Il tempo che spendi quotidianamente per leggere altri blog

Leggere altre fonti Vs produrre contenuto originale

iStock.com/Dizzy

Uno dei consigli che prima o poi si finisce per dare a chi cerca di raggiungere un qualsiasi obiettivo (non solo in rete) è: “Prima o poi, dovresti smetterla di leggere e cominciare a produrre qualcosa di concreto!”.

Detta così, questa affermazione potrebbe suonare un pelino azzardata da leggersi su di un blog.

Non sto ovviamente affermando che dovresti chiudere il tuo feed reader per sempre e abbandonare ogni tentativo di leggere e interagire con i tuoi blogger preferiti.

Solo, dovresti capire il prima possibile come l’equilibrio che imposti tra la lettura di altri blog e la produrre di nuovo materiale sul tuo possa modificare di molto il modo in cui raggiungi i tuoi obiettivi.

L’ago della bilancia

Partiamo da un semplice dato di fatto: non puoi realisticamente leggere tutti i contenuti che vengono prodotti online ogni giorno.

Ah-hem.

Non puoi, sul serio.

Là fuori ci sono così tante persone che parlano dei tuoi stessi argomenti che lo sforzo risulterebbe ben più che vano già in partenza. Anche volendo inseguire l’utopia del “comunicatore sempre connesso, aggiornato e tremendamente multitasking”, arriverai presto al punto di dover inserire un limite in ciò che leggi ogni giorno se vorrai mantenere produttivo il tuo progetto online.

Ciò che leggi, ciò che scrivi

Con solo una manciata di ore a disposizione ogni giorno, da suddividere tra ciò che fai e il resto del mondo, il problema non è affatto trascurabile.

Al culmine di tutta l’information overloading che ci circonda saper sceglier cosa leggere e imporre definire dei paletti ben precisi a questa attività è una delle priorità di chi lavora con il web. Perché un conto è aggiornarsi, interagire e fruire dei contenuti altrui come ulteriore linfa vitale alla propria ispirazione, tutt’altro è spendere la quasi totalità del proprio tempo online leggendo di “come dovresti scrivere il tuo blog” o “come creare un progetto di successo” senza poi avere del tempo a disposizione per farlo.

O usufruisci di contenuto, o ne produci di nuovo a tua volta.
Ma non puoi fare entrambe le cose in contemporanea (se non sbilanciando l’equilibrio da un lato o dall’altro).

Pensaci un attimo: ogni volte che leggi i feed, che segui Twitter o che decidi di commentare su un blog altrui, stai investendo (sottolineo investendo) del tempo in maniera non strettamente produttiva. Non stai scrivendo un nuovo articolo pilastro, non stai mettendo insieme la tua “Guida Totale alla Pesca su Ghiaccio”, non stai ottimizzando la pagina di iscrizione alla tua newsletter.

Tutto questo tempo che non ti porta un diretto guadagno va dunque investito nella maniera più efficace possibile. Conosco persone che hanno scelto di limitare le loro iscrizioni a dieci, quindici feed al massimo, in maniera netta e brutale. Quando una nuova fonte diventa così rilevante da entrare in lista, un’altra deve fare spazio e abbandonare la piazza. O chi utilizza le “stelline” su Google Reader per scremare liste interminabili di feed a inizio giornata per poter passare da qualche migliaio di elementi da leggere a poche decine di altamente rilevanti, gettando giù dalla torre tutto ciò che resta o che viene prodotto durante le ore restanti.

Tu come ti comporti?
Dedichi più tempo alla lettura o alla produzione di nuovo contenuto?

…e no, mantenere “1000+ elementi da leggere” su Reader e premere “Segna tutti come letti” a fine giornata non è un buon modo di digerire informazioni! 😀

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

14 commenti

  1. Ciao Francesco, hai pienamente ragione, però penso che in una fase iniziale sia importante dedicare il 100% del tempo che si ha a disposizione per imparare e apprendere cose nuove. E’ inutile cominciare a produrre se non si hanno le basi. Questo per un paio di mesi può andare bene. Solo succeissivamente è importante trovare il giusto equilibrio tra la propria formazione e la produzione di propri contenuti, ovviamente di qualità. Fabio

    1. Certo, credo che si debba costantemente dedicare del tempo all’apprendimento di cose nuove! In un primo periodo poi è particolarmente importante per capire al meglio la situazione nella quale ci si vuole infilare (ed evitare situazioni spiacevoli o improduttive).

      La cosa più importante è far sì che tutto ciò non rimanga utopico, ma ci si imponga poi di mettere in pratica (mettendosi in gioco) quanto letto e imparato.

  2. Ciao, bel post. Io ti seguo da tempo e trovo i tuoi post davvero interessanti, ma proprio per il motivo che hai accennatto ( ho numerosi feed nel reader) non sempre commento tutti i post che leggo. Di solito se trovo un blog interessante mi iscrivo al feed, poi vedo se il post mi interessa lo leggo ( e delle volte lo commento) altrimenti, se l’argomento trattato non è di mio interesse, lo segno come già letto. Comunque il tempo va gestito, ma anche commentare i post altrui , intervenire nelle discussioni, è un modo per farsi conoscere e quindi tempo investito a favore del proprio blog (non è una legge, ma è una possibilità).

