Il valore di un blogroll in una pagina dedicata

Come il guidare i lettori verso risorse esterne non sia un male

Il valore di un blogroll in una pagina dedicata
iStock.com/RichVintage

Ciao a tutti, per cominciare devo (e non si tratta di mera formalità) ringraziare Francesco per avermi dato l’opportunità di scrivere questo guest post. Anche se, data la mia ancora scarsa esperienza in materia di blog, non faccio altro che portarvi un esempio concreto di ciò che ho letto su queste pagine!

Proprio per questo motivo, sono graditissimi consigli, critiche e pareri nei commenti.

Ho recentemente aperto un blog sul benessere psicologico e, ancor più recentemente, ho creato questo blogroll (nota di Francesco: il link non è più attivo). Si tratta di una pagina che raccoglie i blog che ritengo i migliori della mia nicchia. Ogni blog è racchiuso in un box ed è accompagnato dagli articoli più recenti.

Non mi sono mai piaciuti gli scheletrici elenchi di blog in fondo alla sidebar. Dicono troppo poco. Se non ho fretta, posso permettermi di cliccarne una decina e verificare quale tra i link è di mio gradimento. Se ho fretta, ne sceglierò uno in base al titolo più altisonante, oppure lascerò perdere.

A mio parere, una pagina links ben fatta è un utile servizio da fornire ai propri lettori che può diventare, col tempo, un ottimo modo di ampliare le visite.

Così si perdono i visitatori?

Chi ha detto che un link esterno equivale ad un visitatore perso?

Questo è un modo di pensare abbastanza comune, quanto infondato. È chiaro che nel concreto ogni visitatore che si trova sul mio blogroll sarà portato ad abbandonare il blog. Ma non è altrettanto chiaro che una buona parte dei visitatori tornerà?

I visitatori dei nostri blog sono affamati di buoni contenuti e a loro, diciamoci la verità, non interessa se questi si trovano sul blog X piuttosto che su quello Y. Ciò che a loro interessa è leggere articoli di qualità, e se questi articoli vengono raggiunti “a partire” dal nostro blog, beh… abbiamo fatto centro.

Mi piace molto l’equazione: buon link esterno = visitatore soddisfatto = visitatore affezionato.

Mettiamoci nei panni dei visitatori!

Ogni “autore” di un blog è “lettore” di molti altri blog. Dovrebbe essere semplice, quindi, immedesimarsi in chi viene a leggerci. Non sempre, purtroppo, questo accade. Per esempio, tendiamo a credere che se un lettore legge un altro blog che tratta argomenti SIMILI ai nostri, deciderà se leggere il nostro OPPURE l’altro. Niente di più falso.

Rubo le parole a Francesco: “Tu preferiresti un blog che ti vincola ai soli articoli che scrive, quasi con la paura di perderti, o uno che invece non si fa problemi a selezionare contenuti di valore dovunque essi si trovino?”

Ho facilitato la concorrenza a mio discapito?
No, perché il mondo dei blog non è (ancora) basato sulla legge “morte tua, vita mia”.
C’è spazio per tutti.

Non tutti sono “skillati”

Se state leggendo queste parole, sicuramente sapete cos’è un feed reader. Ma… udite udite… fate parte di un’esigua minoranza! Provate a chiedere ai vostri amici, anche a chi naviga abitualmente in internet. Vi stupirete di scoprire quanto certi strumenti che sembrano così “ovvi”, in realtà siano poco utilizzati.

Moltissimi leggono i blog ancora cliccando su “preferiti”, conosco persone che li cercano ogni volta su google. Questo discorso è ancor più valido se il vostro blog non tratta argomenti “tecnici”. Cosa ne direste di offrire un servizio utile ai vostri lettori quanto al contatore delle visite?

Guadagnare autorevolezza

Porsi “al di sopra delle parti” aiuta, col tempo, a diventare un punto di riferimento. Per fare ciò è necessario scegliere bene le proprie fonti, ma ne parleremo meglio tra qualche riga. Se il nostro blogroll è un buon blogroll, è probabile che alcuni visitatori torneranno da noi, piuttosto che visitare le singole fonti.

È una strategia, come si dice, “WIN-WIN-WIN” (vinco io, vincono i blog linkati, vince il lettore).

Qualche spunto per costruire una pagina blogroll

  • Non una mera lista. Non mi sono mai piaciuti i blogroll basati sul semplice elenco dei siti: ti obbligano a scegliere esclusivamente in base al titolo, oppure a visitare tutti i blog. Evidenziare gli articoli recenti aiuta il visitatore a farsi un’idea del contenuto che troverà.
  • Pochi fronzoli. Per essere utile al lettore deve facilitare la velocità di scansione, cioè l’occhio del lettore deve trovare velocemente i contenuti che gli interessano (altrimenti perché verrebbe su questa pagina?). Per dirla con una frase a effetto: non ci devono essere ostacoli tra il lettore e i contenuti che sta cercando.
  • Poche idee… ma molto chiare. Citando ancora Francesco: “Ben vengano quindi box ultra minimali e call-to-action ben precise per lo sharing.”
  • Non deve essere autoreferenziale. Non deve parlare di noi, ma dell’argomento che interessa ai visitatori (nel mio caso, il benessere psicologico).

Scegliete le vostre fonti in base all’obiettivo!

Ci sono vari motivi per cui si utilizza un blogroll: scambio di link, segnalazione dei propri blog preferiti, e così via. In base all’obiettivo che ci si è posti, bisognerà fare una differente selezione delle fonti.

