L’unica cosa che conta

…nella promozione di un blog.

iStock.com/Cimmerian

Leggiamo spesso di tecniche di promozione, di come ottimizzare la propria capacità comunicativa. Di come risparmiare tempo e sveltire tutti i processi di creazione del contenuto.

Ma qual è secondo te l’unica, vera, cosa che conta nella promozione di un blog?

Durante gli anni mi sono rapportato con persone che difendono la posizione del contenuto Re (a scapito, spesso, di tutto il resto o di un minimalismo estremo). Altri che impiegano buona parte della propria giornata nel rispondere a ogni singolo commento. Altri ancora, forse trascurando un preciso piano editoriale, si sono concentrati sull’interazione su altri blog e sui social media.

E poi c’è tutta la fetta di blogger che reputa fondamentale la creazione di una lista, qualunque forma essa abbia: follower su Twitter, iscritti al feed o fan su Facebook. Un modo come un altro per stabilire un legame diretto e più profondo con i propri lettori.

Tutti, dal loro punto di vista, hanno scoperto e inquadrato “la sola cosa che conta davvero”. E la stanno spremendo al massimo per raggiungere i loro obiettivi.

Qual è l’attività più importante nella promozione di un blog?
Qual è l’unica cosa che, alla fine, conta davvero per te?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

21 commenti

  1. E’ un problema che presto avrei affrontato: io sono iscritto a diversi aggregatori (Kilombo, diggita, BlogNews…), promuovo i miei post sui socialnetwork, partecipo a discussioni. I contatti sono pochi…. consigli?

    1. Sono d’accordo con Lorenzo qui sotto.

      In linea generale (non parlo del tuo caso specifico) credo che il succo della promozione di un blog personale (o comunque non dedicato a uno specifico argomento) stia nel …carisma di chi scrive.

      E spesso si tratta solo di capire come farlo emergere, questo carisma, più che impegnarsi per costruirlo.

      Per esperienza ti posso dire che molti blog che racimolano poco traffico soffrono spesso di una “scarsa capacità comunicativa d’impatto”. Non appena atterri sulla home non riesci a capire quale sia l’orientamento generale, non trovi a portata di mano la risposta alla domanda “perché dovrei tornare qui?”. E quindi si leggiucchia qualcosa senza troppi stimoli, si chiude la pagina del browser senza qualcosa che ci abbia colpito davvero.

      Blog personali godono imho di maggiore visibilità quando pubblicano poco (pochissimo, in confronto ai big player) ma bene. Raccontando storie, lanciando discussioni lunghe e introspettive piuttosto che cercare di competere sulla semplice news o sul commento a tutti i costi sull’argomento del giorno.

  2. La promozione vera credo siano i contenuti. Se riesci sempre a suscitare stupore nei tuoi lettori e non diventi noioso nel tuo discorso, se riesci sempre a fornire informazioni utili al contesto di cui stai parlando…

    insomma come quando vai a scuola, ci sono prof che dopo 2 min ti hanno già annoiato, altri che ci passeresti delle ore insieme perchè sono tipi “ganzi” e hanno sempre qualcosa di nuovo da raccontare o qualche informazione utile da fornire.

    Questo fa davvero la differenza.

    Anche perchè poi, usciti dalla classe, i ragazzi parleranno di questo porf, bene o male, così come di ogni blog.

  3. Sinceramente credo che nessuno punti – dichiaratamente – solo su una cosa. C’è sempre quel minimo di diversificazione, almeno come tentativo. Perchè negarsi qualche cartuccia ?

  4. bhe se guardiamo le serp che google generosamente ci offre, possiamo notare che con parecchie key i risultati in cima non appartengono a blog dove si parla bene o dove il contenuto è il king.

    Hanno solo avuto la fortuna di essere piazzati da GOOGLE al primo posto per quella ricerca specifica… senza alcun criterio? bhe in effetti ogni tanto spulciando l’html di alcuni sito in prima posizione, mi rendo conto che il trambusto delle correzioni da codice non so fino a quanto possa valere.

    Ho visto sito che non presentavano neanche il tag e le rispettive info di description etc…. magari piewni di javascrip e compagnia bella… AL PRIMO POSTO!!!!

