Curva di adozione

La base del passaparola online

curva di adozione e promozione di un blog
wikipedia.org/wiki/Diffusion_of_innovations

Quand’è stata l’ultima volta che hai consigliato un prodotto o servizio a un tuo amico?

Nel 1962 Everett Rogers teorizza un modello di diffusione delle innovazioni. Un modello che ancora oggi si applica per idee, prodotti, servizi. A dire il vero, per qualunque cosa valga la pena diffondere.

Ha la forma di una campana, e lo trovi raffigurato poco sopra. La linea blu è la curva di adozione, la linea gialla la saturazione del mercato. Più alta la curva, più grande il volume di utenti raggiunti.

Come si applica ciò ai blog?
Ci stiamo arrivando. 🙂

Campane

La curva è divisa in cinque fasce: Innovatori, Early Adopters, Maggioranza Iniziale e Tardiva, Ritardatari. In sostanza, un prodotto inizia il suo cammino a sinistra della curva, iniziando a coinvolgere i primi Innovatori e utilizzatori iniziali.

Successivamente l’idea passa alla Prima Maggioranza. Il prodotto non è più di nicchia e comincia a generare succosi profitti, che il brand può reinvestire in nuove attività o ulteriori sfumature del prodotto.

Superata la prima maggioranza arriva la Maggioranza Tardiva. Molte, moltissime altre persone che si sono semplicemente accorte della rivoluzione in corso e vogliono farne parte finché le danze sono ancora aperte.

Ultimi ad arrivare sono (com’è lecito aspettarsi) i ritardatari: persone a cui del prodotto in primo luogo non è mai importato un tubo, ma che si trovano per necessità a doverlo adottare. Chi compra un lettore DVD o Blu-Ray mentre il mercato veleggia verso il digital delivery, per esempio.

Un altro nome di quelli tosti, Geoffrey Moore, agli inizi degli anni ’90 ha rivisto questa teoria aggiungendoci dei Chasm (baratri) a simboleggiare il maggiore o minore sforzo del prodotto nel passare da un segmento all’altro della campagna. Per capirci, molti brand oggi scompaiono senza neppure aver goduto delle luci della ribalta perché inghiottiti dal notevole baratro che c’è tra gli Early Adopters e la Prima Maggioranza.

Ci finiscono qui dentro un numero enorme di startup e social network.
Tutto questo, volutamente, semplificando. 🙂

Dicevamo: come si adatta tutto ciò a un blog?

Hai presente quando si dice: “Non creare un blog per tutti”? Credo che spesso non si riesca ad essere incisivi quanto serve, ma nel dire ciò ci si riferisce proprio a queste dinamiche.

Ciò di cui ogni blog ha bisogno è di lettori. I lettori giusti. Se ciò che stai cercando di fare è creare un blog che venga letto per la sua unicità, che venga raccolto almeno da una nicchia iniziale in modo da permetterti di raffinare stile e messaggi mentre fa parlare di sé, allora…

Non puntare alla maggioranza!

Non ci serve davvero un altro blog di tecnologia, di viaggi o di cucina. Eppure continuano a spuntare. Invisibili nel loro essere troppo generici. Incapaci di essere memorabili per i modesti sforzi di chi li scrive.

Non ci serve un altro blog che raccolga le briciole lasciate da colossi che hanno già conquistato la loro Maggioranza Iniziale o Tardiva e che stanno guardando a come spremere a dovere i ritardatari con proposte e servizi a loro dedicati.

Le persone comprese nella maggioranza Iniziale o Tardiva non sono il tuo target.
Non ora, perlomeno, perché queste persone:

  • Non hanno tempo
  • Non hanno reali necessità da risolvere
  • Hanno già i loro leader di riferimento

Adottano un nuovo servizio solo sulla base del passaparola, o del consiglio di un Early Adopter fidato.
O perché una sufficiente massa critica ha già iniziato a usare (leggere) il prodotto (blog) di turno. Insomma, non puoi paracadutarti direttamente su questa nicchia. Non ti ascolterebbero e non gli serviresti a niente.

Punta agli innovatori

Punta a coloro a cui interessa davvero il succo.
C’è un vantaggio in questo.

Agli Early Adopters:

  • Interessa relativamente poco la grafica fine a sé stesa
  • Interessa relativamente poco la tecnologia alla base del tuo prodotto
  • Interessa molto provare qualcosa di nuovo, di diverso, di straordinario
  • Interessa moltissimo poter diventare veicoli di diffusione di idee e prodotti nuovi

Il vantaggio è che puoi concentrarti sui contenuti.

Rendendoli diversi. Veicolabili. Straordinari. Curandoti quel che basta di grafica e plugin e tool e sidebar. Senza dover dipendere da questioni tecniche che per il tuo target non fanno poi così tanto la differenza.

Punta alla nicchia! Dopotutto, quante volte hai iniziato a leggere un blog diverso, nuovo, eccezionale, trascurando volutamente tutti i difetti di forma, grafica e servizi? 😉

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

3 commenti

  1. Ciao Francesco, due domande:
    1) Quali metodi consigli di utilizzare per identificare gli innovatori ai quali offrire il nostro prodotto
    2) Ritieni che i contenuti di un blog ed il blog stesso, possano essere trattati come un prodotto e rispettare la stessa curva? Cioè, si dovrebbe prima passare dagli opinion leader, consci che non avrà un effetto economico, e poi lasciare che siano gli opinion leader a portarci al pubblico per averne un guadagno?

    1. Ciao Pecoramannara 😉
      per il secondo punto, assolutamente sì.

      Per il primo, imparare ad ascoltare efficacemente sui social media -principalmente Twitter- è un punto di partenza: ogni situazione fa storia a sè. Hai una nicchia in mente?

  2. La mia domanda non era relativa ad una nicchia in particolare, ma in generale al metodo per identificare un opinion leader, perché, in certe nicchie é evidente, nella SEO ad esempio non é difficile capire quali sono i blog trainanti, ma sopratutto nelle “micronicchie” ed in generale nelle nicchie meno comuni, avere tanti tweet o tanti mi piace, non significa effettivamente avere il target giusto. Ad esempio, come identificare un sito leader nel social marketing. Anche non fosse primo in google, e sopratutto, non é detto che la pagina con cui si presenta abbia milioni di like, perché magari ha pagine di gossip o altro che li hanno, ma essendo un collettore tra il social marketing ed i professionisti potrebbe avere 5000 bravi professionisti che lo seguono senza avere una pagina da 40.000. Non so se riesco a spiegarmi. Riformulo la domanda, quali fattori attivano la tua attenzione per identificare un innovatore, cosa cerchi negli innovatori e negli opinion leader per definirli tali? Visite, like? Share? Altro?