Ciò che conta davvero durante il lancio del tuo primo blog

Ciò che vuoi, ciò che ottieni, ciò che ti serve davvero

Lanciare un blog
Foto di Hello I'm Nik su Unsplash

Ci sono tre aspetti rilevanti che compongono il lancio di un blog.

Esiste ciò che una persona vuole.
Esiste ciò che una persona ottiene.

Ed esiste ciò che molti, sistematicamente, trascurano.

Ci sono più blog in terra che stelle nel cielo, scriverebbe qualcuno di più poetico del sottoscritto.

E ciò che conta è che …è vero.

Con l’abnorme quantità di nuovi progetti che prendono vita ogni giorno in rete, sottovalutare il lancio di un blog -soprattutto se si tratta della tua prima esperienza in tal senso primo- può costarti in futuro un sacco di fatica e lavoro.

Ecco cosa ho imparato nel tempo.

1. Ciò che molte persone vogliono

Capita che gli utenti vogliano “un sito come quello di [inserire nome rilevante]”. O un progetto che generi un’attenzione simile.
O forse si desiderano gli stessi numeri, lo stesso impatto, la stessa visibilità e gli stessi utenti al seguito.

Vogliono quell’interfaccia così cool e quel tema così rifinito. L’avatar e le foto scattate dal professionista. Il video e la newsletter.

2. Ciò che molte persone ottengono realmente

Nel fare ciò, si concentrano essenzialmente sul design e sugli “extra”.

Il che è un errore, soprattutto agli inizi.

Concentrati sul design e dimenticherai rapidamente di tutto il resto. Con molta probabilità spenderai più tempo (del dovuto) a limare quell’ultimo dettaglio o a trovare qualcuno che sappia ri-disegnarti e svilupparti da zero l’ultima grandiosa idea per rendere perfetto il tuo progetto.

Si concentrano sul design, piuttosto che sul mezzo a 360°.
Si concentrano sul come ma non abbastanza sul cosa e molto poco sul perché.

E quello che ottengono è, appunto, un perfetto template. Su misura. Limato sino all’ultimo dettaglio. Predispongono strumenti sulla base di strategie, previsioni, futuri successi.

E tralasciano ciò che davvero, agli inizi, conta.

3. Ciò che molte persone trascurano

Credo che se quello che hai intenzione di lanciare è il tuo primo blog (o il tuo primo vero blog), ci siano solo una manciata di cose che contano sul serio.

Le cose che sono in grado di far uscire il tuo nome al di fuori della gente che già ti conosce. Le cose in grado di portare a te nuovi lettori e di farli ritornare una volta che questi se ne sono andati.

Cose che, peraltro, non vincolano in alcun modo i (più che legittimi, è bene precisarlo) passi sopra riportati dedicati a layout e aspetti estetici. Solo, ne creano le giuste basi nel giusto ordine e permettono a te di modellarti sul tuo blog e al blog di modellarti su di te.

Oppure, finirai come tutti coloro che si impongono di scrivere almeno cinque post alla settimana tre mesi e una volta conclusa questa estenuante prova, di tutto hanno voglia fuorché continuare a bloggare. Come tutti coloro che dopo aver speso un migliaio di euro per assoldare il web designer freelance di turno, non hanno la benché minima idea di come far funzionare il risultato ottenuto sulle proprie reali esigenze. Quelle esigenze che si creano e si definiscono giorno dopo giorno.

Ciò che conta davvero

  • Parti da un layout su sfondo bianco, senza fronzoli
  • Riduci il numero di link presenti al minimo indispensabile
  • Proponi una tua mini-bio di un paio di paragrafi in tutte le pagine (usa le widget o posizionala nel footer)
  • Assicurati di avere una pagina di contatto chiara e funzionale
  • Infila nella tua pagina “Chi Sono” delle info che ti caratterizzino sul serio
  • Non aggiungere pubblicità come se piovessero

Privilegia quindi una buona, semplice esperienza utente con la quale accogliere i tuoi primi visitatori. Dagli modo di contattarti e di sapere chi sei e cosa stai facendo della tua vita. Evita di disperdere il valore iniziale delle tue pagine rimpinzandole di AdSense o di text-link.