    Quindi? SECONDO ME TUTTO E’ MOLTO DIFFICILE E STRANO.

    a volte il vento tira da una parte e tutti i seo che si trovano i siti a scalare le serp dicono di avere LA CONOSCENZA…. poi il vento tira da un’altra parte e la situazioe si ribalta…

    FORSE LA COSA MIGLIORE PER LA PROMOZIONE DEL PROPRIO LAVORO E’ LA PERSEVERANZA!!!!! continuare a fare i lproprio ONESTO lavboro tutti i giorni fino a quando papà google non ci da un podi quella importanza che tutti quanti cerchiamo 🙂

    Ciauzzz

    1. Sollevi una questione importante: tutte le attività di SEO hanno un senso solo finché ci si ricorda che Google alla fin fine lavora …per sé stesso. Non lavora per il tuo sito, non è tuo amico e non ha nessun interesse nel promuoverti sulla base di qualche eterna regola inviolabile.

      Il succo dei motori di ricerca è quello di far ottenere ai propri utenti la migliore esperienza in termini di contenuto recuperato in relazione a una precisa richiesta. Punto.

      Dal mio punto di vista quindi la SEO può essere una buona componente per la promozione di un blog, ma non -quella cosa in particolare- su cui costruire tutto il resto. Storie di utenti che hanno visto calare repentinamente i propri guadagni per qualche modifica agli algoritmi di Google si rincorrono per tutta la rete.

      Poi certo, per ottenere buoni risultati in questo campo c’è bisogno di studio, deduzione e una palata di tentativi sul campo. Ma anche quando le cose vanno a gonfie vele e si arriva in prima pagina, tra le prime posizioni, il lavoro non è certo finito. 😉

  5. Questo Gavello ci sta dentro….

    Interessante questione tiri fuori, non per altro,continue sono le discussioni sull’argomento con: capi, clienti, soci. Per fortuna sono inclusiva, non esclusiva (via unica).
    (Leggerò dopo i vostri commenti per non farmi condizionare… e se farò qualche gaffe pazienza… almeno sono io, con gaffe annessa)

    Io sono per la pace dei sensi ragazzi, l’equilibrio delle strategie, il multitasking delle competenze.

    Ci sono siti che hanno l’ho 85% di visite da Facebook.
    Uno dei miei ha visite per l’80% dai motori.
    Un altro mio sito sta al 40% e 45%.

    Chi vince? Ma che ne so… di che stiamo parlando, quanto ci sta la gente sopra al sito, quanto ‘ne parlano in giro’? Che voglio ottenere? I click sugli adsense sono l’ultima cosa a cui bisogna pensare…per ottenerli.
    Io sono qui perché ho ceduto ad un amico che mi ha parlato di ‘Gavello Gavello Gavello’. Non è promozione questa? Sì ma è off line…. Eh beh mica è out! Sapeste le mie idee di Guerrilla SEO Marketing…

    Comunque… stiamo parlando di SEO, SEM o promozione? E’ TUTTO COLLEGATO.

    Come nella vita se ci si fissa sull’unica vera tecnica si è fritti.
    Poi figuriamoci…la storia del MdR insegna che più una risorsa viene sfruttata e prima la si deve cambiare (ciao ciao META TAG Keywords…).
    La pubblicità pure… non ditemi che credete ancora ad una frase tipo: Siamo quello che fa per te!

    SEO
    Ottimizzazione per i motori di ricerca. Siamo delle bacheche per annunci. Google ha fame di spazio. Per dare spazio deve farsi due conti: ok la roba di qualità, ok anche la robaccia. Perché senza robaccia: uno non c’è abbastanza spazio per gli annunci, due non si vede la differenza con la roba di qualità.
    Per scoprire la qualità Google stabilisce dei parametri: gli ingenui si fiondano sul parametro e insistono e insistono. Contenti loro.

    SEM
    Il marketing che ruota intorno ai motori di ricerca è certamente più importante del SEO in sè. Come a dire: se non contestualizzi il SEO nel SEM sei solo un ripetitore automatico di cose ‘che si devono fare’… e con un’azienda che ti cambia regole ogni giorno non è proprio l’atteggiamento professionale migliore da assumere.
    Io sono un SEO fissato col fare tutto tutto come piace ai motori. So che devo dargli cibo, uno spazio grande, carino, pulito e guardato spesso per i suoi annunci (…ed i miei eventualmente).
    Ed è un lato. Poi c’è la gente, i social. Io non ho FB ma il mio blog sì… potevo evitarlo? Certo, ma perchè? Ogni strada è buona.
    E poi i comunicati stampa, i forum, il passaparola… tutto va fatto con ‘garbo ed eleganza’.

