La fine degli RSS (o forse ancora no?)

Muoiono i feed, lunga vita ai feed. Ma è già tempo di necrologi?

Da qualche mese sta prendendo piede, perlopiù sul lato anglofono della blogosfera, un interessante cliché che ho avuto modo di seguire in silenzio, a metà tra il curioso e il divertito, in attesa di capire dove (anche questa volta) si sarebbe voluto andare a parare.

La sostanza è sempre la solita: se c’è qualcosa che funziona piuttosto bene, non fa del male a nessuno e continua da anni a rappresentare uno dei pilastri portanti di un qualche altra cosa, beh, lo si comincia a dare per morto. E questa volta ci tocca iniziare a compiangere i prossimamente defunti Really Simple Syndacation Feed.

Ricapitoliamo. 😀

Tutto inizia a maggio scorso, quando Steve Gillmore di TecCrunchIT pubblica “Rest in Peace, RSS”. In ipotetico scontro a suon di “numero di utilizzi”, l’autore indicava perdente Google Reader in favore del più reattivo Twitter. E non solo, poiché anche Facebook e FriendFeed salivano sul carro del vincitore in quanto ugualmente reattivi a flussi di informazioni fresche ed immediatamente fruibili.

Vedo i feed RSS morti

Segue poi a breve distanza un articolo di Sam Diaz su ZDNet: “RSS: A good idea at the time but there are better ways now” che decreta l’anzianità degli RSS come mezzo stesso di distribuzione di notizie. Qui il perno della questione ruota leggermente sulla meccanica che hanno portato feed Reader come Google Reader a non essere sufficientemente competitivi nel corso degli anni nei confronti di tutto ciò che è davvero real time. Di nuovo, Twitter e Facebook con le loro infinite timeline sembrano l’ideale per convogliare molti più contenuti, in maniera facile e quasi passiva.
I lettori RSS sono oramai un tool 1.0?

C’è anche chi controbatte cercando la soluzione nei termini “fenomeno di massa” o “fenomeno di nicchia” (rispettivamente i social network e i feed RSS); chi ancora punta il dito su un piccolissimo, trascurabile dettaglio: gli rss sono il modo con cui l’informazione fluisce sul web , e nient’altro.

Alimenta ancora la fiamma la notizia di qualche giorno fa secondo cui il CEO di FeedBurner, Dick Costolo è da poco diventato ufficialmente COO di… Twitter. Presagio?

L’ultimo articolo (in ordine temporale) risale a tre giorni fa, edito da ReadWriteWeb: “RSS isn’t Dead (Just Ask Executives)”, che a suon di statistiche cerca di riportare sui binari l’intera faccenda. I feed RSS, intendendoli come puro e semplice metodo di distribuzione delle notizie, sono ancora decisamente sulla cresta dell’onda e le loro potenzialità non sono state intaccate dai social: i problemi, semmai, stanno nei tool e non nel meccanismo alla loro base.

Per chi suona la campana?

Credo che la campana non suoni proprio. 😀

Come scrivevo in apertura, capita che ogni due per tre si predica la morte di qualche servizio, network o brand che rimane sopito a fare il suo lavoro senza dare troppo nell’occhio. Succede per i blog ad intervalli regolari (assassinati dai social network circa ogni sei mesi ma nonostante questo ancora vivi e vegeti), c’è chi comincia a dare per moribondo -o perlomeno popolato da arzilli vecchietti- Facebook, e dopotutto suonava quasi strano aver lasciato fuori dalla lista dei necrologi i cari vecchi RSS.

E solo che fatico un po’ a crederci, a questa presunta morte.

Fatico a pensare che -con tutto il mio apprezzamento per il pennuto- una timeline di Twitter possa sostituire da sola la mole di informazioni che macino su Google Reader ogni giorno. Fatico a pensare che Facebook e FriendFeed, per quanto correttamente configurati e filtrati, mi possano restituire la qualità di informazione che mese dopo mese sono riuscito ad ottenere sfruttando le potenzialità che nativamente i feed RSS offrono come tecnologia di distribuzione.

Fatico a credere che lo scontro esista, a dirla tutta.

Posso prevedere una progressiva svalutazione del concetto di “iscritti al feed” in un panorama che farà sempre più della discussione della risposta del target un parametro molto più importante del semplice numerino a fondo pagina. Ma cominciare a credere che nel giro di qualche anno dovrò farne a meno mi mette in condizione di valutare seriamente le possibilità offerte dai social come unici fornitori di notizie rilevanti. Che in questo caso, imho, non ne escono troppo bene.

