Di motivazione e ispirazione

Di motivazione e ispirazione
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Quella che segue è un cosa piuttosto nuova per questo blog. Riccardo mi ha proposto un paio di guest post e ho pensato potesse essere interessante proporvi il primo in forma …commentata. Ogni persona, dopotutto, ha la propria particolare visione di cosa sia motivazione e di come trovare la giusta ispirazione. 😉

In un contesto come quello della pubblicazione quotidiana o periodica di contenuti lo sforzo creativo è continuo e l’obiettivo di tutti noi Blogger o Web Designer è soprattutto rendere questa pratica più fluida possibile.

Eliminare la parola “sforzo” da questo lavoro è fondamentale ecco perché spesso quando leggiamo articoli per migliorare la nostra presenza sul web troviamo come primo requisito la passione. Motivazione e Ispirazione sono due pilastri del processo creativo e insieme alla Passione determinano la qualità della nostra produzione.

Sebbene appaiano nettamente distinti nel significato per esperienza posso dirvi che tendono a confondersi, peggio a perdersi, nel momento in cui si hanno obiettivi sbagliati o insicuri; soprattutto nel momento della ricerca, che come sapete sta alla base della nostra produzione.

ndFrancesco:
Il che è anche uno dei motivi per cui una fase di brainstorming iniziale (non importa se con sé stessi o con un team di altre cinque persone) è quanto di più importante sussista per la buona riuscita di un progetto. La prima fase creativa genera tutte quelle “scintille di ispirazione” che andranno rifinite con del sano olio di gomito nei mesi successivi. Cominciare a lavorare e basta, giusto per bruciare un po’ di tappe iniziale, rischia semplicemente di farti trovare qualche mese dopo con un blog che non senti tuo e che non è affatto cresciuto con te.

Un esempio lampante riguarda la pratica del GTD, di organizzare i nostri impegni per aumentare la produttività.

La ricerca del materiale di questo argomento può essere anzitutto un interesse personale, per questo ci muoviamo a testare nuovi strumenti in continuazione, ma cambiare continuamente to-do list o task manager produce esattamente l’effetto opposto a quello desiderato: disorganizzazione.

La nostra motivazione iniziale è stata corrotta dalla pura curiosità in quello che stavamo facendo, che non è un male assoluto, ma deve essere controllato.

Descrivendo questa situazione non voglio assolutamente consigliarvi di smettere di effettuare ricerche, che sono alla base del blogging in ogni sua forma; tuttavia è necessario mantenere chiaro il proprio obiettivo iniziale magari utilizzando strumenti come ReadItLater o Instapaper o meglio un’ordinata struttura di Bookmarking per tenere traccia dei nostri interessi, senza che essi interferiscano con la Movitazione e la produttività.

ndFrancesco:
Il processo di acquisizione di un nuovo strumento è un’altra fase delicata quando si tratta di agire poi in prima persona o di delegare qualcun altro al nostro posto. Un conto è imporsi di lavorare con uno strumento (per quanto più o meno limitato possa essere), un altro è invece frammentare la propria vena creativa tra strumenti che tutti ci dicono “essere indispensabili” ma che non abbiamo fatto nostri.

Personalmente in più anni di lavoro (dedicato in buona parte alla gestione delle ispirazioni e al tracciamento dei miei stessi risultati) ho capito che se stai usando più di un paio di tool per gestire il tutto allora stai “lavorando sui tool” più che “lavorando sui tuoi risultati”. Un buon to-do manager come The Hit List, ReadItLater e la suite Google Docs svolgono per me tutti i compiti davvero importanti.

La conseguenza inevitabile, controllando e incanalando la curiosità è tenere una riserva di Ispirazione, che deve essere un processo estraneo alla ricerca stessa per quando riguarda il lavoro in corso. È necessario quindi soffermarci su ciò che ci spinge ad arrivare alla meta prefissata e non diventare “un pittore che compra solo pennelli”, ma produrre spelendidi quadri.

Se la Motivazione è uno strumento statico che deve essere rinnovato e coltivato l’Ispirazione è un processo di Interiorizzazione che mira ad una rielaborazione dei contenuti che non deve interferire con l’esecuzione pratica delle nostre attività.

ndFrancesco:
Parlando di quadri, la vecchia sindrome da “quadro mai finito”. Abbiamo discusso parecchie volte proprio su queste pagine dei problemi che nascono quando un progetto diventa un proprio tormentone creativo e perde di vista l’obiettivo prefissato. Se la motivazione è ciò che alimenta la creatività (l’ispirazione), allora a questa ispirazione deve essere concesso di lavorare a pieno regime per un tempo determinato, e una volta raggiunto lo scopo, dirigersi verso altri obiettivi.

