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FriendFeed porta i commenti sul tuo blog. ma ti serve veramente?

flickr.com/photos/deapeajay/2597109669

Leggevo qualche giorno fa il post di Wolly “FriendFeed sostituisce i commenti” che sostanzialmente annunciava il superamento in termini puramente numerici dei commenti provenienti da FriendFeed ai propri articoli rispetto a quelli “standard”.

Per i pochi che negli ultimi tempi hanno vissuto al Polo Nord aiutando Babbo Natale con le ultime faccende, diciamo solo FriendFeed si occupa di aggregare la vostra attività online, visualizzando in un’enorme “timeline” tutti i contenuti che abitualmente pubblicate sui network più famosi.

Ogni contenuto aggregato può venire commentato non solo dagli amici del nostro FriendFeed network, ma anche dagli “amici di amici”, espandendo la discussione a livelli potenzialmente vastissimi.

Era quindi solo questione di tempo che qualcuno studiasse un modo di reintegrare tutti i commenti sparsi in giro per FriendFeed sulle pagine del blog a cui essi fanno riferimento.

E’ un nuovo modo di comunicare o una feature utile solo a pochi?

Importare i commenti di FriendFeed sulle vostre pagine

Checché se ne dica, attualmente due sono le soluzioni che posso consigliarvi se decidete di seguire questa strada. Una famosa e completa, l’altra semisconosciuta e minimale 😀 .

  • IntenseDebate
    La soluzione che probabilmente sarete portati a scegliere passa per IntenseDebate, plugin estremamente completo già visto su queste pagine, in grado di amplificare la vostra gestione commenti e (tra le molte altre cose) anche in grado di recuperare i commenti da FriendFeed. Per info dettagliate su questa feature in particolare vi rimando al post sul blog ufficiale.
  • FriendFeed Comments
    Soluzione alternativa e sicuramente più minimale, FriendFeed Comments svolge il suo compito senza appesantire il codice e senza portarsi dietro feature complementari di cui forse non avrete bisogno. E’ una soluzione in grado di adattarsi ad una grande quantità di temi senza richiedere tutta la “pesantezza” di una gestione a 360° come IntenseDebate.

Queste le soluzioni. Ma vorrete veramente farlo?

Tutti i commenti sono stati creati uguali

Beh, quasi.

Diciamo che i commenti sono fortemente condizionati dal network all’interno del quale prosperano. E’ il motivo per cui su FaceBook i commenti agli status sono solitamente boiate e quelli sui blog tendono ad essere un minimo più controllati e ricchi di contenuti.

La tendenza generale sembra comunque essere una sola: far convergere tutte le informazioni relative ad un contenuto in un unico punto, possibilmente le proprie pagine. La base del ragionamento non è poi sbagliata. E’ come se qualcuno vi dicesse:

“Voi scrivete contenuti di qualità e lasciate che la gente li commenti in ogni network sui quali questi riescono ad arrivare. Ad accentrarli e a impilarli ordinatamente ci pensiamo noi”

Credo che però il reale apporto alla discussione di tali commenti sia tutto da valutare. Vediamo perché.

Le pagine di un blog sono vere e proprie fonti di informazione alle quali un lettore può accedere e lasciare un commento con la propria opinione a riguardo. Opinione che spesso copre l’intera scala critica, e che rappresenta se ben scritta un valore aggiunto importante tanto quanto il post stesso.

Non è raro infatti che da buoni commenti nascano (altri) buoni post, in un circolo senza fine. Vi sarà capitato abbastanza spesso, e dà una gran soddisfazione.

Comment – Like – Hide – More

FriendFeed, e qui sta la differenza, invece basa la sua “economia interna” su discussioni molto più frammentate tra di loro, caratteristica dovuta proprio all’enorme quantità di dati aggregati ed una (attuale) limitazione interfaccia. E’ difficile commentare con più di qualche riga, è lento se non impossibile inserire un link.

Tutto ciò è sbagliato? Rende FriendFeed inutile? Assolutamente no. Io stesso ne sono un assiduo frequentatore e riconosco le sue qualità di “promotore” di nuovi contatti; ne apprezzo la rapidità con cui è possibile valutare informazioni su più fronti in contemporanea senza perdersi in chiacchiere.