Ti sembra banale?
Davvero ti sembra così banale?

Sei sicuro che ogni blog esistente là fuori soddisfi (almeno, se non superandole) tutte queste semplici accortezze?

Quante volte ti sei trovato a dover compilare una richiesta di contatto in un form stretto, ingestibile e posizionato in una pagina semi-nascosta agli stessi utenti? Quante volte dopo aver apprezzato un buon articolo hai dovuto schivare tre carriolate di pubblicità solo per arrivare a una pagina “Info” che riportava il link alla pagina di contatto?

Nel dubbio, rimani sul semplice.
Non esagerare, soprattutto se sei agli inizi.

Un blog è valido solo quanto il contenuto che puoi trovare al suo interno.
Lascia tutti gli accrocchi grafici e il setup di strumenti avanzati (e impegnativi) a quanto ne sentirai tu stesso una reale necessità.

Troverai come tutto diventi improvvisamente più naturale.
Per te. E per i tuoi stessi utenti.

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

13 commenti

  1. Ciao Francesco.
    ” nel dubbio rimani sul semplice ” Questa frase è il mio mantra! Devo dirti che aiuta parecchio specialmente quando sei agli inizi, perchè per ogni modifica, link o qualsiasi problema che si presenta la fatica è doppia, devi prima capire con cosa hai a che fare e poi trovare la soluzione.

    Eppoi, cosa non trascurabile spesso i blog nascono per trovare/dare soluzioni, se l’immagine che trasmettiamo è già complicata bè va da sè che siamo in una contaddizione in termini 🙂

  2. ciao francesco, quello che suggerisci è praticamente quello che ho fatto, il mio è un blog sulla disabilità, per cui ho deciso di non mettere pubblicità, è “volontariato” on line…ti conosco da meno di un mese e in questo mese le mie visite si sono triplicate…questo mese addirittura nella classifica di wikiò, per la disablità, sono seconda…un bel risultato considerando che il mese scorso non ero neanche tra i primi venti…ovviamente è un blog di nicchia e quindi non posso aspettarmi numeri enormi!!!Però chi mi legge mi “ascolta” e questo è importante….bello il tuo ebook!!!complimenti!|

    1. Ciao mammadifretta 😉

      Sono felice che tu abbia trovato info utili tra queste pagine! Credo che una delle migliori gratificazioni per chi apre il proprio primo blog sia appunto quella di essere ascoltati. Sapere di non aver iniziato a parlare al vento ma di stare costruendo qualcosa di più solido articolo dopo articolo.

      A rileggerci!

  3. In alcune cose concordo, in altre meno. Ritengo che la grafica, i colori ed il layout, i caratteri usati siano molto importanti sia per la leggibilità che per l’accoglienza dell’accorrente visitatore.

    Insomma, leggere molto testo con un carattere non ben leggibile su sfondo bianco, in una paginta lunga all’infinito che non finisce più… lo trovo stancante e annoiante.

    Meglio messaggi piccoli, brevi, ed incisivi. Oppure una lettura serena e tranquilla, come di un bel libro.

    1. concordo sulla brevità dei post, difficilmente si incomincia a leggere un post chilometrico, di solito la gente ama fare zapping nei blog e se mi serve mezz’ora per leggere un post alla fine ricorderò poco..

    2. Nel mondo ci si muove con gli occhi, su questo non si può darti torto.

      Esistono però ottime soluzioni (o framework come Genesis e Thesis) che si occupano di prendere per mano chi di design ne capisce poco (o non vuole capirne affatto) per portare, perlomeno all’inizio, un minimo di equilibrio. Non che sia fantastica la prospettiva di avere tutti layout uguali o “banali” nella loro semplicità.