    PROMOTION
    ‘Ma qual è secondo te l’unica, vera, cosa che conta nella promozione di un blog?’
    Quando si cerca l’unica vera cosa è finito tutto, si può chiudere baracca.
    Nella vita come per i propri siti. Non si può fare a meno di comunicare e far comunicare tra loro le strategie… si avvertirebbe la ‘rigidità’ dall’altra parte, l’artificiosità.
    Allora per rispondere comunque alla strategica domanda dico:
    L’unica vera cosa che conta nella promozione sei TU
    Le regole, le strategie, le opportunità sono lì. Sono tante e si possono incastrare in diverso modo. L’unica vera cosa importante non è COSA incastrare, ma COME tu incastri le cose.
    Io… per la mia provenienza accademica ma anche aziendale dico che bisogna studiare. Studiare e applicare… poi arrivano le idee e sei TU il creatore. Usi il SEO, la comunicazione e il marketing, li usi e basta non ne sei schiavo o dipendente, li usi in modo originale, ‘a modo tuo’. Alla gente piaci tu, nel caso, non le regole SEO e le strategie social. Quello è il substrato, la struttura, le pareti e le fondamenta della casa…poi la gente si ferma a casa tua per come l’hai arredata, per cosa le offri, come ti promuovi.

    Special content:
    Per il mio blog ho pensato di fare anteprime off line… A4 piegati con estratti di articoli con la scritta: ‘continua su http://www….’
    Ma che sei pazza? Perdi tempo?
    Sì sono pazza e non perdo tempo. Poi il mio settore lo permette un sacco.
    Perché non provate pure voi?
    Metterò gli estratti cartacei in punti strategici. Già solo col passaparola si sono formati da sé gruppi di 10 persone che seguono il mio sito ogni giorno ed ogni giorno ci stanno 10 minuti almeno. Si chiama: investire sulla leadership.
    Ho 400 fans su Facebook che dormono. Entrano ed escono… quasi non servono perché mi falsano le statistiche.

    Bisogna PONDERARE ogni statistica, ogni risultato. Io vi invito a creare il futuro…. anche perché mi sto scocciando delle cose fatte male ed eccomi che inizio a parlare anche io sui blog…

    Bravo Francesco,
    vediamoci.

    1. Ciao Brunella, benvenuta su queste pagine! 😉

      Caspita che commento, come dire, completo. 😀

      Inutile scrivere che condivido in toto quello che dici. Soprattutto che, forse forse, l’unica cosa che davvero conta curare in un blog (o in un qualunque altro progetto su web) è proprio sé stessi. I social media, i blog e i vari network non renderanno nessuno di noi un comunicatore migliore. Non automaticamente, almeno. Quello che renderanno evidente sarà, invece, cio che già siamo.

      …è un po’ come dire che “il blog arriva quando l’allievo è pronto” 😛

      1. @ Francesco

        Grazie a te per la qualità dei post, che mi permettono di ESSERE qua.
        – è un po’ come dire che “il blog arriva quando l’allievo è pronto” – …l’hai detto! 🙂

        – i blog e i vari network non renderanno nessuno di noi un comunicatore migliore. – Molti infatti si identificano con i risultati dei mezzi che usano, ti dirò di più molti si identificano col mezzo stesso (Io sono la mia pag Fan su FB). I contenuti sono la base del SEO, avere un contenuto da offrire è la nostra personale base.

  6. Ciao,
    anche secondo me il contenuto è una cosa fondamentale, una delle prime da studiare con attenzione, questo per quanto riguarda la promozione di un blog.

    Che da quel che ho capito dal tuo articolo non la intendevi come posizionamento seo.

    Infatti se troviamo un articolo originale, scritto bene, con contenuto funzionale e utile all’utente è facile che venga condiviso e parta un discorso virale.. e che può portare molte più visite di un buon piazzamento per alcune keywords..

