Come fare il live blogging di un evento

Alcune cose che ho imparato nel tempo

Fare live blogging è semplice.

Devi solo trovare un evento (una diretta da commentare in rete o un’evento fisico sul territorio), predisporre i giusti strumenti e prepararti a offrire ai tuoi lettori un flusso continuo di immagini, testi, (e video o audio) aggiornando più o meno periodicamente il contenuto del tuo blog.

Nella maggior parte dei casi, aggiornando un singolo post di riferimento.

Esistono però alcuni accorgimenti che ti permetteranno di non disperdere le forze o di arrivare impreparato all’evento che tanto desideri monitorare. Di seguito vorrei condividere con te ciò che ho imparato in questi anni nel fare live blogging.

Prima dell’evento

Ecco, molti semplicemente trascurano l’hype.

Da un giorno all’altro compare un post chiamato “Segui la diretta di oggi, dalle 18 in avanti!” e gli utenti, più o meno affannosamente, cercano di stargli dietro come meglio possono, colti alla sprovvista.

Improvvisare non è sempre un male, capiamoci.

Se però hai modo di programmare le cose con appena un po’ più di calma, dovresti cominciare ad anticipare l’evento con un piccolo post in grado di generare un po’ di interesse. Hai già scritto dell’evento in passato? Puoi dare ai lettori un’anteprima di ciò che gli aspetta? Esistono altri modi per seguire il live se non quello di visitare il tuo post?

Questa è anche l’occasione in cui dovresti spremerti le meningi e offrire ai tuoi lettori… un’alternativa. Modi con cui puoi “tirare dentro” gli scettici iniziali. Fornisci gli l’hashtag dell’evento su Twitter, proponi il link a una ricerca globale su FriendFeed, indica i tag utilizzati su Flickr. Metti a disposizione molti più appigli che il semplice flusso che tu stesso stai creando.

  • Sfrutta la rete disponibile – Controlla la disponibilità di una connessione wi-fi in loco, e preparati un adeguato backup. Una connessione flat da smartphone usata in tethering non è più così inabbordabile come un tempo.
  • Viaggia leggero – Meno peso porti, più pratico sarai (e lo scrive uno che si accolla un MacBook Pro da 17 a ogni evento). Considera di lasciare a casa il portatile in cambio di un più maneggevole iPad. Lascia a casa il mouse e tutti i gingilli tecnologici non indispensabili. In alcuni casi anche un semplice smartphone può coprire tutte le necessità di foto-sharing e blogging occasionale.
  • Ricordati le prese di corrente – Mai fidarsi di quali prese troverai in loco, né di quante ce ne saranno a disposizione
  • Valuta soluzioni di backup – Il mio iPhone è sempre un valido sostituto di emergenza per una batteria esaurita prima del dovuto o per un qualsiasi problema (logistico o tecnico) che posso incontrare.
  • Vestiti comodo – Non c’è niente di peggio che dover scrivere su una tastiera impacciati da una camicia troppo stretta o dal doversi portare appresso più capi di vestiario di quanto necessario.
  • Ottimizza – Valuta la possibilità di utilizzare un solo tool (Twitter o la dashboard standard del tuo blog) e di lasciare poi che servizi di terze parti e integrazioni esterne facciano il resto. Durante lo svolgersi di un evento, meno cose avrai da tenere a mente, più efficace sarai.
  • Segui #hashtag e keyword legate all’evento – Monitora il campo con search e bookmark pronto uso settate sulle keyword e gli hashtag degli eventi. Possono scaturire buone riflessioni parallele e rendere il tuo live più interessante e focalizzato su ciò che la gente sta pensando intorno a te.
  • Crea una lista su Twitter – In modo da poter tenere sott’occhio tutti coloro che hanno confermato la loro presenza all’evento.

Durante l’evento

  • Sii educato – Non uccupare altro spazio intorno a te al di fuori del necessario (e vale per sedie, prese di corrente e corridoi) e assicurati di non intralciare gli altri ospiti con alimentatori, zaini, prolunghe.
  • Sii educato #2 – Disattiva il flash della tua fotocamera se non estremamente necessario (e in questo caso non esagerare con gli scatti). Chi parla sul palco te ne sarà estremamente grato.
  • Sii educato #3 – Utilizza sempre gli #hashtag dell’evento. Rende più facile seguirti e permette di eliminarti del tutto dal flusso di notizie da parte di chi non è interessato.
  • Non preoccuparti degli errori grammaticali – Fanno parte del gioco e capitano sempre. Se ti accorgi di aver postato qualche grossa stupidaggine pubblica una precisazione a seguire (anche alla fine dell’evento), ma non perderti in un editing senza fine.
  • Tieni d’occhio la batteria – Finisce sempre prima del dovuto e su eventi di più giorni pianificare adeguate ricariche diventa d’obbligo.

