Dovresti gestire sempre e solo un blog (o forse no?)

Come le ciliegie: uno tira l’altro.

Dovresti gestire più di un blog?
Foto di Leone Venter su Unsplash

Scrive Alex in un suo recente post su Blogussion:

“Most peo­ple would dis­agree with what I’m say­ing here; that run­ning mul­ti­ple blogs is a bad idea and will eat up all of your time. But if you can run more than one blog at a time and still have free time, then you’re prob­a­bly not run­ning them very well.”

Come a dire:

“Se riesci a gestire più di un blog e ancora ti rimane del tempo libero, probabilmente non stai facendo un buon lavoro.”

Beh, tutto si può dire salvo che non sia una posizione netta! 🙂

Abbiamo discusso altre volte di come gestire il proprio tempo sia, se non difficile, quantomeno complicato. Con il desiderio di ottenere visibilità in rete o di spingere la propria competenza su un determinato argomento, arrivano spesso mille problemi puramente logistici: scegliere un sostenibile numero di post a settimana, mantenere aggiornato il proprio layout, andare alla ricerca di nuovi contatti, gestire attività offline e tutto il resto della propria vita al di qua del monitor che grida vendetta e richiede attenzione.

A prima vista, sembra proprio che Alex racconti una piccola grande verità: se vuoi ottenere successo da un blog è bene non esagerare. Solo uno, in modo che tu possa spremere al meglio le tue energie e concentrarti sul risultato senza distrazioni, senza piani B.

Impegni costanti

Dopotutto, lo sforzo necessario per spingere costantemente un blog non è affatto trascurabile.
È necessario essere presenti -scrive sempre Alex- per:

  • Produrre nuovi contenuti
  • Diffonderli e viralizzarli
  • Creare un’audience dedicata
  • Scrivere contenuti pilastro
  • Rendere il tuo blog “più di un semplice blog”

Non qualcosa che si possa scindere in due o più ambiti mantenendo lo stesso livello di qualità.

Ma pensiamoci un attimo: è davvero così?

Ecco…non credo.
No, affatto.

Ed è proprio quell’ultimo punto: “Rendere il tuo blog più di un semplice blog” a farmi riflettere.

Così come può sussistere il tempo (più o meno grande) da dedicare alle attività extra in grado di spingere il proprio blog più in là, ecco che proprio queste attività extra si possono convertire ad un certo punto in nuovi blog. Perché no? Forse è solo questione di fare in modo che le proprie scelte siano ragionate e non dettate dal caso o da impulsi occasionali.

Scrivere un articolo su due o più blog non è concettualmente diverso dallo scrivere una serie di articoli sullo stesso blog. Scegliere un layout e mantenerlo aggiornato non è un’operazione così dispendiosa in termini di tempo salvo non si sia completamente a secco di skill tecniche. E anche in questo caso, circondarsi di buoni collaboratori è il primo passo per cercare di ottenere quel “qualcosa di più” da un blog.

Mi riesce difficile pensare che tutti i big player della nostra blogosfera (e di quella anglofona) lavorino in solitaria, quasi a cavallo di una moto verso l’orizzonte con una qualche musica epica in sottofondo. Spesso invece sono persone del tutto normali -forse lavorano qualche ora in più ogni giorno rispetto a un lavoro d’ufficio- che hanno saputo circondarsi di buoni collaboratori ed espandere il proprio pargolo con coscienza e razionalità.

E che di certo non si sono limitati a un solo obiettivo nella loro vita.

Dal mio punto di vista, è perfettamente possibile gestire più blog, così come progetti del tutto differenti, in contemporanea. Quello che spesso lo rende difficile, impraticabile, o ne fa risultare gli sforzi vani, è la semplice fretta di voler arrivare a tutti i costi a questo livello senza la giusta dose di esperienza.

Non si dovrebbe avere fretta di precorrere i tempi. E poi, il concetto di successo spesso ha una forma differente per ciascuno di noi.

