Come (ma soprattutto perché) implementare un sideblog – 1° parte

Un piccolo passo in avanti per il tuo blog.

Un post in due parti circa l’utilità di proporre un sideblog sulle tue pagine. Canalizzare i contenuti è importante! Ecco un buon modo per farlo.

Quando ho deciso di iniziare a sviluppare il restyle di questo blog volevo che ad ogni costo facesse la sua comparsa anche un sideblog.

Già, un sideblog.

Uno di quei contenitori che presentano (come questo stesso blog) ulteriori contenuti che, si spera, possano tornare utili ai lettori di passaggio prima o dopo la lettura del contenuto “tradizionale”.

Per una serie di motivi (che tra poco ti andrò a raccontare), credo che disporre di uno spazio all’interno del tuo layout dove poter pubblicare del contenuto complementare alla pubblicazione standard rappresenti un grandissimo valore aggiunto per i lettori.

Le soluzioni tecniche certo non mancano: sia che si tratti di un semplice LOOP extra sul tuo tema in WordPress o di un qualche servizio di terze parti importato ad hoc, raramente costruire un sideblog richiede più di un’ora di lavoro.

Ma vedremo le soluzioni tecniche un po’ più in là, nella seconda parte dell’articolo. In questo momento la domanda è: “Ma davvero un semplice elenco di articoli può portare dei cambiamenti al traffico verso il mio blog?”

Del perché ti serve un sideblog

  • Dal feed RSS al blog. Un buon sideblog, focalizzato su un preciso range di argomenti e aggiornato di frequente può rappresentare una fortissima spinta per i lettori che ti seguono solamente via RSS a fare un salto anche sulle tue pagine. Una nuova call-to-action a livello inconscio (amplificata dal fatto che i contenuti non siano presenti nel feed stesso) che si somma al più classico “click da commento”.
  • Più aggiornamenti. Se prima la tua capacità di coprire gli argomenti più caldi era limitata dal tempo necessario a scrivere un lungo e dettagliato articolo, un sideblog ti permette di discutere con i tuoi lettori di qualsiasi cosa tu voglia, sempre e senza inutili vincoli auto-imposti di alcun tipo.
  • Più informale. Diciamo solo che un sideblog ti permette di esulare quanto basta dalla tua routine quotidiana per trovare uno spazio dove tornare a parlare ai tuoi lettori a ruota libera.
  • Più segnalazioni. Con un sideblog hai la possibilità di pubblicare brevi segnalazioni senza intaccare il tuo normale flusso di pubblicazione. Se spesso la capacità di un blogger di fornire contenuto utile era limitata da scelte di layout o di visibilità dei post in homepage, ora tutti questi problemi si sciolgono come neve al sole.

D’altro canto però, a seconda del metodo utilizzato per l’implementazione, un sideblog può comportare alcuni grattacapi: dall’effettiva capacità di descrivere il contenuto trattato (se questo è affidato ad un semplice widget o plugin) al tempo necessario alla stesura di veri mini-post (nel caso di soluzioni WordPress native).

Scelta da non trascurare, proprio in virtù del fatto che proporre dei contenuti a chi ti legge è sempre una questione delicata. Variare le proprie scelte in corsa nel migliore dei casi lascerà con l’amaro in bocca buona parte di chi si era oramai abituato ad una particolare soluzione. Nel peggiore invece riempirà il tuo database di materiale inutile che darà un’impressione -forse sbagliata, ma molto concreta- di disordine e caos.

La qualità paga

Una volta presa la mano con una pubblicazione più minimale (leggera, immediata) potrebbe essere difficile riuscire a mantenere costante la qualità degli articoli portanti, quelli cioè che i tuoi lettori stanno veramente apprezzando. Quando la tua attenzione si sposta principalmente sul sideblog cominciano ad accendersi i primi campanelli d’allarme. Ricorda che un sideblog è un complemento ad un blog, non l’ennesimo “nuovo blog”. In quest’ottica lavora al meglio.

Come tale, dovresti evitare di farti condizionare dalla sua presenza cominciando a pubblicare qualsiasi cosa sia anche solo lontanamente inerente alla tua nicchia per mostrare al mondo intero il suo volume di aggiornamento. Di contenitori generici per ottenere link generici ne abbiamo già fin troppi; punta piuttosto a fornire del contenuto estremamente focalizzato su un determinato argomento. Se ciò comporta l’aggiornare tre volte in un giorno il tuo sideblog e poi congelarlo per altri due, poco male.

