IAB forum Milano 2009 – the day after

Cronaca di una giornata all’Interactive Advertising Bureau Italia

Martedì 3 novembre scorso, se vi foste trovati in zona, avreste potuto osservare il sottoscritto (sveglio da un’ora improbabile) intento a muoversi tra gli ancora semi deserti corridoi dello IAB tra brochure, gadget, standiste frettolose negli ultimi preparative e un iPhone, il mio, che rischiava pericolosamente di lasciarmi a piedi.

Così iniziava il mio IAB. 🙂

Cercare di descrivere il Forum in ogni minimo dettaglio sarebbe una battaglia persa in partenza.

Che ne dici invece se puntassimo a capire cosa c’è stato di buono (e di meno buono) in quell’Interactive Adversiting Bureau?

Buono

  • Il tempo. Qualcuno del piano di sopra ha deciso di graziarci con una giornata autunnale standard, dotata di freddo pungente ma non troppo. Sole e montagne all’orizzonte per tutto il viaggio da Torino completano l’offerta.
  • L’apertura dei lavori da parte di Layla Pavone. Lo IAB cresce ogni anno e l’attenzione da parte degli operatori di settore non accenna a calare.
  • Parte della tavola rotonda: “Il futuro dell’economia digitale in Italia”. Riccardo Luna è un ottimo moderatore e l’interazione del palco verso le discussioni provenienti da Twitter sono una piacevole sorpresa.
  • La qualità dei workshop pomeridiani. Ho deciso di seguire “Search for More” del trio Nereo Sciutto, Miriam Bertoli e Nicola Tanzini e non me ne sono affatto pentito.
  • I workshop esclusivi (ovvero prima entra la stampa e poi tutti gli altri). Google e Faceook presi d’assalto da buona parte dei presenti.
  • Le persone. Il pranzo “social” organizzata su FriendFeed e che rischiava seriamente di saltare causa il grandissimo casino tra gli stand.
  • La caccia al gadget. Tra un incontro e l’altro mette sempre di buon umore.

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Non così tanto buono

  • Lo streaming ufficiale dell’evento che fa orari d’ufficio (9:00 – 13:00) e che non presenta una camera fissa sulle slide proiettate in sala. Sembra comunque che i video dei diversi interventi verranno caricati online sul sito ufficiale nel corso delle prossime settimane.
  • La seconda parte della tavola rotonda “Il futuro dell’economia digitale in Italia”. Il succo dell’intervento è, per dirla semplice che alla politica italiana di internet non importa un fico secco, e quando sembra interessarsi ad essa lo fa senza conoscerne le dinamiche. Ecco un piccolo esempio datato 5 novembre, cioè un giorno dopo la chiusura dei lavori.
  • La purtroppo fisiologica sovrapposizione tra i workshop pomeridiani, che impone di scegliere (e scegliere bene) a cosa presenziare.

Ed è stata inoltre l’occasione per scambiare nuovamente quattro chiacchiere con Roberto, Elena e conoscere finalmente di persona Davide, Andrea, Marco, Edoardo e Alessandro. 😉

Sono disponibili le slide di Nereo Sciutto al WorkShop “Search for More”. Puoi anche dare uno sguardo alle foto ufficiali dell’evento o lanciare una ricerca per l’hashtag ufficiale su Twitter e FriendFeed.

Parlano di IAB Forum (primo e secondo giorno)

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. Vero Il futuro dell’economia digitale in Italia tutto incentrato sul fatto che la politica non se ne frega e di quanto stiamo indietro in Italia, ma soluzioni proposte nessuna.
    Per il resto però è stato credo interessante, ho sentito parlare molto bene dei workshop google.

  2. Bene, purtroppo in Italy si continua a parlare di innovazione, internet e nuovi media, ma una vera rivoluzione digitale in Italia stenta a decollare, vedi Legge Pisanu, digital divide, e WorkingCapital che a me sembra, visto che il partner è Telecom una dicotomia in termini.
    Tu che ne pensi?

    1. Credo che fino a quando dai piani alti si continuerà a vedere la rete come un costo, un peso, un qualcosa con cui dover avere (dannazione) a che fare piuttosto che come uno dei motori dell’economia e dell’innovazione di un paese, non assisteremo a nessuna vera rivoluzione digitale.

      E non sto parlando necessariamente degli investimenti negli operatori del settore o nella promozione delle attività che possano (ri)portare il nostro paese ad un livello accettabile nei confronti del resto del mondo, quanto proprio delle pure e semplici infrastrutture sulle quali si basa tutto il resto.

  3. @Francesco, purtroppo la classe diregente è composta per lo più di vecchi, rimastia all’era del pallottoliere, tanti si chiedono “Ma con la rete che ci faccio, mica vado a pescare !?”

  4. non credo che dipenda dall’età della classe politica. penso che non sia gradita in generale lo sviluppo della rete e delle info che girano in rete. qualcuno dovrà garantire la ‘sopravvivenza’ della tv generalista…
    comunque, era un vero peccato che i vari workshop siano stati sovrapposti. le sale erano piene.. è sempre un buon segno 🙂

  5. Mi dispiace non averti conosciuto di persona! E dire che ero anche io là, allo Iab!
    La prossima volta consiglierei di metterci in contatto prima, fare un gruppo, così ci si fa quattro risate, si va a mangiare insieme (non so se sei rimasto tutto il giorno) e ci si scambiano un pò di opinioni!

    Nei ritagli di tempo lavoro per quell’articolo famoso 😉 Arriverà, sta tranquillo!

    Ci sentiamo presto, buon lavoro!

    1. Sì, sono rimasto tutta la giornata di martedì.

      Ti consiglio di seguire FriendFeed in questi casi perché (come avevo anche segnalato su queste pagine) è lì che si è svolto il grosso del coordinamento tra i presenti.