È bene ricordarlo sempre. 😉

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

7 commenti

  1. Credo che il tutto sia legato essenzialmente ai seguenti fattori:
    – che tipo di blog gestisci, cioè quali contenuti devi curare (un conto è scrivere di calcio, a fiumi ogni giorno, un altro conto è scrivere su materie tecniche per le quali la preparazione di un articolo richiede anche molto molto tempo) e la frequenza di pubblicazione;
    – quanto tempo hai a disposizione (lavori a tempo pieno sui blog o è solo uno sfogo, o una semplice passione per la quale decidi di saltare i pasti o rinunciare a qualche ora di sonno la notte?);
    – quante fonti ritieni assolutamente fondamentali dalle quali trarre spunto per la scrittura degli articoli.

    1. Mi trovi d’accordo sulla questione delle fonti. Per gestire più blog contemporaneamente non si può fare un calderone generale di più feed, newsletter e riferimenti da seguire. È necessario anche in questo caso provvedere almeno a sdoppiare la propria presenza su ciascun tool o servizio, in modo da poter lavorare di volta in volta focalizzati al meglio.

      1. Stavo per postare un nuovo commento proprio sulla necessità di più PRESENZE sui vari social network: un casino pazzesco!

  2. Si, ci vuole molto tempo, ma è possibile gestire più blog e certo dipende anche dal tipo di blog.
    Se scrivo su 2 o più blog su argomenti che conosco benissimo, per lavoro o per passione, il tempo da dedicare alle fonti è azzerato. Sono io la mia fonte. Gli articoli vengono di getto secondo cosa mi è capitato in giornata.
    Certo non bisogna per forza voler scrivere un determinato numero di post a settimana, o al mese. Si scrive quando si ha qualcosa da scrivere e quindi magari un blog è aggiornato con più frequenza degli altri, ma non lo ritengo un problema.
    Il tempo che occorre di più è quello per far conoscere il proprio blog, indicizzarlo e ‘socializzarlo’ anche perchè in fondo la cosa più interessante è scrivere le proprie passioni, il resto si fa con meno entusiasmo.

    1. Ah sì, sottoscrivo in parte. Io mi muovevo nell’ipotesi di avere una frequenza precisa da rispettare. In quel caso o hai un calendario fitto e ben delineato, altrimenti avere fonti importanti ti può salvare la vita nei tempi di magra.

      Vivendo invece sull’onda “se c’è l’ispirazione c’è pure il post” allora il tutto diventa più semplice, ma si rischia di perdere fiducia, lettori affezionati e dare proprio il senso di “speriamo che l’ispirazione tiene”.

  3. Concordo con quanto dice fransceco, però secondo me all’inizio è bene concentrarsi su un solo blog cercando di svilupparlo al meglio, magari avvalendosi anche di nuovi collaboratori.
    Una volta che hai creato delle solide basi sul tuo primo blog, si possono tranquillamente aprire nuovi progetti.

    Io ad esempio sto facendo così, per ora mi sto concentrando, ormai da 2 anni su un solo blog (o progetto) che riguarda i videogiochi, una volta che avrò creato delle basi solide su questo, magari con qualche collaboratore, potrei aprirne uno nuovo.

    Infatti lavoro come Seo in una web agency attualmente ed è un’argoemnto che mi appassiona e pian pianello sto iniziando ad avere sempre più conoscenze in materia.
    Per il momento mi diletto a scrivere qualche articolo come guest post in blog del settore, quando mi viene l’ispirazione e concentro i miei sforzi per lo più sul mio progetto dei videogiochi.

    Dico questo per esperienza diretta, in quanto avevo provato in passato ad aprire anche altri blog, oltre a quello sui videogiochi, ma ho dovuto chiuderli per mancanza di tempo e perchè dietro non c’era un progetto ben definito.

    Quello che consiglio io è di stabilire un progetto serio aprendo un blog sulla propria passione principale, concentrandosi solo su quello, almeno inizialmente (così si conosce meglio anche la blogosfera) e uan volta create le basi e migliorate le proprie conoscenze sulla blogosfera si può partire con un nuovo progetto…