe dire che Facebook non rimanga mai uguale a sè stesso per più di due mesi.
E infatti, anche solo a maggio o aprile scorso, l’aspetto era piuttosto diverso da come si presenta oggi.

Non esistevano le community page, le pagine fan riportavano ancora la dicitura “Diventa Fan” e il “Mi Piace”, con tutti i social plugin e la strategia a 360° di Zuckerberg erano ancora soltanto ipotesi per tutti noi.

Le pagine fan, in particolare, trovavano parte della loro giusta gloria nelle tab in sidebar. Piccoli box in cui frammenti di codice permettevano agli amministratori di includere a fianco del wall in bacheca valanghe di contenuti extra, banner, link e riferimenti esterni alla propria attività.

Magari persino un bel banner verso Twitter. 🙂

E c’erano tab, tab così spaziose a 760px, in grado di presentarsi lucidate a dovere a tutti i nuovi arrivati.

Poi, sono successe delle cose.
Un sacco di cose.

Con un primo update, peraltro pianificato da tempo, Facebook ha ridotto la dimensione delle tab dai suddetti 760px a 520px, forzando i responsabili ad “arrivare preparati” al giorno X compattando la dimensione delle tab per non rompere il proprio layout.

Poi, anche le tab in sidebar sono scomparse.

E anche in questo caso gli amministratori hanno dovuto fare a meno di tutti gli elementi “spuri” sui quali basavano parte della propria identità. Niente più “Twitter Staff”, banner verso altre pagine del network o semplici disclaimer.

Poi la mannaia è toccata ai profili, con un primo colpo di spugna alle applicazioni in tab.

Se prima utilizzavi -un esempio trai i più comodi- l’applicazione di LinkedIn che presentava il tuo curriculum tra una tab e l’altra a chi volesse approfondire la tua situazione professionale, beh, hai dovuto dirle addio senza troppe discussioni.

Ma, hey, c’era sempre il box sotto all’avatar, in cui molti includevano un paio di paragrafi di presentazione e magari qualche link reso cliccabile.

Fino a quando anch’esso non è stato rimosso dall’ultimo update. Come probabilmente avrai già avuto modo di notare, un paio di giorni fa Facebook ha rivoltato l’interfaccia dei profili facendo scomparire insieme ad esso tutta la zona tab. Molte informazioni sono state portate fuori dalle pieghe dei menù, convincendo i proprietari dei profili a curare con maggiore attenzione i dati inseriti. Nuovo focus è stato dato a particolari sezioni (foto, progetti lavorativi, attività) e altri, appunto, sono scomparsi del tutto.

E la storia non si concluderà di certo qui.

Cosa significa tutto questo?

Molti di coloro che lavorano con il marketing o che, per un motivo o per l’altro si ritrovano ad essere attenti all’argomento, tendono a considerare i social network come stretti partner su cui fare affidamento.

Non è così.

Facebook, Twitter, LinkedIn e tutti gli altri là fuori, non lavorano per te.
A conti fatti, della (tua, mia) singola esigenza, non gliene può fregare di meno.

(e lo stesso si potrebbe dire, ma questa è un’altra storia, per Google e i motori di ricerca)

I social network sono un mezzo.
Uno strumento, donato dai loro sviluppatori a noi utenti in cambio di qualcosa.

Contenuti e dati per la profilazione, quasi sempre.

Non sono associazioni di volontariato e non lavorano nell’ottica di migliorare le attività di “marketing sui social media”.

Possono veicolarlo? Certamente. Possono mettere a disposizione strumenti interessanti? Spesso lo fanno. Ma non si sono mai posti (e mai lo faranno) problemi a prendere e togliere senza chiedere il permesso a nessuno. Perché il loro scopo non è, appunto, lavorare per te.

E questo potranno averlo intuito tutti coloro che (frettolosamente) hanno predisposto un profilo personale per la loro azienda o attività. Gli stessi che oggi si ritrovano qualche migliaio di amici che guardano a quella che prima era una quasi-pagina-fan e che oggi invece punta (come giustamente avrebbe dovuto fare sin dall’inizio) a trasmettere un feeeling molto più personale e valorizzante per attività, interessi, relazioni uno-a-uno.