Quello che però credo anche è che trascinare i commenti di FriendFeed fuori dal loro ecosistema rischi rapidamente di snaturarne il valore. Ciò che è fatto per essere letto velocemente (e commentato con altrettanta velocità) forse non dovrebbe essere mischiato a cuor leggero con ciò che crediamo dovrebbe valorizzare le nostre pagine.

Quantità e qualità

Quali sono le due facce della medaglia?

  • Il blogger famoso
    Il blogger che già attualmente vanta un’audience molto vasta potrebbe non avere realmente bisogno di appoggiarsi a FriendFeed per valorizzare le proprie pagine. Anzi, potrebbe essere facilmente un’arma a doppio taglio. Quanto vale la quantità dei commenti che volete mostrare in rapporto alla qualità di cosa poi effettivamente un utente si trova a leggere? State importando qualcosa di reale valore o è “solo numero?”.
  • Il blogger meno famoso
    Il blogger con molti meno utenti all’ascolto potrebbe invece pensare di utilizzare FriendFeed per cominciare a far fioccare i commenti sulle sue ancora poco visitate pagine. Too bad che FriendFeed si riveli particolarmente avaro di commenti a chi non rientra in un certo network di utenti sempre attivi. E rieccoci di nuovo con le vostre pagine a languire mentre i big macinano centinaia di risposte ad ogni update.

Dovreste gettarvi nella mischia? Non dovreste? Non è purtroppo una di quelle risposte che si possono dare una volta e rendere valide per tutti. In ogni caso quello che mi sento di consigliarvi è di non delegare a FriendFeed il compito di rendere popolari e frequentate le nostre pagine.

In primo luogo perché commenti di questo genere non sono necessariamente il tipo di commenti di chi le nostre pagine le ha effettivamente frequentate (anzi non è nemmeno richiesta la visita alla pagina in questione per poter commentare), un po’ perché almeno allo stato attuale non possono competere con un vecchio e caro commento scritto con cognizione di causa alla fine di una lettura di un buon post.

FriendFeed è emozionale, spontaneo, diretto. E’ un in un certo modo complementare a Twitter per dinamiche e relazioni. Ridurlo ad un mero modo di amplificare il numerino di fianco ai commenti rischia di snaturarlo. Si può fare di meglio per sfruttarlo appieno.

Forse, alla fine fine, non butterei tutto nel grande calderone dei commenti. Forse opterei per uno spazio dedicato in cui, subordinati alla struttura del blog, possano coesistere tutti i contributi off-site.

Forse, ma questa è la mia ipotesi.
Voi cosa fareste?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

14 commenti

  1. Bell’articolo Francesco, ti cerco su FF per aggiungerti 😉

    Alcuni giorni fa si parlava della stessa faccenda sull’aggregatore di cui sopra; ne è venuto fuori che i blog dovrebbero avere un sistema più rapido per immettere commenti e/o implementare i like come in FF. Allo stesso modo, si parlava della necessità/importanza che i commenti siano presenti laddove si parla di quell’argomento, ovvero nel post stesso; sia per un riscontro/apprezzamento al blogger, sia, come dici tu, perché possono essere generatori di nuove discussioni e articoli.

    Ti quoto per “Too bad che FriendFeed si riveli particolarmente avaro di commenti a chi non rientra in un certo network di utenti sempre attivi”. Nel web, almeno in certi scatoloni del web, è più facile fare conoscenza: molto più facile che nella realtà. Ciò non significa fare amicizia, tantomeno farla velocemente; anzi, ritengo sia più difficile entrare in una cerchia che sia ben salda, poiché anche nel web si creano dei gruppi (è naturale dell’uomo crearne) e, non trovandosi vis a vis, ignorare una persona risulta molto più semplice.
    Oserei dire (e oso molto) che nel web si è molto più naturali e sinceri che nella realtà.

    Ops, sono andato un po’ OT 😉

    Buona giornata

    PS: è che ff, dà la possibilità di commentare i link, senza nemmeno leggere ciò che c’è scritto “dietro” (sai anche tu che capita). Io preferisco lasciare i commenti coerenti con il tema, nel blog; su ff seguo e commento i thread e/o le cazzate per stare in compagnia.

