Gestione del tempo: le 2 abitudini fondamentali per la tua autostima e la tua produttività

Un guest post di Nicolas Baccani

Come gestire il proprio tempo lavorando in proprio
©natashanast/Shutterstock.com

Il tempo è la risorsa più importante che abbiamo e che mai avremo.

  • Ti è mai capitato di pensare di star gestendo male il tuo tempo?
  • Con il tempo che hai avuto a disposizione avresti potuto fare di più?
  • Ti sei mai chiesto come gestire il tempo in tuo favore?

In questo articolo scoprirai come:

  • Essere più produttivo nelle 24 ore che hai a disposizione ogni giorno;
  • Gestire al meglio te stesso;
  • Aumentare la tua autostima.

Quindi partiamo subito, il tempo scorre! 🙂

Ah, non mi sono ancora presentato: sono Nicolas Baccani e sono un appassionato di crescita personale. Nel 2011 sono riuscito a cambiare la mia vita che stava andando a rotoli sia dal punto di vista personale che professionale.

Se non avessi fatto qualcosa per rialzarmi non so dove sarei ora.

Invece ho iniziato la mia risalita un gradino alla volta partendo da piccole azioni che potrebbero sembrare banali come gestire in maniera organizzata il mio tempo.

Non sono e mai sarò un guru, non sono un esperto, non sono un miliardario, ma cerco ogni giorno di migliorarmi cercando di gestire al meglio me stesso con l’obiettivo di raggiungere la mia libertà, finanziaria e non solo.

Un primo step che ho affrontato è stato quello di migliorarmi nella cosa in cui ero più negato di tutti: organizzare in maniera produttiva il mio tempo.

Ho iniziato da azioni all’apparenza banali, ma in realtà fondamentali. Le spiego nel mio Report Gratuito “Non Ho Tempo: 5 modi per eliminare questa frase dal tuo dizionario per sempre”.

Fatta questa premessa, ora se sei pronto, possiamo partire.

1. Agisci

Ti sei mai chiesto come si può gestire il tempo in tuo favore?

Francesco in un suo post dà ottimi spunti su come organizzare in maniera produttiva il proprio tempo.

Io mi sono fatto questa domanda centinaia di volte dandomi risposte di ogni genere che richiamavano quella o quell’altra tecnica, a quella o a quell’altra filosofia.

Per esempio, recentemente ho provato con successo la tecnica del pomodoro che propone Andrea Giuliodori nel suo blog Efficacemente. Ma alla fine sono arrivato a una conclusione: la gestione del tempo non esiste!

Non rimanerci male, so benissimo che ho utilizzato questa parola già tante volte, ma pensaci un attimo:

  • Possiamo gestire qualcosa che è uguale per tutti?
  • Possiamo gestire qualcosa che è immutabile?

Ventiquattro ore sono ventiquattro ore per me come lo sono per te, non c’è storia.

Quello che cambia è la qualità di queste 24 ore che può essere migliore o peggiore. Quindi da ora in poi trasformeremo il termine “gestione del tempo” in “gestione della qualità del tempo”.

Chi dobbiamo gestire in realtà siamo noi stessi.

Devi cambiare le abitudini e le idee che ti hanno portato a gestire in maniera non efficiente il tempo.

Tra queste abitudini sicuramente anche tu non sarai rimasto immune almeno una volta a quella di procrastinare un progetto, un compito, un desiderio.

Rimandare non serve a niente se non a posticipare una situazione di stress a cui andiamo incontro. Noi abbiamo paura di questa situazione di stress e quindi per allontanarla perdiamo tempo su Facebook, sulla casella e-mail, al telefono, invece di fare ciò che è davvero importante.

Quante volte ti è capitato di fare una delle azioni qui di seguito mentre stavi facendo o avresti dovuto fare qualcosa di più importante?

  • Stare su Facebook
  • Stare sul blog preferito
  • Stare davanti alla TV
  • Fissare il vuoto
  • Leggere email inutili
  • Navigare su internet alla ricerca di cose divertenti

(sembra una scemenza ma noi passiamo un’infinità di tempo a fissare il vuoto durante il giorno)

A volte però capita che queste attività perditempo diventino gli schemi del comportamento che attuiamo via via più frequentemente, con la convinzione che “perdere tempo” sia il miglior rimedio dello stress.

Se sei arrivato a questo punto, sei nei guai!

La forma più grave della procrastinazione è data dalle situazioni nelle quali scappiamo da ciò che ci spaventa. Ciò ha un effetto negativo sulla nostra autostima, poiché rimaniamo con la sensazione di non aver avuto il coraggio di fare ciò che avevamo deciso.

Come puoi trovare il coraggio di affrontare lo stress di iniziare, portando a termine, un nuovo progetto?

