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L’e-commerce nel 2015: accessibilità, mobile commerce e social commerce

Un guest post di Gloria Zaffanella

L'e-commerce nel 2015: accessibilità, mobile commerce e social commerce 1
©Ellagrin/Shutterstock.com

Dura la vita di chi si propone in rete attraverso il proprio e-commerce. CMS che evolvono, statistiche da tracciare e un livello di competizione sempre più alto dettato dai grandi colossi. Quali sono le tre caratteristiche da tenere d’occhio in questo 2015 ormai quasi al giro di boa? Ce ne parla Gloria. Buona lettura! 🙂

Sentiamo dire molto spesso che viviamo in un’era digitale. Questo è vero, perché la nostra vita quotidiana è decisamente condizionata dal mondo virtuale e dalle sue regole. Quanti di noi, ormai, si collegano ad internet per comunicare con amici, clienti o colleghi, leggere le mail, trovare informazioni o fare acquisti? A spanne, direi….praticamente quasi tutti, grandi e bambini, ognuno con i mezzi che ha a disposizione.

Il mondo del web è diventato quindi parte integrante della nostra realtà concreta e ci ha portati a modificare le nostre abitudini, ad esempio quelle legate al tempo. Internet, infatti, è veloce, può dare informazioni rapidamente e mettere in connessione due punti lontani in pochi istanti. Ecco che anche noi, come utenti, desideriamo avere tutto immediatamente, quasi non fossimo più capaci di aspettare.

Sicuramente la pazienza non è una delle virtù dell’utente 2.0 e questo, ormai, è stato capito: ad esempio, i servizi come la vendita al dettaglio cercano di garantire la consegna della merce nel tempo più rapido possibile oppure nascono continuamente nuove app che consentono di accedere a determinati servizi sempre più velocemente (quasi in tempo reale), come la prenotazione di un tavolo al ristorante o di un biglietto del treno.

L’esigenza di risultati immediati è dunque incalzante nel mondo digitale ed è per questo che bisogna tenerne conto, se lavoriamo sul web, come nel caso di un e-commerce.

Per renderci competitivi, dobbiamo fare in modo che il negozio online risponda alle esigenze dei clienti e sia facilmente accessibile. Con questo termine vogliamo indicare la semplicità con cui un qualsiasi navigatore può usufruire del nostro sito. A volte sembra qualcosa di banale, persino scontato, ma in realtà è un aspetto fondamentale, perché è una condizione necessaria (ma non sufficiente), affinché il portale sia efficace e produca valore e risultati per il proprietario o l’azienda in questione.

In che modo si può rendere un sito e-commerce accessibile?

Innanzitutto dev’essere adatto ad essere consultato da qualsiasi dispositivo in grado di connettersi ad internet, quali un pc, uno smartphone oppure un tablet. Il sito deve quindi essere mobile responsive, caricarsi velocemente e in modo chiaro su qualsiasi mezzo venga visitato.

Non essere adatti a smartphone o tablet significa tagliarsi fuori da una fetta di mercato in crescita, che si serve appunto di dispositivi mobili per accedere a internet e fare acquisti. Dato che tra gli obiettivi basilari di un negozio online vi è la conversione degli utenti in clienti, è necessario essere raggiungibili con tutti i mezzi tecnologici utilizzati al momento.

Se prendiamo in esame solo l’Italia, secondo una recente ricerca di wearesocial.sg nel nostro paese ben il 41% degli abitanti possiede uno smartphone, dei quali l’84% lo utilizza per cercare prodotti e servizi specifici.

Per essere mobile responsive, dobbiamo sfruttare il Responsive Web Design (indicato anche con la sigla RWD), ovvero il mezzo che ci permette di rendere la nostra piattaforma e-commerce adattabile a qualsiasi tipo di dispositivo utilizzato. Tramite questa tecnologia la pagina web si adatta alle dimensioni del display che viene impiegato, si orienta automaticamente in verticale o in orizzontale in base alla posizione del dispositivo ed il layout interattivo viene riconfigurato in modo da essere impiegato su tutta l’area effettivamente utilizzabile del touch screen.

In sostanza, il responsive web design crea una pagina web in grado di adattare e ridimensionare testi, immagini, video o altri contenuti interattivi secondo le caratteristiche della periferica utilizzata per connettersi.

Accessibilità significa anche rapidità

La velocità di caricamento del sito, infatti, è importante sia per l’utente che per i motori di ricerca, che sono da tenere ben presenti, poiché sono uno dei mezzi con cui renderci visibili sul web. Google, il motore di ricerca per antonomasia, mette sempre a disposizione strumenti che ci permettono di analizzare e monitorare il nostro sito web.

Per misurarne la velocità, possiamo servirci di Page Speed Insights, un servizio gratuito decisamente utile. Questo misura una serie di parametri della pagina web e ne dà una valutazione numerica, per cui più alto è il numero, migliore è la nostra pagina web. Ad esempio, prende in considerazione le attività di caching, la presenza di codici JavaScript e CSS e le dimensioni dei dati di caricamento. Inoltre, il servizio di Page Speed Insights fornisce anche consigli e indicazioni utili su come e dove migliorare le prestazioni del sito web o della pagina che è stata analizzata. A questo proposito, è molto importante che la landing page sia rapida: essendo, per l’appunto, il punto di atterraggio dell’utente, deve rispondere con prontezza ai suoi desideri.

Per verificarne la funzionalità da questo punto di vista, basta andare sulla pagina del PageSpeedInsights e inserire la url che vogliamo analizzare. Il risultato è dato in punti (100); se i punteggi sono inferiori a 50 e su sfondo rosso, significa che dobbiamo migliorare la velocità della pagina.