    M

    1. Ciao Mattia,
      hai scritto ‘se troviamo’.

      Il SEO per me è importantissimo affinchè ‘un articolo originale, scritto bene, con contenuto funzionale e utile all’utente è facile che venga condiviso’…. venga trovato!
      Ancor più se l’articolo è valido…. il SEO è importantissimo… infatti se piace a 10 persone perché non fare in modo che lo trovino in 1000?

  7. Ciao Francesco.
    Secondo me l’attività più importante nella promozione di un blog è creare dei contenuti di valore, con una tua angolatura personale.

    La domanda che hai fatto è molto intelligente, perché mi fa pensare a quello che sto facendo nella mia vita, e anche in questo caso mi hai aiutato.

    Invece ritengo importante che con il blog quello che alla fine conti e creare un seguito. Un gruppo di persone che ti seguono. Inoltre ti seguono proprio perché sei unico.

    Ciao e buona serata a tutti.

    Giuseppe

    1. Ciao Giuseppe,
      quindi anche tu condividi un po’ la mia filosofia del “creare una lista” (lo ammetto, appartengo all’ultimo gruppo che ho citato). Credo sia importante costruire il proprio seguito e mantenerlo caldo mano a mano che si cresce. Perché forse, è l’unica cosa (appunto) che non ti lascerà mai del tutto a piedi da un momento all’altro.

  8. Porto la mia esperienza sperando che possa essere utile a qualcuno:

    Ho creato molti Blog/ portali sempre molto tematici. Ed i risultati non sono mai mancati.

    Primo contenuti cercando di non ripetere ciò che si può trovare altrove, a quel punto navigo nel mondo già esistente cercando di farmi visitare dai naviganti di quel determinato sito. Che ne so postando risposte nei forum o nei blog, nei blog ad esempio essere il primo a rispondere porta spesso traffico.

    Nel blog poi ho avuto grande risposta aprendo dei forum, chiaro che dipende dal tipo di target, esempio se faccio un blog che parla di malattie senili, difficilmente useranno Twitter, FaceBook Feed e parenti, più facilmente saranno in grado di usare il forum di discussione che abbiamo creato, in più crea un bel gruppone e reputazione.

    A quel punto lavoro moltissimo sulla cosidetta LONG TAIL.
    cioè sfruttando nelle serp quelle parole con poca concorrenza, che ne so

    parliamo sempre di malattie senili imamgino che DIABETE, CURA DIABETE, PROSTATA ect.. siano inflazionati, quindi punto o sugli errori ortografici DIOABETE, oppure su CURARE LA PROSTATA IN MODO DEFINITIVO

    Come le cerco?? usando tool ad hoc e in rete ce ne sono una marea.

    Un sistema molto carino è quello di hittail.com ha un bel periodo di prova, da provare.

    Poi più si è attivi maggiori sono i ritorni, non penso sia utile solo un metodo, ma l’interazione tra molti

    un esempio di quanto dico l’ho fatto con LePedaneVibranti.it ha un traffico giornaliero di circa 2100 2300 utenti giorno

    1. Keyword composte e obiettivo long tail sono una tecnica che consiglio soprattutto a chi non abbia i mezzi, i budget o l’effettiva disponibilità pratica per competere sui terreni più “caldi”. Non ho mai usato hittail (anche se ci darò uno sguardo), ma mi sono sempre affidato ai tool di Google (trends & e il lo Strumento per le Parole Chiave in primis). Grazie per aver condiviso la tua esperienza Fulvio!

      1. Considerando che è un bel po’ di tempo che ‘tutti’ sfruttano la long tail… io punto in questo periodo su una piramide di KW ben progettata, comprendente sia kw ad alta concorrenzialità sia le kw della long tail.
        A seconda dei casi (dei blog e dei progetti) tendo ad usare parole molto ricercate come prima chiave e man mano negli articoli le kw della long tail che mi sostengano la kw principale. Faccio piramidi nelle piramidi dalla struttura del sito all’articolo specifico. Più o meno come si è sempre fatto, più o meno…

        Sempre nel mio stile (quindi potrei sbagliare…si vedrà tra un po’ di tempo) prediligo frasi chiave, cercando di ‘cogliere’ le frasi di moda in quel settore ed in quel particolare periodo.
        Ho scritto ‘tendo’ e ‘prediligo’ perché non escludo assolutamente nessuno dei vostri suggerimenti.
        (Sarei grata se tutti i dubbi su quanto ho scritto li esprimeste)