Prendi l’abitudine di affrontare prima di ogni altra cosa la questione più difficile, spinosa e importante della tua giornata.

Non è un segreto che la nostra capacità di agire sia maggiore appena svegli anziché a fine serata, quindi affrontando la questione più importante per prima avrai diversi vantaggi:

  • Maggiore autostima
  • Maggiore produttività anche per le altre questioni lavorative e non
  • Aumenterai quotidianamente la tua forza di volontà
  • Ti sentirai più motivato

Affronta per primo lo scoglio più grande, evita di procrastinarlo. Ripeti l’operazione il giorno dopo e quello dopo ancora finché questo modo di fare diventerà un’abitudine consolidata. Arriverai al punto in cui sarai tu a cercare i compiti più ardui perché non ti faranno più paura.

2. Apri i cicli, chiudi i cicli

Hai presente Karate Kid?
“Dai la cera, togli la cera”?

Qui è lo stesso.

Questa abitudine ti sembrerà faticosa, noiosa e monotona, ma una volta acquisita questa tecnica, non avrai più perdite di tempo. Diventerai un “ninja” nella gestione della qualità del tuo tempo.

Una volta a un corso ho sentito questa affermazione:

“Se vuoi che una cosa venga fatta devi darla ad una persona che è estremamente indaffarata. Le persone che non concludono niente sono quelle che procrastinano tanto ed hanno molti cicli aperti e quindi diventano meno abili ed efficienti”.

Questa affermazione è tanto bizzarra quanto vera. Dalle persone estremamente indaffarate è molto difficile sentirsi dire “non ho tempo”.

Sono abituati a gestire il loro tempo, ad incastrare ogni impegno e a sapere sempre in anticipo quello che devono e soprattutto possono fare.

Ma come possono riuscirci?
Risponderò a breve a questa domanda, ma prima facciamo un piccolo salto indietro.

Cosa sono i cicli?
I cicli sono tutte le azioni che dobbiamo risolvere e teniamo nella nostra mente.

Esempio veloce: se so che devo andare in lavanderia alle 19:00 a ritirare la camicia inizierò a pensarci dalla mattina o magari dal giorno prima. Allo stesso modo so che oggi devo:

  • chiamare il mio cliente per mandargli la fattura,
  • vedermi a pranzo col mio amico,
  • rispondere a quella determinata e-mail,
  • consegnare il progetto,
  • comprare la cancelleria per il mio ufficio
  • ….

Questi sono tutti cicli aperti che riempiono le caselle della mia mente. I cicli sono tutte le azioni che devo svolgere in una giornata o in un arco di tempo definito, che tengo ferme nella mia mente.

Questo porta a tenere una parte del cervello sempre indaffarato per stare attento a quel ciclo o quell’altro. Tutto ciò genera un livello di stress che molte volte culmina nel “mi sono dimenticato”, “non ho avuto tempo”, “basta, non ce la faccio più”.

Ti è mai successo? Se sì, il motivo è che avevi troppi cicli aperti.

Come gestire tutti gli impegni senza stress?

Ogni ciclo aperto ti rallenta e crea confusione. Spesso la ragione per cui pensiamo ripetutamente alla stessa cosa è che vorremmo che fosse diversa da come è attualmente.

Ti faccio un esempio: da mesi dici a te stesso che è ora che inizi ad andare in palestra. Ma probabilmente:

  • non hai definito ciò che vuoi precisamente ottenere;
  • non hai deciso quale sarà il prossimo passo concreto da fare;
  • non hai un promemoria riguardo il tuo obiettivo.

Questi tre punti si possono tranquillamente riassumere in: non hai una meta.

Per un’ottimale gestione della qualità del tuo tempo è di vitale importanza avere una meta ben chiara e precisa. 

Tornando all’esempio di prima: “è ora di iniziare ad andare in palestra”, inizia a farti queste domande:

  • Cosa voglio ottenere iscrivendomi in palestra?

Voglio perdere peso? Voglio mettere su un po’ di muscoli? Voglio scolpire il mio corpo? Oppure voglio tonificarmi? Datti un obiettivo preciso.

  • Qual è il prossimo passo, dopo che ho capito cosa voglio?

Il prossimo passo è agire. Smetti di rimandare e fallo (per maggiori informazioni vedere punto precedente). La parte più difficile è sempre all’inizio. Quindi togliti subito di mezzo lo scoglio più grande e inizia. Iscriviti in palestra e fai subito la tua prima sessione di fitness.

  • Stabilisci una tabella di marcia e ricordati le date.