  2. Sì bell’articolo davvero.
    Non avevo ancora capito FF e invece credo che adesso cercherò di aggiungerlo alle attività mattutine per aiutare il mio blog a crescere.
    Però nn credo che utilizzerò mai un teletrasporto dei commenti da FF al blog, per un semplice motivo: nessun “commentatore” classico potrebbe interagire con un commento in arrivo da IntenseDebate; e se lofa… beh, parlerebbe al muro.
    Ciò renderebbe l’incremento del numerino a fianco dei commenti, una crescita assolutamente inutile.

    Se l’intento di un blog è creare informazione, critica e discussione dal post al commento e viceversa, mi par del tutto scontato rinunciare.
    O mi sbaglio?

  3. avrei voluto scrivere qualcosa su FriendFeed in questi giorni, ma il poco tempo non mi ha permesso di approfondire la questione. Ottimo articolo, davvero esauriente.

  4. @VocalizzoRotante: Si, in effetti uno dei problemi è anche questo: puoi anche importare i commenti sul tuo blog da FriendFeed, ma essendo la sincronizzazione a senso unico varrebbe poco rispondere con un commento “classico”.

    @maximilian Hunt: Ti ringrazio! 😀

  5. Verrebbe da pensare… i commenti sono miei e me li tengo io…

    In effetti anche altri network come OkNotizie portano un sacco di commenti sulle “loro” pagine, e sinceramente non lo trovo molto soddisfacente… direi più una dispersione della qualità del contenuto dell’autore. Infatti preferisco commenatare sul sito fonte originale, per essere sicuro di premiare il lavoro dell’autore in primis, e successivamente ricevere una risposta, dal diretto interessato.

    Cmq è sempre un piacere vedere apprezzato il proprio lavoro, e riuscire a ricevere sia critiche costruttive che complimenti… bel post!

  6. @Carlo: mi sono sempre chiesto cosa possa fare più piacere ad un autore: se il commento quasi “forzato” da lasciare sul network sul quale vengo a conoscenza del suo articolo oppure uno direttamente sulle pagine del blog.

    Credo che il secondo, anche se richiede un attimo in più di tempo, sia sicuramente il più apprezzato. O no?

  7. Personalmente trovo che il secondo abbia un gusto esclusivamente personale ed assolutamente unico; il commento del network lo trovo molto più asettico nei confronti dell’autore e da prendere sempre con le pinze a causa del dubbio se lo si è scritto “forzatamente” come dici te oppure spontaneamente.

    In fin dei conti scriviamo per noi stessi o per i “nostri” lettori, con i quali condividiamo affinità, interessi, hobby ed altro ancora; in un network invece è presente la massima disomogeneità, e questo non aiuta a far crescere e sviluppare il nostro blog, ma solo il traffico incontrollato del network…

  8. Pingback: NBWeb.it
  9. io uso FFcomments e mi piace come si integra senza “confondere”.
    Io parto dal presupposto che ogni commento abbia un suo valore e disperderlo o comunque non renderlo disponibile a chi sta leggendo sia in ogni caso una perdita.
    Probabilmente la stragrande maggioranza di quelli che leggono sul mio blog, la finestra per leggere i commenti su FF nemmeno la aprono. Ma chi conosce FF e lo usa, sarà contento di trovarci il collegamento e saprà dargli il giusto valore, conoscendone le caratteristiche.
    E’ un po’ come moderare i commenti per paura che qualcuno scriva cose off topic.
    Io sono per la massima apertura possibile, per cui… ben venga anche FF sul blog.

  10. Io, forse a causa del poco tempo che ho a disposizione, cerco con tutta la buona volontà di approfondire i vari strumenti di “corredo” al blog, come FF o Twitter per fare qualche esempio.

    Purtroppo mi rendo conto sempre più che questi network vivono un po’ di vita propria (e forse è giusto che sia così) ed è forse un voler forzare la mano a tutti i costi utilizzarli per fare marketing del proprio blog.

    Insomma, il mio parere è che ogni cosa ha il suo scopo:

    Facebook lo uso per restare in contatto con i miei amici che vivono lontano.

    Friend Feed per scambiare veloci commenti con persone che conosco superificialmente.

    I Blog per scrivere le mie esperienze e trattare i temi che mi piacciono.

    Twitter? Non l’ho ancora capito 🙂

  11. Non saprei, non mi convince molto l’idea di avere tutti i commenti dei social mescolati negli articoli del blog. Mi dà la sensazione di “minestrone”.