Concludendo voglio darvi alcuni spunti che valgono in entrambe le direzioni proposte oggi:

  • Leggi i contenuti stimolanti e selezionati
  • Studia chi produce tali contenuti
  • Elimina, analizzando, ciò che non ti interessa veramente ed uccide la motivazione
  • Controlla quello che può distrarti ed utilizzalo come strumento
  • Rinnova la tua Motivazione focalizzando gli obiettivi
  • Non sacrificare la qualità per la quantità
  • Partecipa per sentirti coinvolto con commenti e retweet
  • Diffondi agli altri ciò che per te ha valore.

ndFrancesco:
Questa lista mette moltissimi spunti sul tavolo. Se dovessi evidenziare un argomento per me chiave, punterei il dito vero “Controlla quello che può distrarti ed utilizzalo come strumento”. Non è tanto complicato capire quando si è stati distratti o portati lontano dai propri obiettivi. Il complicato è capire il fattore scatenante. Puntando l’attenzione sui processi che ci rallentano, ci distraggono, ci fanno consumare tempo in azioni ripetitive e ottimizzabili riusciamo effettivamente a migliorare la qualità della nostra vita.

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Riccardo Tommasini

Riccardo Tommasini

Riccardo scrive per e fa parte della redazione di Dynamick, un portale che tratta quotidianamente di SEO, marketing e design. Scrive di numerosi argomenti e non ha mai smesso di amare i blog come metodo di condivisione di esperienze.

7 commenti

  1. Francesco, Riccardo,

    complimenti per l’interessantissimo post, il modo in cui l’avete strutturato è poi molto stimolante e coinvolgente, nonché originale.

    Entrando nel merito del post ho particolarmente apprezzato gli spunti finali, specialmente il consiglio di diffondere agli altri ciò che per noi ha valore.

    Credo che sia un’ottima via per dare il giusto risultato e riconoscimento a persone che producono idee e materiale di qualità, motivare coloro che ci sono vicino e al contempo consolidare noi stessi e la nostra credibilità come punto di riferimento di un determinato settore.

    Un caro saluto e a presto
    Fabio

    1. Grazie mille Fabio 🙂 Era un esperimento che volevo proporvi da un po’ e che credo proprio si ripeterà a brevissimo.

      Parlare di motivazione non è facile: si rischia di apparire scontati o di tornare sui tre-quattro punti chiave fin troppo abusati in rete. Eppure un processo così apparentemente semplice, quello della gestione della propria motivazione e la “cura” da riporre in ciò che ci ispira, è quanto di più basilare esista per avere il giusto riconoscimento. E non solo in rete.

  2. Post davvero interessante. Per chi scrive spesso è davvero utile. Si vede che è stato scritto utilizzando i punti da te elencati. Perchè non diffonderlo?E’ in assoluto uno dei migliori che io abbia letto negli ultimi tempi. Suggerisco di eliminare gli nd, distraggono. Ma per quanto riguarda i ragionamenti sul come trovare nuovi spunti, come identificare cosa distrae ed utilizzarlo a proprio vantaggio, studiare studiare studiare per trovare l’ispirazione, beh tanto di cappello.
    La passione c’è, infatti il testo la fa trasparire. La qualità pure. Io personalmente sono contro la quantità, è molto facile che stanchi. Prova a proporre il pezzo da qualche parte, è davvero di valore. Scrivere è come la Poesia, richiede ispirazione, e l’ispirazione nasce da ciò che mettiamo nel cervello. 🙂
    Ciao
    Emmanuele

  3. Giusto. Facile cadere nella banalità ma tu,ripeto, non lo hai fatto. Ancora complimenti

  4. Bell’articolo. La comunicazione è alla base di tutto. La capacità di esprimerla bene, con le giuste metodologie, strumenti e linguaggio è sicuramente merce rara. Ed è difficile, inoltre, farla nelle giuste tempistiche e sapendo discernere le giuste utenze, il giusto target, a cui rivolgersi. Sia che si scriva o si comunichi semplicemente per farlo, sia che lo si faccia per lavoro, che si necessiti di Comunicazione o che la si effettui. Argomento complesso ben trattato.
    Jasmeen

  5. Finalemente una connessione adatta per commentare.
    Mi scuso infinitamente per il ritardo, intando grazie per l’apprezzamento e grazie a Francesco per l’opportunità.

    Fabio, i complimenti sono da rivolgere soprattutto a Francesco, l’idea di costruire un botta e risposta mi è piaciuta subito, fa parte dell’idea di condivisione che promuovevo nell’articolo. Dal confronto delle nostre idee sull’argomento non possono che nascerne di nuove!

    Emanulele, sono perfettamente in sintonia ma toglierei un come, scrivere è poesia e io nel mio piccolo provo a fare anche quella. Tante non amo il web come scrittura tecnica, anche se serve, la qualità deve trasparire comunque e un testo non deve mai diventare freddo e per farlo bisogna arricchirsi prima di grande ispirazione, di conoscenza creativa!

  6. Giusto. Scrivere è poesia…Avete provato a proporre il pezzo da qualche parte?
    Ema