Una volta iniziato, non dovrai far altro che aggiungere al tuo operato la costanza. Se non sei costante prima o poi abbandonerai e ti sentirai nuovamente demotivato. Inizia a piccoli passi, magari vai in palestra 2 volte a settimana. Scegli i 2 giorni che ti sono più congeniali, fai lo stesso per l’orario e non “sgarrare” mai.

All’inizio non sarà semplice, te lo dice uno che ha combattuto e combatte tutt’ora con l’incostanza, ma se sarai in grado di battere la tua pigrizia, poi scoprirai tutti i benefici che riceverai in cambio. Sarai più sicuro di te e ti sentirai in pace con te stesso.

Ovviamente questo principio lo puoi applicare in ogni contesto, ho parlato di  palestra perché in vita mia credo di essermi iscritto più o meno a tutte le palestre della città, quindi ti ho riportato l’esempio più lampante della mia incostanza. Ora sono iscritto in palestra da un anno e le uniche sessioni che ho saltato le ho saltate perché ero influenzato o perché ero in in vacanza.

Se vuoi approfondire questo argomento ti consiglio di scaricare subito il mio report gratuito “Non Ho Tempo: 5 modi per eliminare questa frase dal tuo dizionario per sempre”.

Inizia partendo da te

Esistono tante tecniche per la gestione del tempo, ad esempio su MindCheats ho trovato molto utile ed interessante un articolo dove l’autore spiega come valutare il proprio tempo ed essere più produttivi.

Il punto di vitale importanza, risiede nel concetto che il tempo è uguale per tutti, non esistono giornate da 23 o da 25 ore. Tutto risiede nella nostra capacità di usare meglio o peggio degli altri quei 1440 minuti che compongono ogni nostra giornata.

Inizia ad eliminare le cattive abitudini semplicemente sostituendole con le buone.

Se capirai che il tempo che hai a disposizione dipende da te e soltanto da te stesso, ti si apriranno porte che nemmeno immaginavi.

In bocca al lupo!

Nicolas Baccani

Nicolas Baccani

Sono Nicolas Baccani, negli ultimi anni dopo mille difficoltà lavorative e personali sono riuscito a risolvere molti miei problemi grazie ad un profondo lavoro su me stesso. Ho sperimentato molte tecniche e ho capito che ognuno di noi ha dentro di sé la soluzione a gran parte dei problemi quotidiani. Ho deciso quindi di condividerle con tutte le persone che come me, non hanno paura di rimettersi in gioco, sperando che possano essere di aiuto come lo sono state per me.

3 commenti

  1. Direi Nicolas che hai centrato alcuni dei problemi fondamentali della gestione del tempo.
    Personalmente credo che la Procrastinazione sia il #1, a stretto contatto con la mancanza di strategia.
    Solo che, anche ci ha sviluppato una buona strategia rischia di procrastinare l’azione 😉

    Quando sono in crisi o mi sento sopraffatto parto sempre da me stesso e faccio un’analisi simile a quella che suggerisci tu con dei miei template ad-hoc.
    Questo mi permette di capire soprattutto come lo sto buttando o impiegando male.

    Poi passo alla fase 2, quella in cui do un peso alle attività che mi aspettano e, in funzione di alcuni parametri (durata stimata inclusa) individuo i “sassi grossi” su cui puntare nei mesi a venire.

    E tutto prende un’altra luce…

    Non consiglio tuttavia di partire dalla procrastinazione perché senza una strategia di fondo si rischierebbe solo di arrivare più rapidamente ma nel posto sbagliato 🙂

    Io faccio così: Isolamento -> Visione -> Strategia -> Spazzatura -> Strumenti -> Stamina (Energia) -> Speriment(Azione)
    e seguendo questo schema vedo che tutto scorre molto più fluido e senza stress.

    La procrastinazione comunque è una fenice. Risorge tutte le volte che siamo più stanchi o sfiduciati.
    Bisogna imparare a conviverci e capire come superarla.

    1. Ciao Davide,
      grazie per il tuo prezioso commento.
      Mi trovi assolutamente d’accordo sull’importanza di avere una strategia chiara, io nell’articolo parlo dell’importanza di avere una meta. D’altronde a volte è vero anche che procrastiniamo molti nostri progetti non tanto perché non abbiamo chiara la strategia ma perché abbiamo paura ad iniziarla e aggiungo… facciamo forse troppo affidamento sulla nostra forza di volontà 🙂

      1. Concordo con te Nicolas. È necessario passare all’azione subito per non cedere all’effetto “buoni propositi di inizio anno”… buoni propositi che restano tali! Sprechiamo troppo tempo ed energie ad immaginare quello che vorremmo fare o ottenere dimenticando quasi che bisogna agire per ottenere risultati. Certo subito dopo è necessario avere un piano dettagliato ma ritengo di fondamentale importanza iniziare.