Dopo l’evento

  • It’s HTML, baby! – Se il tool che hai utilizzato sfruttava l’embed di un componente in javascript, valuta l’opzione di generarne il corrispondente HTML da inglobare in un post statico. Ne migliorerà l’indicizzazione (o la renderà semplicemente possibile rispetto a prima). Non tutti i servizi lo permettono, ma quando lo fanno è una gran cosa.
  • Scrivine ancora – Non dare per scontato che tutti abbiano seguito l’evento dall’inizio alla fine o abbiano avuto accesso a tutte le tue fonti di informazione.
  • Condividi – Crea un pool di immagini su Flickr in cui raccogliere tutti gli interventi (tuoi e di altri) all’evento. Predisponi liste su Twitter per raggruppare i partecipanti e rendere possibile la loro reciproca identificazione. Sperimenta, insomma.

Al lavoro!

cover-it-live

Detto questo, sono principalmente due le scuole di pensiero relative al fare live blogging: c’è chi sceglie gli embed Javascript (o iFrame ) e chi sceglie soluzioni in grado di generare HTML puro “iniettato” nei post.

La prima, utile per eventi “spot”, genera solitamente una piccola porzione visibile all’interno del post stesso. A fronte di un setup pressoché nullo (salvo registrazione e definizione dell’evento a monte del servizio utilizzato) offre un’alta flessibilità, servizio garantito e numerosi strumenti di integrazione con Twitter o sistemi di commento integrati. CoverItLive e ScribbleLive sono i due nomi più conosciuti e usati dai blogger di tutto il mondo.

scribble-live

La seconda, una via più artigianale, prevede l’utilizzo di un plugin per WordPress (più Meteor, se è possibile agire più in profondità sul server stesso) e in cambio di un setup leggermente più complicato, può generare una resa estremamente personalizzata, tanto da fondersi con i normali post già pubblicati sul tuo blog e “rendere vivi” solo quelli che desideri. In soluzioni come queste è il post stesso che riceve il nuovo contenuto, spesso senza neanche richiedere il reload della pagina.

live-blogging-wordpress

La scelta, è più estetica e “di pancia” che di vere funzionalità. Personalmente trovo fantastica la seconda opzione, anche se la stabilità e il potersi dimenticare di come funzionano le cose rendono soluzioni come CoverItLive e ScribbleLive sono ogni giorno più appetibili.

Un’adeguato test in locale dovrebbe essere tuttavia sufficiente a farti amare e odiare una o l’altra soluzione. 😛

Cerca poi di legare più strumenti insieme. Un’esempio? Tool come Qik.com possono permetterti di fare un live streaming video dal tuo smartphone direttamente su Twitter. E il tuo account su Twitter potrebbe essere automaticamente importato nel tuo live blog da ScribbleLive o da Live Blogging per WordPress, lasciandoti così la libertà di controllare tutto dal tuo client Twitter (magari su iPad). E dentro allo stesso flusso di Twitter potrebbero prendere posto notifiche da Foursquare per geolocalizzarti sul territorio. Non so se ho reso l’idea.

Un ultimo paio di consigli

Sia che tu ti trovi fisicamente sul campo, a un barcamp o a un evento degno di nota, o che stia riportando un qualche keynote di Apple a migliaia di chilometri di distanza, cerca sempre di vedere il tuo live come un servizio da dare ai tuoi lettori più che come un mero modo di ottenere lustro e visibilità.

Se disponi di un piccolo team o hai messo insieme una squadra di appassionati per coprire l’evento, dividi i compiti. Chi fotografa e chi pubblica aggiornamenti testuali. Chi pubblica e ritaglia le foto e chi corregge link e riferimenti già pubblicati. Google Wave (r.i.p.) in questo senso sarebbe stato un tool meraviglioso, e chissà che il futuro non ci proponga qualcosa di tagliato su misura per esigenze di gruppo.