Per rendere maggiormente veloci le pagine del nostro portale web, dobbiamo fare attenzione alla pesantezza delle immagini che carichiamo. Un sito deve essere munito di immagini, in quanto l’estetica è fondamentale per rendere accattivante ciò che proponiamo, vivacizzare e alleggerire la struttura del portale.

Ci sono diversi strumenti disponibili in rete che consentono di ridurre le dimensioni (quindi la pesantezza!) delle immagini, quali ad esempio Smush it di Yahoo, nel quale basta inserire la foto o i link della foto che vogliamo alleggerire ed istantaneamente avremo il nostro risultato. Un ulteriore strumento semplice da utilizzare può essere anche DinamicDrive, dove le immagini Gif, Png e Jpg possono essere agilmente compresse.

Naturalmente, dobbiamo anche salvare le immagini in formati che ci agevolano nel lavoro di alleggerimento, quale Jpg per le foto e Png per le immagini grafiche.

Social Commerce

Affinché il nostro e-commerce sia aggiornato e al passo coi tempi, dobbiamo tenere ben presente il social commerce. Con questo termine si fa riferimento all’impiego dei social network nell’ambito commerciale, quale, per l’appunto, quello dell’e-commerce. I canali social rappresentano un valido strumento per promuovere ciò che si vende e portare nuovi utenti verso il nostro negozio online.

Questo perché Facebook e simili sono frequentati quotidianamente da migliaia di navigatori e sono luoghi dove si diffondono notizie ed informazioni e, dunque, dove si prendono anche decisioni, come ad esempio cosa comprare e dove. Oltre a fungere da vetrina, il canale social deve diventare il luogo in cui i nostri prodotti e/o servizi vengono venduti direttamente a chi è online, aprendo così ulteriori porte al nostro negozio. I social diventano così sia un luogo di comunicazione, sia un luogo di scambio vero e proprio.

L’utilizzo dei social per vendere non significa che il canale in questione diventa la copia del negozio online; sui social si deve trovare il modo di creare il passaparola tra gli utenti, magari tramite la condivisione di coupon oppure offerte speciali.

Per essere social, il nostro e-commerce deve naturalmente presentare al proprio interno i pulsanti di social sharing, altrimenti le pagine saranno difficilmente raggiungibili. Se siamo su Facebook o Twitter, possiamo anche servirci di Facebook login o Twitter login, ovvero delle cosiddette funzionalità Opensocial che consentono di personalizzare il sito rispetto a ciò che utenti e contatti possono lasciare.

La prospettiva di un e-commerce nel 2015, dunque, è avere più canali di vendita: non solo disporre di un portale web, ma anche essere social e rendersi accessibili da ogni dispositivo in grado di accedere ad internet. La tendenza sarà molto probabilmente una multicanalità, se così la vogliamo definire, ed anche l’integrazione di mezzi del mondo virtuale con quello fisico gioverà alle vendite online. Questo permetterà di offrire una migliore experience all’utente, che potrà trovare la forma migliore e più consona a lui per acquistare.

Gloria Zaffanella

Gloria Zaffanella

Gloria Zaffanella è Public Relation Manager di Stampaprint S.r.l., azienda leader in Italia nel settore della stampa online. Dopo una carriera nel print marketing, Gloria ha studiato le dinamiche del search engine marketing per approfondire le molteplici opportunità di un loro utilizzo congiunto.

5 commenti

  1. Pienamente d’accordo, l’accessibilità di un contenuto web è una colonna portante per il raggiungimento degli obiettivi, esattamente come l’usabilità.

  2. Direi che Gloria Zaffanella ha centrato il punto: avere più canali di vendita.
    Sento spesso gente che si lamenta perchè l’ecommerce non vende, ma quando gli chiedi come stanno spingendo il proprio negozio online non sanno rispondere.
    Non fanno SEO, non fanno content marketing, non fanno SMM… E allora? Di che cosa stiamo parlando? È come aprire un negozio “fisico” semplicemente affittando i locali e riempiendoli di merce, senza fare la vetrina, l’insegna e tutto il resto!
    Bell’articolo! 🙂

    1. Sembra paradossale ma quando si riportano le “complesse” dinamiche della rete a qualcosa di molto più terra-terra, ai clienti si apre un mondo.

      Puoi tappezzare la città di cartelli e volantini, spingere il tuo ristorante in radio e Tv. Ma se il tuo cameriere è scortese, il locale è sporco e nessuno vuole avere a che fare con te, non venderai un euro. Perché dovrebbe essere diverso in rete?

  3. Consigli utili e chiari. Ritengo che siano delle ottime basi da cui partire per proporre in rete il proprio e-commerce. Inoltre, penso che per un e-commerce sia fondamentale, sin da subito, utilizzare degli efficaci strumenti di web marketing se intende far decollare velocemente il proprio business. Ad esempio, perchè non utilizzare il retargeting? Esso permette non solo di trasformare gli acquirenti potenziali in acquirenti reali, ma anche di migliorare le performance. Voglio condividere con voi quest’articolo: https://www.twenga-solutions.com/it/insights/retargeting-semplificato/

  4. Per riuscire a vendere con un e-commerce bisogna curare la vetrina, il negozio, la merce, il rapporto con cliente e fornitori, la cura nella scelta dei prodotti, nella redazioni di listini e cataloghi, la pubblicità, le promozioni, i servizi offerti e tanti altri aspetti, esattamente come si fa con un negozio fisico, cambia solo il canale di vendita. Non basta investire, alzare la saracinesca (aprire il sito web) aspettando i risultati, bisogna lavorarci giorno dopo giorno, considerandolo come un lavoro vero e proprio.