Qual è la costante?

Ogni social network è destinato a cambiare. Ciò che applichi oggi, domani potrebbe venire spazzato via da un laconico “non ti serve” e presentare un’immagine di te non coerente con quella a cui i tuoi utenti sono abituati. Quindi qual è l’unica cosa che non cambierà mai nelle mille reiterazioni di ogni social network presente e futuro?

Il contenuto.
E non si tratta di un altro cliché a là “Content is King”.

Il contenuto è ciò che potrà proteggerti da ogni scossone in questo senso.

Perché puoi fare a meno di una landing. Di un tab in bacheca o di un piccolo box di link sotto al tuo avatar. E diciamoci la verità, possono farne a meno anche i tuoi utenti una volta che l’update è stato accettato e riconosciuto.

Ciò che non puoi sostenere tu, invece, è di aver dato troppo peso a soluzioni non-chiave, dando per assodato che fossero dovute e “eterne” nella loro implementazione trascurando tutto il resto e ciò che davvero hai da dire ai tuoi utenti.

O no? 😉

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

15 commenti

  1. A molti miei colleghi il cambio non è piaciuto. A me è piaciuto che non sia piaciuto poichè in questo modo si accorgono di non avere realmente il possesso del proprio account. Si sono accorti una volta per tutte di essere come in affitto; il padrone di casa è venuto a ristrutturare e loro si sono svegliati.

  2. Ciao Francesco come sempre un ottimo post. Dal mio punto di vista penso che a le persone in generale non piacciano i cambiamenti, soprattutto su cose che utilizzando tutti i giorni e più volte al giorno. E poco ma sicuro, non lo fa per gli utenti, ma solo per un interesse personale.

  3. Non sono un “amante” di facebook e lo utilizzo solo per tenere informati altri utenti relativamente a iniziative di una associazione sportiva. Condivido pienamente con il fatto di essere solo “ospiti” su detto sistema e la barra del comando è strettamente in mano loro.
    Oggi mi sono iscritto su Diaspora*… vediamo cosa ne esce.

  4. Ragionavo sulle stesse questioni proprio in questi giorni, appena ho visto l’ennesima modifica apportata da facebook… Non mi piace e continua a non piacermi la filosofia di base che c’è dietro a questo “servizio”.
    Condivido tutto quello che hai scritto sul post, sempre ricco di spunti interessantissimi, e anche io, come Alfredo, mi sono iscritta a Diaspora attendendo novità.
    Sperare che possa esserci un servizio simile, ma migliore e soprattutto con una migliore “filosofia” di fondo che sia più attenta anche a ciò che è meglio per l’utente, è desiderare l’impossibile? 🙂

  5. Mi trovi in pieno accordo con te!

    Il problema che dobbiamo affrontare però, nei panni di uomini di marketing, sta nel capire le nuove dinamiche e se gli utenti in seguito alle modifiche di layout o di meccaniche abbiano modificato certi comportamenti o no.

    Tenendo sempre presente comunque che nulla ci è dovuto da uno strumento molto potente che già ci è stato “donato” dal nulla…

  6. Si cambia per migliorare $$$.. in questo modo le inserzioni sulla destra risaltano di più nella pagina.. specialmente con quelle foto (rettangolari come le foto di intestazione degli annunci) sotto al nome profilo… Continuerà così nel tempo a mio parere.. arriveremo pure al punto in cui le pagine fan di un certo spessore diventeranno utilizzabili solo previo abbonamento.. poi vedrete.. il periodo di raccolta utenti è finito.. adesso arriva il periodo di raccolta quattrini.. beati loro!

    Interessante anche lo spunto di Gomastermedia… “Si sono accorti una volta per tutte di essere come in affitto; il padrone di casa è venuto a ristrutturare e loro si sono svegliati.”

