I commenti sono sopravvalutati (forse)

Sono (o sono mai stati) una metrica efficace per tutti?

Non lo dico io ma …cosa penseresti nel leggere un articolo intitolato “Do You Really Need Comments on Your Blog?

Dopo tutto ciò che si scrive (e abbiamo scritto) in rete riguardo l’immenso valore dei commenti come strumento per farsi conoscere, per stabilire relazioni solide con i propri lettori, per trovare spunti per nuovi articoli e tanti quanti altri aspetti positivi, ecco che qualcuno alza la mano e dice: “ok, va bene ma a conti fatti, a livello lavorativo intendo, qual è il loro valore?”

Non si tratta questa volta di aspetti “personali” o di valorizzare i contenuti con una buona discussione. Si guarda, neanche troppo velatamente, ai ROI. Ai ritorni d’investimento.

Un passaggio da sottolineare:

I feel that if I REALLY worked at it, I could probably get 25 comments per post on average. However, of those 25 comments, my potential for business would be $0. Yes, ZERO. ZIP. ZILCH. NOTHING. NADA. It’s possible that I’d get referrals that would lead to business but I have no confidence that I’d get any direct work from it. Why? Because the people who hire me don’t typically comment on marketing blogs.

Ovvero:

“Se davvero decidessi di impegnarmi, potrei ottenere mediamente 25 commenti per post. Il fatto è che, da questi 25 commenti, il mio potenziale di business rasenterebbe lo zero. È possibile che da questi commenti si ottenga del passaparola che possa portare a diversi tipi di business, ma credo che non otterrò del lavoro diretto da nessuno di essi. Perché? Perché le persone che solitamente mi assumono non commentano sui blog di marketing.”

Ciò significa che i commenti devono sparire dai blog?
Secondo me, niente affatto.

Ma un conto sono tutte le logiche “interne” a un blog, dove una community viva e reattiva è sicuramente più efficace di un blog desolato dove nessuno ha interesse a lasciare un feedback. Un altro è invece decidere di dare un valore portante ai commenti su blog che si propongono come vetrina (hum, che brutta parola) per raccontare al mondo la propria professionalità.

E allora si potrebbe scoprire che lo scopo ultimo dei commenti sui blog professionali, conoscere la propria audience per stabilire uno stretto legame (certo anche in vista di possibilità di business e partnership) non passi necessariamente dai commenti.

Stavolta, forse, non è la solita vecchia storia del calzolaio che va in giro con le scarpe rotte. Forse è che, se tutti gli altri aspetti legati alla comunicazione -buoni contenuti, una lista, un infoprodotto di qualità da spingere e diversi canali di conversione assodati- sono alla fine stati soddisfatti, i commenti non rappresentano affatto una metrica con cui valutare il successo.

Anzi, investirli di un peso così grande, visto il loro essere così sfuggenti, potrebbe persino essere controproducente.

Troppo azzardato? 😉

immagine: ioannis kounadeas – Fotolia.com

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. Scusa Francesco ma ho dovuto riproporre un pezzetto di questo tuo articolo sul mio blog (http://seosempmi.it/).
    Mi lamento da un po’ di non aver commenti e, al contrario, di aver ottime visite. Saranno pigri i miei utenti? Farò schifo io? 🙂 Buh. Chissà che qualcuno commenti ahah!

    1. Figurati Andrea, anzi 😉

      È che spesso alcune teorie, come si dice in inglese “rainbows & unicorns” non trovano applicazione reale quando parliamo di ritorno d’investimento. Alcune cose andrebbero guardate con occhi distaccati.

  2. Io credo che i commenti ricoprano un’importanza fondamentale, ma non per il proprietario del blog, bensì per tutti coloro che visitano quel blog, incluso l’autore ovviamente.
    Guardare la cosa solo dal punto di vista economico è sbagliatissimo secondo me.
    Io quando vedo 1 commento a qualche mio articolo, indipendentemente dal fatto che sia positivo o negativo e da chi l’abbia lasciato, sono sempre felice e mi sento anche spronato a perseguire nel mio intento.
    Inoltre ritengo che tutti abbiamo qualcosa da imparare dagli altri, e il commento ad un articolo è uno straordinario modo per INSEGNARE ED IMPARARE nello stesso istante.
    Credo che queste due parole da sole esprimano il senso di ciò che voglio dire; concordi Francesco?

    1. Già, i commenti sono personalmente lo sprone più forte per continuare non solo a bloggare ma anche a perseguire tutte quelle attività che ronzano più o meno vicine al proprio blog.

      Tempo fa parlavo di “gentle marketing”, il dare per primi per avviare uno scambio positivo. Credo che i commenti siano gentle marketing allo stato puro.

  3. Ciao Francesco, io mi trovo nella posizione che mi piace molto leggere i commenti degli altri, ma quasi mai commento un post più che altro per timore di scrivere “stupidaggini”. Concordo anche con quanto scritto da Umberto, leggendo dai post degli altri si imparano moltissime cose.

    Saluti a tutti.

    Marco.

    1. Questo é un aspetto che non andrebbe sottovalutato da chi blogga; il pensare da parte del lettore: “non commento per non scrivere stupidaggini”.

      Credo che stia in chi gestisce il blog il compito di sforzarsi, anche nell’articolo stesso, per rendere il processo di commento il più morbido possibile. Ogni commento é prezioso, persino il più controverso.

  4. Giusto Francesco, è nostro il compito di rendere il processo di commento più morbido possibile.
    Marco non sentirti obbligato a commentare ma non sentirti neanche bloccato nel farlo; se vuoi scrivere qualcosa di tuo, anche “stupidaggini”, fallo e basta.
    Non stare a pensarci troppo, metti le dita sulla tastiera e lascia andare la fantasia.
    Ti posso assicurare che il risultato sarà il più delle volte sorprendente sia per te sia per altre persone che leggeranno il tuo commento.
    E se proprio avrai un blocco mentale prova a chiederti: “che cosa mi può succedere di negativo se adesso lascio un commento?”
    La risposta è quasi sempre “niente”, a meno che tu non decida di insultare chiunque – compreso l’autore dell’articolo – o di prendere posizione in maniera drastica e fastidiosa.
    Sii semplice e trasmetti qualcosa di tuo, ne resterai soddisfatto.

  5. Beh, però i commenti non generano “iterazione” fra chi scrive e chi legge? Non è meglio se un blog è molto commentato?

    Te lo chiedo perchè ho aperto e gestisco da poco un blog sul business ( http://www.butbit.com ) ed ancora non ho molti visitatori e i commenti scarseggiano.

    E dunque credo chje siano importanti, anche per avere un riscontro dal lettore se ciò che uno scrive può o meno essere interessante. Non credi?

    Passi a farmi una visita sul mio blog? 🙂

  6. Fino ad oggi sul mio blog sono riuscito ad ottenere pochissimi commenti, nonostante i miei post siano abbastanza stimolanti (non tutti) e contengono domande aperte rivolte ai lettori. Ho mediamente 100 visite al giorno ma pochi utenti si degnano di lascaire traccia con un commento. Tuttavia questo non mi scoraggia perchè so che gli articoli che scrivo sono utili e ci metto il cuore quando li scrivo…
    Se gentilmente potresti dare un’occhiata al mio blog e darmi il tuo parere su qualche mio articolo mi faresti un grande favore. Confido nella tua professionalità e nei tuoi consigli Francesco. Complimenti per l’ottimo contenuto di questo blog!

    Aspetto tue comunicazioni…

    Luigi