Tu cosa ne pensi? Davvero nel giro di qualche anno staremo tutti a rivangare i bei tempi andati in cui leggevamo ancora le notizie su Reader?

Cosa manca ai feed per mantenersi giovani? E ancora, la recente apertura verso i social di Reader può essere un sintomo che il problema davvero esiste?

Ma soprattutto -e poi la smetto con le domande 🙂 – riusciresti a fruire di sufficienti informazioni in tema basandoti unicamente sui social network e abolendo i feed RSS come fonti?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. Eh no come faccio a seguire le informazioni solo in real time? Dovrei essere collegato perennemente! Sono così comodi gli rss reader!!! Ti salvano tutte le notizie interessanti e stanno lì finchè non le vai a vedere. Melgio di così!

    1. Beh, il realtime si può filtrare e scandagliare con le giuste query e tool (per Twitter ad esempio uso spessissimo Sideline di Yahoo ), ma dovendomi basare unicamente su di esso (o su altri suoi simili), mi sentirei semplicemente limitato sapendo di dover attendere l’intervento umano sulla pubblicazione della notizia in un “secondo step” oltre quello originale sul blog o portale di turno.

      Mi mancherebbe proprio l’avere un meccanismo automatizzato a cui dire: tieni monitorata questa fonte (url) e recapitami nei modi e nei tempi che preferisco tutto ciò che trovi. Punto. Non agire necessariamente su parametri come “rilevanza condivisa da x utenti” o “popolarità della fonte”. Permettimi di vedere ogni cosa, di scoprire ciò che gli altri hanno ignorato.

      Con i social, non sempre hai questo lusso. 🙂

  2. Non sono un amante degli rss, non li uso molto perché alla fine non seguo molti blog/siti. Però comunque un ristretto gruppo lo tengo. mi sembra comunque semplicemente una mossa volta a far parlare di se quella di Sam Diaz, un po’ di provocazione per farsi pubblicità e nulla più.
    Magari sbaglio, ma non credo che Twitter & Co. possano sostituire i feed. Sicuramente offrono un servizio diverso che magari può riscontrare i gusti di un maggior numero di persone, ma nulla più di questo.

    @tagliablob: Manà manà!

  3. Bah spero anche io che sia più una mossa di marketing per far focalizzare un po’ di lettori sul proprio blog. Trovo i feed RSS molto utili. In realtà un reader è come fosse un giornale di cui ti scegli motivi, scrittori e argomenti: dunque lo trovo proprio esaltante!

    Non amo molto invece i servizi real-time: accipicchia, alla fine saremo schiavi di queste stupide macchinette!

  4. Rss morti? Spero di no e credo di no. Twitter e Facebook vanno bene, sono “utili”, real-time, ecc.
    Io gli RSS magari li leggo una volta a settimana, magari scoppiano con 1000+ notizie, però rimangono là, in attesa, fin quando non arrivo io che vedo il numero immenso e mi dico “e mo? E chi se le legge tutte ste notizie!”. Però mi aspettano. a me l’idea di dover usare solo Twitter non piace e credo che siamo in molti…

  5. No l’RSS non morirà mai. Si sta cercando di spostare la real life nella virtual life. Concordo con Aerith09: non si può stare tutto il giorno attaccati a facebook, twitter e compagnia per cercare qualche info o spunto interessate. I feed comunque rimangono un metodo semplice ed efficace per seguire qualcuno o cercare notizie ed informazioni.

  6. Personalmente non credo che esista reale competizione tra RSS e Social Networks come Twitter o Facebook, almeno per il momento. Twitter o Facebook offrono un accesso diretto ed immediato all’informazione ma, per come la vedo io, sono totalmente inadatti ad archiviare e “contenere” informazioni sul lungo termine. E’ vero che Twitter ha cercato di porre rimedio a questo problema con una sintassi specifica però il sistema è certamente immaturo. Gli RSS per il momento rimangono uno strumento estremamente potente che permette allo stesso tempo di: Avere a disposizione un archivio completo e storico, accedere facilmente a nuovi contenuti.

    A favore di Twitter e Facebook posso solo dire che sono “veri” social networks, vengono ovvero utilizzati da tutti. Anche e soprattutto da coloro che un blog sanno a malapena cosa è e non hanno idea dell’esistenza nemmeno del termine RSS. Rimangono quindi una ottima risorsa che rendere i propri articoli disponibili a tutti, anche a coloro che propriamente non fanno parte della “Blogosfera”.