E per ultimo, quale che sia il tuo strumento, controlla due volte accessi e credenziali.
L’ultima cosa che vuoi è trovarti al momento clou dell’evento è scoprire che il tuo account su Twitter non accetta la password o che ti sei chiuso fuori da WordPress. 😛

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. io ho un dubbio…
    molto spesso nelle dirette dei keynote, i blogger di siti famosi, pubblicano all’istante le foto dell’evento con annesso watermake…come fanno :S?

    1. Restringiamo per semplicità il campo a coloro che dovrebbero trovarsi in loco, seduti in platea e con una fotocamera in mano. 🙂

      Esistono soluzioni come http://uk.eye.fi/ che non fanno altro che rendere wi-fi una fotocamera, scaricando al volo le foto scattate nella cartella di un laptop sincronizzato nelle vicinanze. Il resto lo fanno tool che permettono il drag & drop di elementi multimediali nello stream pubblicato (come ScribbleLive e credo anche Cover It Live). Watermark e simili, salvo soluzioni proprietarie, credo siano ancora gestite da tanto olio di gomito.

      La pubblicazione infatti non è mai veramente in tempo reale, ma seguendo i keynote di Apple (giusto per tirare in ballo gli esempi più famosi) le foto seguono di un paio di minuti gli update testuali, rendendo possibile un minimo di lavorazione sugli elementi.

      Neanche a dirlo, tutto è ancora più veloce (e accessibile) se si usano le fotocamere degli smartphone, magari all’interno di un qualche client Twitter sincronizzato con i tool di cui sopra. Allo scatto della foto questa viene caricata su un servizio di hosting come TwitPic e inclusa in un tweet, che viene importato nel flusso come semplice immagine senza altri riferimenti.

  2. Grazie per l’utilissimo post Francesco 🙂
    Già tempo fa quando hai fatto il live del Blog fest mi aveva incuriosito il tool che utilizzavi e indagando ho scoperto Cover it live. ora sto cercando di capire come funziona.

    Io durante l’anno faccio diverse dirette. A volte vado io sul campo a volte mando miei collaboratori. L’anno scorso ho fatto la diretta da un gommone in mezzo al mare 😀
    Ho fatto tutto con il fidato eeepc 901go dotato di modem integrato 😉
    Però ho sfruttato solo i post classici del blog e alcune foto le scaricavo al volo dall’sd sul netbook, le ridimensionavo con fireworks e le pubblicavo al volo; tutto questo sopra un gommone in movimento 😀

    A breve ci sarà un nuovo evento e credo proprio che sfrutterò Cover it Live ( a proposito come inserisco il codice sorgente dentro un post?)

    Invece a febbraio mi hanno dato uno stand in fiera e vorrei fare una diretta seria, pensavo di usare Cover it live e quik per mandare i filmati in diretta:

    hai qualche suggerimento su come preparami all’evento e quali tool utilizzare al meglio?

    (dovrei far vedere cosa c’è alla fiera, seguire i vari talk e non mi dispiacerebbe mettere una cam fissa allo stand per far vedere in tempo reale chi passa da noi)

    Grazie per la professionalità che metti al servizio di tutti,
    Lore

    1. Ecco, fare live blogging da un gommone è una di quelle cose che non mi sarebbero venute in mente. Complimenti! 🙂

      Per inserire Cover It LIve (o un qualunque altro widget HTML/JS) all’interno di un post è sufficiente utilizzare il box di composizione dell’articolo in modalità HTML (vedi tab in alto a destra, vicino a stato: bozza).

      Per quanto riguarda la fiera, dai uno sguardo anche a Procaster e a tutta la suite di servizi di LiveStream. Credo facciano al caso tuo. 😉

  3. hehehe, in effetti è proprio un live blogging estremo!
    Per cover it avevo intuito, grazie 🙂
    Si, mi ero già iscritto su livestream ma non ho ancora avuto modo di provarlo.

    Quindi potrei fare un post cosi:

    – webcam fissa con livestream
    – sotto cover it live per gli aggiornamenti
    – qik per i video in movimento (da capire se inglobare anche lui dentro il post)

    che ne pensi?

  4. Beh farò un pò di prove per capire cosa funziona meglio 😉
    Mille grazie per i tuoi suggerimenti, seguo tutti i principali blog/siti sul blogging ma l’unico realmente utile è il tuo 🙂

    ciao