      Ma d’altronde non è semplice essere “semplici”. O no? 😛

  4. Se posso andare controcorrente, io reputo che attualmente, in una situazione di “saturazione” dei blog, secondo me l’impatto grafico è importante, soprattutto all’inizio.

    Trasportiamo la situazione della lettura del blog ad una situazione “sentimentale”. Le persone inizialmente sono superficiali (e non dite il contrario, dopo quanto tempo vi fidelizzate con un determinato prodotto/servizio?). Immaginiamo una situazione in un locale, tra 10 ragazzi o ragazze, il primo impatto favorirà sicuramente la prestanza fisica, l’estetica, solo successivamente si valuterà la “profondità e lo spessore” di una persona.

    La stessa cosa per i blog, se due blog scrivessero lo stesso identico articolo, tra una grafica totalmente priva di elementi grafici ed una grafica coi controcazzi (passatemi il termine), ovviamente la seconda sarà maggiormente d’impatto per l’utente medio (io sono un webdesigner freelance, preferisco lo stile minimal, però conosco il modo di pensare dell’utente medio.

    Lo stesso discorso lo si fa per le macchine, immaginiamo questa situazione:
    – motore = contenuto
    – estetica = grafica
    Quando andate a comprare una macchina, partite dall’idea “voglio un motore 1.4 100CV”? Oppure prima scegliete il design (quindi il modello della macchina) e poi valutate la configurazione dell’auto?

    Il web non prescinde da determinate logiche che ci accompagnano nella vita quotidiana. 🙂

  5. Gary Vaynerchuk una persona che ha creato il suo successo attraverso i blog nel suo libro “Crush it” dice che l’unica spesa economica da fare per creare il tuo blog è quella di spendere sul design! Però concorda con te sul fatto della pubblicità anzi dice che più tardi si monetizza il blog e meglio è! Io sono sempre convinto che la differenza di un blog la fanno i contenuti, se i contenuti sono di ottima qualità il blog avrà successo, altrimenti sarà la solita bolla di sapone. 🙂

  6. Dimenticavo la questione della pubblicità. Ci sono dei siti i cui blocchi pubblicitari sono ben posizionati (vedasi PsdTuts), che non appesantiscono la lettura.

    Ci sono altri siti (per esempio, il network isayblog) che frammenta il contenuto con dei blocchi pubblicitari che appesantiscono notevolmente la lettura. Ci sono alcuni contenuti veramente validi, che vengono smontati da scempi pubblicitari. Nel breve periodo, potrebbe risultare una mossa corretta, dato che il 90% delle visite arriva dai motori di ricerca, ma nel medio periodo? Rappresenta un limite notevole alla crescita del progetto. Non dico che non debbano esserci, ma devono essere posizionati armoniosamente rispetto al design del sito. 🙂

    1. Ci sono modi e modi di monetizzare il tuo blog, la pubblicità può essere quello più veloce con i vari sistemi pay per click (adSense), molti blog offrono articoli a pagamento o offrono ebook a pagamento, o corsi. Il blog è solo uno strumento per il loro buisness e credo che questo sia il miglior modo.

  7. Ciao! Ho creato un piccolo blog per il mio coro. Se l’ interesse primario era avere un punto di riferimento per i coristi e la comunità riguardo le attività del gruppo, l’ obiettivo secondario che ci siamo posti è stato quello di far sì che anche chi non ci conosce potesse arrivare a noi, e magari essere contattati per qualche rassegna o concerto. Da qui l’idea di inserire una piccola sezione dedicata alla vocalità (vocalizzi online, video lezioni, tecnica, spartiti etc) che potesse essere il punto di ingresso per nuovi utenti. In effetti l’ espediente ha funzionato e i visitatori sono arrivati. Certamente il nostro è un blog che per sua natura non farà mai grandi numeri, però siamo soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo.

    Ho scoperto oggi il tuo blog e ci ritornerò volentieri: gli articoli sono molto gradevoli e interessanti. Complimenti!