Purché la qualità sia salva. E con essa, i tuoi nuovi lettori 🙂

Hai mai pensato ad una soluzione di questo tipo? E se la risposta è sì, quali metodi hai predisposto per fornire contenuto complementare ai tuoi articoli?

Nella seconda parte dell’articolo verranno analizzate alcune delle più efficaci soluzioni per proporre contenuti complementari ai tuoi articoli. Il consiglio è come sempre quello di sottoscrivere il feed RSS per ricevere gli aggiornamenti su questo e altri post futuri.

foto: kevindooley

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

17 commenti

  1. No, infatti! Per quanto mi riguarda, la scelta di non inserire i contenuti del sideblog all’interno del feed RSS è assolutamente voluta. 🙂

    Gli articoli qui a lato si susseguono in maniera molto più rapida (e se vogliamo frammentata) rispetto alla pubblicazione standard. Non avrebbe senso fare information overloading proprio nei confronti di chi già ha deciso di seguirmi in maniera così stretta.

    D’altronde non è neanche detto che sussista il problema.
    Se si importano sul blog contenuti di un servizio di terze parti (mi viene in mente Delicious, ma anche StumbleUpon) il feed RSS rimane intonso. Se si utilizzano loop modificati su WP (creando appunto dei mini post virtualmente indistinguibili da quelli standard) allora imho è opportuno agire in tal senso.

  2. Diciamo che tenere in evidenza le notizie importanti sulla side è un’ottima soluzione, io sto apprezzando particolarmente il lavoro di newsmastering nel riprodurre notizie filtrate da altri blog.

    Potremmo anche pensare di rivalutare, disegnandola con cura, la vecchia ticker bar in stile borsa… potrebbe dare un tocco di dinamicità.

    In fondo spesso è solo una questione di re-inventare le stesse cose adattandole al trend del momento.

    Ottimo post come sempre 🙂

    1. Il secondo metodo nel link che hai indicato: filtro la categoria tramite qualche riga di codice in functions.php 🙂

      Imho è la soluzione più veloce, non servono plugin esterni e soprattutto non richiede di mettere mano all’URL del feed o in FeedBurner.

  3. Incredibile, ieri ho pensato a come offire dei contenuti diversi sul mio blog e oggi leggo questo articolo 😉

    Aspetto la seconda parte per vedere le soluzioni da implementare.
    Grazie

  4. Francesco, il tuo sideblog è ottimo anche graficamente, il che non guasta proprio.

    ————————

    Newsmastering con Mysyndicaat.com

    ————————

    Nel mio caso, su blographik questo servizio di newsmastering,come direbbe ROBIN, l’ho implementato nella home page di blog, chiamandolo più semplicemente “news giornaliere” (è molto più spartano del tuo).

    All’inizio avevo scelto di inserire uno script in javascript per aggregare i contenuti tramite il mio delicious, ma avevo pensato, che dal lato SEO, forse non era il massimo.

    Quindi ho optato per l’inserimento di vero e proprio testo, che tanto piace a google e che rende il blog in continuo aggiornamento anche quando non scrivo articoli.

    Per poter inserire del testo, ho preferito non usare al momento la modifica di un loop in wordpress, ma ho scelto di usare Mysindacaat, un aggregatore evoluto.

    Ne parla approfonditamente Robin in un suo vecchio articolo.

    ————————

    Newsmastering con WordPress

    ————————

    da questo punto di vista, ci sono altri articoli interessanti che potrebbero farti comodo per continuare a pubblicare articoli in merito.

    http://www.informaticafriuli.com/informatica-friuli/newsmastering-con-wordpress-20080920.html

    Aspetto la seconda parte della serie 😉

    Buon blogging

  5. Sapete che ho riletto due volte l’articolo e non riesco a capire cosa intendete per sideblogging
    noto che nella tua sidebar vi sono:
    un banner per richiamare alla tua categoria toolbox
    Iscrizione alle news
    Categorie
    Messaggi da twitter
    navigazione che non è altro che un blogroll
    quicktip, 8 articoli credo presi dalla stessa categoria

    se mi spiegate meglio cosa intendete mi fareste felice.
    Scusa francesco ma è uno dei pochi post del tuo blog che proprio non riesco a comprendere

    1. Ciao Fulvio, questo perché quando è stato scritto questo articolo il blog presentava ancora il layout precedente (in parte simile ma meno “light” di quanto vedi). 🙂

      Quello che si presentava al lettore era una selezione di 4 post ultra-compatti (anche nella loro forma in singola pagina) presentati con anteprima e titolo. Li usavo principalmente per condividere letture e link che poi si sono spostati in pianta stabile sul mio speed blog.