    1. Commentare (per chi insegue obiettivi legati ad un progetto online) è sicuramente una strategia di marketing in tutto e per tutto. Il succo, imho, è puntare sempre e comunque sulla qualità dei contributi piuttosto che sul mero numero (il “fare presenza”) fine a sé stesso.

  3. Credo che un po’ tutti abbiano questo problema dei troppi contenuti da leggere giornalmente… Personalmente, se noto che un blog non costituisce per me ne una fonte d’ispirazione, tantomeno una autorevole fonte da cui imparare qualcosa, dopo un po’ di tempo lo elimino dal feed reader.
    A presto!
    Paolo Leonardi

  4. Buon articolo, d’altronde è un problema comune il dover scegliere, con tutti i contenuti di valore presenti sul web (e quelli di dubbia utilità) è un impresa scremare le nuove notizie tra i vari feed, soprattutto tra i feed degli aggregatori di notizie, però alla fine la cosa migliore e scegliersi quei 25-30 siti che producono un massimo di 1-2 notizie al giorno e seguire solo le notizie che veramente ci interessano, direi che questo metodo non è impossibile per nessuno e rimane anche il tempo di dedicarsi ai propri progetti da buon blogger.
    Almeno secondo la mia opinione 😉

  5. Stelline e butto giù dalla torre. Il problema sorge quando poi non smaltisco le stelline e allora mi trovo punto e a cao ma con post già scremati. Inutile dire che lì iniziano i mal di testa! Però su 100 articoli ho una media di meno 7-8 articoli che reputo utili.

  6. Ho notato che le notizie importanti mi arrivano addosso quasi senza cercarle. Dopo un lungo periodo di vagabondaggio alla Poseidon (in un web a testa in giù), sono riuscita a collegarmi con persone che lavorano duramente per offrire contenuti sempre aggiornati. Seguire il flusso delle notizie è fondamentale, non si possono mettere limiti di tempo. Ci vogliono anni e impegno…non giorni ne ore!
    Per produrre contenuti miei uso il tempo residuo, ma alla fine raggiungo il pubblico che cerco.
    Tristi certi Blog in cui sembra di vedere un santone parlare a vuoto!
    Tutto fluisce in modo contemporaneo oppure ristagna miseramente.
    Il vero problema è costruire un buon team; senza poter delegare il fatto tecnico o la presenza nei social, l’unico aiuto deriva da un grande computer!:-)

    1. Ciò dipende molto dalla capacità di costruirsi una buona rete di contatti.

      È un’operazione quasi “zen”, da portare avanti un passo alla volta sul lungo (lunghissimo) periodo, ma in grado di portare ottimi risultati se non si perde mai l’entusiasmo.

      Credo che rimanere al passo con il flusso di informazioni prodotte non sia determinato dal “quanto leggere” ma dal “dove” e “come”, in modo da concentrarsi sulle fonti giuste.

      E con i giusti strumenti! 😉

  7. Ciao Francesco.
    Dopo una partenza da overdose di blog, necessari per capire come funzionavano, ho
    scremato il tutto a 15 italiani e 20 stranieri. Dedico il mercoledì e il fine settimana alla lettura. Per i blog più importanti e interessanti li seguo giornalmente. Il resto del tempo è dedicato alla scrittura e pubblicazione, in genere martedì e venerdì (ma qui sono molto discontinuo 🙁 ) Anche per me vale il discorso il nuovo entrato scalza il meno importante nel caso poi ritornarci nel tempo…IL tutto rimane comunque molto fluido, non penso si possa avere uno schema rigido da applicare ma solo una idea di base da cui partire.
    Ciao 🙂

  8. Io ho una lista abbastanza corposa di feed e procedo in questo modo

    – Scremo quello che mi interessa
    – Leggo qualcosa subito
    – Il resto lo aggiungo su Instapaper in una di queste due categorie marcandolo come testo o come video
    – I post testuali si sincronizzano con il telefonino e quindi posso leggerli un po’ ovunque (sui mezzi pubblici, in coda alla posta …)
    – Guardo circa un’ora di post video al giorno (tra cui caterve di presentazioni di mezz’ora) e quell’ora sostituisce un’ora di TV

    La mia lista di lettura è praticamente infinita: ho ancora articoli dal 2008, ma non mi preoccupo più di tanto.

    Per quanto riguarda il tempo per produrre solitamente mi riservo delle ore creando un evento sul calendario sia per scrivere i post, sia per lavorare sui progetti.

    Quello che avanza cerco di passarlo fuori casa 🙂

  9. Hai ragione! Leggere serve fino ad un certo punto: ti aiuta ad accrescere l’immaginazione e la conoscenza…. ma se scrivere e’ la tua meta allora bisogna usare i mezzi che si sono appresi e cominciare a lavorare!