Se l’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento all’interno della propria nicchia, le fonti andranno scelte con molta attenzione. Questi, a mio parere, i punti principali:

  • Il numero delle fonti: certo, la risposta scontata sarebbe “né troppi, né troppo pochi”. E questo dipende dal tema trattato dal blog, da quante fonti di valore è possibile reperire e da molti fattori che sicuramente conoscete meglio di me. Diciamo che devono essere abbastanza tante da giustificare la presenza della pagina (altrimenti un visitatore fa prima a visitare i singoli blog), ma non troppe da far smarrire/confondere il lettore. Io ne ho una quindicina, variabile.
  • La qualità delle fonti: questa è scontata, lo so. Ma non troppo. Il concetto è che non dobbiamo avere la sindrome del “metto dentro tutto perché i lettori saranno certamente soddisfatti”. I visitatori, esattamente come ognuno di noi, tiene al proprio tempo e lo ritiene cosa preziosa: siamo sicuri che vorrà perdersi tra 30 blog sul canguro svedese? Forse saranno sufficienti i primi 5, i migliori. Per evitare che la pagina risulti troppo “scontata” si possono inserire una serie di fonti minori, ma che riteniamo molto valide.
  • Non decidere “solo” in base al gusto personale: non si tratta di fare un discorso “mi piace / non mi piace”, ma “interessa / non interessa”. Se ascoltiamo esclusivamente il nostro gusto personale, rischiamo di togliere ai lettori alcune fonti che probabilmente avrebbero trovato interessanti, e di fornirne altre che non interessano. Non è il mio blogroll personale, ma un servizio che intendo offrire ai visitatori. Per questo motivo ho cercato di inserire blog autorevoli e validi, escludendone alcuni che mi piacciono (ma che non centrano) e mettendone alcuni che non mi fanno impazzire (ma che interessano ai lettori). Per gli stessi motivi di cui sopra, sconsiglierei lo scambio di link.

Già, ma come capisco che una fonte è “valida”?

Beh, domanda da un milione di dollari. Se abbiamo detto che il semplice gusto personale non è sufficiente (sebbene sia necessario), dobbiamo trovare un metodo più “oggettivo”. Io provo ad elencare alcuni dei passaggi che utilizzo, e mi piacerebbe che voi (che siete più “skillati” 🙂 ) mi illustraste i vostri.

  • Leggo gli ultimi articoli (o, se li individuo, quelli in evidenza)
  • Osservo il numero di iscritti ai feed
  • Osservo il numero di commenti
  • Guardo la posizione sulle classifiche (Wikio, Tecnorati, etc)
  • Noto quanto è linkata da altri blog a tema
  • Verifico la posizione su Google in base alle keyword principali
  • Considero il feedback dei miei lettori (“quel blog è molto bello, grazie”; “quel blogger non lo sopporto”)

Conclusioni

Da una semplice mail a Francesco ne è nato un guest-post!

Purtroppo, parlo in qualità di utente, non tutti i blogger hanno una filosofia dei link centrata sul lettore: molte volte si cerca di linkare esclusivamente il proprio ego! Spero che queste righe siano state utili, e che i lettori più avanti di me nel cammino del blogging vogliano ampliare e completare queste riflessioni: mi farebbe molto piacere!

A presto!

Andrea Ciraolo

Andrea Ciraolo

Mi chiamo Andrea Ciraolo e sono un giovane educatore professionale classe 1983, laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche. In attesa della mia prima, splendida, bambina, lavoro da 5-6 anni presso una comunità per minori in difficoltà.

7 commenti

  1. Un’ottimo articolo Andrea.

    Concordo sul fatto di non aver paura a segnalare risorse valide, il visitatore sarà più soddisfatto trovando altre fonti interessanti da leggere.

    Prima o poi il blog lo chiuderebbe lo stesso, lasciare che lo faccia tramite fonti da noi segnalate è un vantaggio sicuro.

    Molto interessante anche il tuo blog, complimenti 😉

    1. Ciò che penso è che comunque, nonostante ogni sforzo, i lettori abbandonino già per i motivi più disparati le nostre pagine. Le strade sono due: o monetizzare queste uscite passandogli al momento giusto un banner o un qualche tipo di promozione esterna che porta introiti al bloggante, o indirizzandoli verso “buoni vicini” dove possano trovare ulteriori spunti di discussione.

      Mettere in atto la seconda opzione sembra spesso controproducente e richiede naturalmente che si sia ben certi della qualità dei propri, di articoli. Ma sul lungo periodo, paga. Eccome se paga. 😉

  2. Ciao Andrea, contento di trovarti sul blog di Francesco. Leggo entrambi i vostri blog con piacere e soddisfazione 🙂

    “Purtroppo, parlo in qualità di utente, non tutti i blogger hanno una filosofia dei link centrata sul lettore: molte volte si cerca di linkare esclusivamente il proprio ego!”

    Non posso che essere d’accordo. Troppo spesso bloggando ci si focalizza su quel che “farà crescere il blog” e troppo poco sulla qualità dei contenuti e l’originalità. La maggior parte dei blog sono scritti per raccattare qualche soldo con la mera soddisfazione di accrescere il numero di lettore del feed.

    I feed aumenteranno da soli se i contenuti saranno buoni e gustosi 🙂

    Buon blogging a tutti! 🙂

  3. Enea, è esattamente ciò che penso anche io: quando un rapporto finisce, meglio farlo restando buoni amici! 🙂

    Lorenzo, lieto di ritrovarti anche da queste parti!