        Per la promozione del contenuto in senso generale credo che esso dovrebbe sempre:
        – Rispondere a domande esplicite ed implicite di quel settore (razionale)
        – Suscitare un’emozione nel lettore
        – Fornire strumenti per far agire il lettore fin da subito (operatività)

        (questo è il primo ‘blog sul web’ che mi prende davvero, ecco perché non scrivevo finora sugli altri… mancavano le ultime 3 cose che ho citato…:))

        Grazie a tutti davvero

  9. Io pensavo che l’unica cosa importante fosse il contenuto, presentare al mondo il mio lavoro e aspettare…OK, OK! Non è così.
    Ora ho cambiato il layout, aggiunto degli articoli che possono essere utili, ma non ho ancora centrato l’obiettivo.

  10. @Eletta ‘Io pensavo che l’unica cosa importante fosse il contenuto, presentare al mondo il mio lavoro e aspettare…OK, OK! Non è così.’

    E’ ANCHE così.
    Non credo, magari sbaglio, che Francesco voglia davvero farci trovare l’unica soluzione che sia una, ma stimolarci in una riflessione più articolata… prendendo l”ognuna di tutti noi’.
    Senza il tuo fantastico lavoro sui contenuti il sito sarebbe una casa galleggiante, portata qui è là dal social network di turno, dalla strategia di promozione che va di moda.
    Io con una struttura SEO ben fatta mi sento serena. Con una visione SEM ancor meglio.

    Il contenuto per me è come le fondamenta di una casa che non voglio poggiare sull’acqua, abbastanza stabile infatti se sei bravo.
    A volte confondiamo Google (e ciò che vuole) e utenti (e ciò che cercano).

  11. SI dice: ” Contenti is the King” ed io sono concorde.
    Però ognuno di noi ha avuto l’esprienza di notare che pur avendo un sito pieno di contenuti modificato con regolarità, satollo di contenuti originali e validi. CI troviamo ad affogare in 100ma pagina ed i primi sono siti ove non vi è nulla, aggregatori che rubano notizie quì e li, e siti spazzatura.

    Allora il detto COntent is the king non vale??

    io parto dal presupposto che per prima cosa devi avere degli ottimi contenuti, perchè anche se a google non gliene frega nulla, quando qualcuno passa per il nostro sito, bisogna poi fare in modo che non scappi, che la frequanza di rimbalzo (vedi analytics) sia bassa e che l’utente o cliente ritorni spesso a trovarci.

    a quel punto bisogna però fare in modo che vi siano i primi approci.

    A quel punto si deve lavorare sulla struttura delle pagine quindi i tag i link e via dicendo, ancore, link popularity e nostra popolarità sul web.

    Scrivere in forum tematici in cui si è attivi e si aiuta, porta un sacco di traffico e di utenti super interessati.

    Tenere blog e sito sempre sulla cresta dell’onda è un lavoraccio, ma se fatto bene da grosse soddisfazioni.

    esempio stupido

    sul mio sito http://www.lepdanevibranti.it che ho rpaticamente abbandonato per dirottare tutto sui http://www.ke-fit.com e http://www.kefit.it (da ottobre) on scrivo più articoli da circa 4 mesi sono diventato pazzo per posizionare parole chiavi che mi rendessero economicamente quali “tapis roulant” “vendita tapis roulant” “tapirulan” “vendita tapirulan”
    morale un mese fa dopo aver mollato tutto perchè non en potevo più.

    “vendita tapis roulant” “tapirulan” “vendita tapirulan”
    compagiono tra la prima e la 4 posizione in google .. un’impennata di contatti quando in modo fisiologico nel nostro settore si ha una diminuzione di arrivi.

    1 anno di lavoro. Ma ho avuto quanto desiderato.

    Chiaro che se dovevo basare tutto solo sui contenuti diventavo scemo …..

    Brunella …. non ho ben comnpreso il tuo meccanismo ma se sereve per fidelizzare gli utenti sei sulla strada giusta, magari se hai almeno 200 300 utenti giorno ottimo è un forum di discussione a me ha dato tanti ritorni. Soprattuto in persone che han deciso di scrivere giornalmente sul forum facendo riultar eil mio sito non più come una cosa mia ma un bar aperto a tutti ove parlare di fitness benessere e salute