    Facebook calerà nell’usabilità ma non ci sarà mai e poi mai una rivolta, sia perchè non ci sono alternative altrettanto attraenti e poi perchè l’utente è passivo..

  7. “scoprire” che l’obiettivo di Facebook è il business è un po’ come scoprire l’acqua calda… la cosa interessante, come dice Francesco, è che ovviamente TUTTE le decisioni che riguardano Facebook vengono decise dalla proprietà e che TUTTI gli utenti (anche quelli professionali) non possono fare altro che adeguarsi.

    sia chiaro: non è solo ovvio, ma anche giustissimo che l’obiettivo di Facebook sia il business. solamente che questo obiettivo non è affatto condiviso dagli utenti della piattaforma. ma quest’ultima cosa non è poi così rilevante (nell’ottica di Facebook stessa).

  8. Certo capisco l’ ottica di facebook, ma se uscisse una nuova piattaforma ben fatta, paragonabile a Facebook, anzi migliore, che si pone come obiettivo quello di unire il più possibile i propri interessi a quello che gli untenti vorrebbero trovarci, quello che sognano etc, e quindi con una filosofia che pensi anche di più a coloro che utilizzano il sevizio?
    Credo che molti la proverebbero e vi si trasferirebbero volentieri. No? Forse solo a quel punto apportare delle migliorire più “vicine all’utente” diventerebbe/tornerebbe una delle priorità di Facebook?

    (pur essendo tutt’altro genere di servizio, mi viene in mente l’esempio di Etsy.com, che fin’or a mi sembra aver avuto un occhio attento alle esigenze della sua utenza, oltre che a se stesso).

    In Facebook, questo, più passa il tempo più sembra venire meno… o almeno è una sensazione che io ho, e credo di non essere l’unica.

  9. @Marco: già, purtroppo. Me spero che nel lungo termine si muova qualcosa. Chissà come andrà “l’esperimento” Diaspora. Io ogni caso spero tanto che un’alternativa migliore arrivi.
    Se non si è capito, per quanto ammiri e ammetta la genialità dell’idea di base di Facebbok e ciò a cui è arrivato, continuo a non sentirlo “sano”, a percepire che la filosofia che segue è sempre più lontana dalla mia filosofia di vita e a credere fortemente che si possa fare di meglio anche per l’utente.
    Si lo so sono un pò come quelli che “sognano un mondo migliore” mentre tutto si muove in altre direzioni per seguire altre “priorità”… 🙂

  10. L’unica alternativa a facebook potrebbe crearla solo Google che ormai vuole coprire tutto il mercato di tutto.. Ma a questo punto preferirei Facebook e l’abbondanza di Adv in quanto Google ha dimostrato molto interesse per tutte le informazioni legate alle persone che navigano..

    Fortunatamente “Facebook” non sa ancora come sfruttarli a dovere questi dati (o magari non vuole “sfruttare” la situazione, visto che ormai soldi a palate ne fa cmq) e quindi mal che vada dovremo sorbirci qualche adv scassa*****… ahahah.. Speriamo rimanga così a questo punto 😛 .. senò davvero Google potrebbe chiamarci a casa un giorno e ricattarci ormai sa tutto di noi 😛 ..

  11. A me piace il nuovo profilo! Ma ovviamente parlo da profana… immagino tutte le logiche che ci siano dietro e fondamentalmente soccombo. Quello che voglio dire è che graficamente lo trovo più immediato, anche se all’inizio mi dava fastidio mostrare le ultime 5 foto in cui sono taggata… poi ho visto che potevo scegliere tra le mie foto ma la sensazione non è cambiata. Ora ho trovato la soluzione! 🙂 Uso un servizio per personalizzare il profilo e niente più foto, si chiama Mosaic! Sceglo l’immagine che preferisco, ce ne son tante… così dico qualcosa in più su di me, posso taggare gli amici per inviare simpatici messaggi e risolvo il fastidioso problema! 🙂
    http://www.facebook.com/mosaic.profile