Coca Cola e il segreto di una “happiness machine”

Breve cronistoria del come e del perché di un ottimo video virale

Giusto ieri oggi, se contiamo il fuso orario al momento in cui scrivo, Mashable ha pubblicato un’intervista ai componenti di Definition 6, ovvero coloro che hanno curato in toto il progetto “Happiness Machine” di Coca-Cola.

Il video, che trovi riportato poco più sotto, lo lascio volentieri a disposizione di chi non lo abbia ancora visto senza rovinare il gusto della sorpresa. Quello che soprattutto emerge dalla lunga e dettagliata intervista sono invece alcuni punti riguardo il “rendere virale un’idea” che oggi vorrei discutere con te.

Sai, la mia personalissima definizione di “idea virale” è pressappoco questa: tutti cercano di ottenerla, pochi ci riescono e quei pochi che ci riescono non hanno la benché minima idea di come diavolo ci siano riusciti.

Ti suona familiare come concetto?

Quante volte hai pensato leggendo press release e comunicato entusiastici: “E questa roba qui, tutta impacciata e costruita, vorrebbe diventare il prossimo video virale del momento?”

Coca-Cola, invece, sembra sapere il fatto suo e forte di aver pianificato a dovere le cose sin dall’inizio è riuscita là dove molti quotidianamente falliscono. In particolare, leggendo le parole di AJ Brustein (brand manager), Paul McClay (direttore delle strategie interattive) e Paul Iannacchino (direttore creativo) emergono alcuni punti chiave da tenere a mente riguardo al come generare e portare a compimento idee davvero geniali.

I 3 punti chiave per sviluppare una buona idea

  • Una buona idea richiede tempo per essere sviluppata. Assicurati di prenderti sufficiente tempo per trovare qualcosa con cui le persone vogliano relazionarsi e desiderino condividere spontaneamente.
  • Guarda a ciò che già funziona. Spesso i video virali già esistenti su piazza possiedono qualcosa che provoca una forte reazione.
  • Il processo creativo deve soprattutto essere divertente; non puoi mai sapere quando arriverà l’idea che stai cercando. Spesso, l’idea giusta arriva da un dettaglio incontrato durante l’intero processo.

Come dire: la viralità della tua idea la devi annusare già durante il processo creativo. Non puoi semplicemente stendere a tavolino quella che vorrai imporre come idea virale e sperare che il mondo ci creda. Più le fasi iniziali sono impacciate e poco spontanee, più la tua idea ha possibilità di fallire perché, a conti fatti, non è mai nata.

E ancora, proseguendo nell’intervista:

3 Consigli per concretizzare la tua idea

  • La semplicità e l’idea di base sono ciò che ti porterà all’obiettivo. Evita di pensare che solo per il fatto che l’hai fatto, la gente lo vorrà vedere. È un concetto che si può trasportare tranquillamente al web marketing di più ampio respiro.
  • Sfrutta i brainstorming. Una volta che hai puntato la tua idea, rendila migliore sino al giorno in cui dovrai, effettivamente, cominciare a girare. C’è sempre spazio per i miglioramenti una volta che l’intero team è concentrato su un solo obiettivo.
  • Quando il team è frammentato su più fronti è necessario che tutti siano sempre aggiornati e coinvolti nel processo creativo, così da non disperdere o spegnere del tutto la spinta creativa.

Una volta che la tua idea è stata fissata, è difficile concretizzarla se non si mantiene unito il team sino al completo sviluppo. Sessioni aggiuntive di brainstorming possono aiutare, così come ascoltare tutte i consigli che possono arrivare dal proprio team quando questo è composto da decine di persone che lavorano su dettagli separati.

Come mettere tutto insieme?

  • La tecnologia e gli equipaggiamenti necessari oggi sono più economici e accessibili che mai. Sfruttali fino in fondo a tuo vantaggio.
  • Investi nella tua idea. Un po’ come dire “credici”. Sii motivato a ottenere il meglio (e non considerarlo solo un lavoro come un altro, io aggiungerei anche).

Non pensare quindi: “Ok, ho la mia grande idea e sono sicuro che farà il botto. Ora posso rilassarmi e vada come vada la preparazione, il girato, e tutto il resto.” Ciò ti porterà solo ad avere un video di scarso valore per gli utenti, senza stimoli né reazioni e che verrà probabilmente dimenticato al termine della riproduzione.

Renderlo virale

  • È importante che il video si lasci facilmente condividere. Dovresti investire tutto te stesso al pari di una qualsiasi altra produzione televisiva di alto livello. Non pensare in piccolo solo perché lo è l’aspect ratio.
  • Se la tua strategia è sin dall’inizio quella di diventare virale, probabilmente fallirai.

In buona sostanza la Happiness Machine di Coca-Cola è una delle idee più geniali che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi. Ben lontana da alcuni obbrobri che siamo abituati a vedere spacciati come tali su suolo italico (ma non solo). Un’idea semplice, vincente, legata a un filone (quello del distribuire felicità e non solo lattine di bevanda zuccherata) a cui anche volendo non si può proprio dirsi contrari.

E che, per inciso, è stata promossa da un singolo status update su Facebook e un singolo tweet sull’account ufficiale. Il resto? È venuto da sé.

Ti rinnovo il mio invito a leggere l’intervista originale: è davvero un piccolo memorandum di come andrebbe affrontato con successo un processo creativo vincente.

Che ne pensi? 🙂

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

4 commenti

  1. Secondo me influiscono altri fattori, come ad esempio il fatto che CocaCola su Twitter ha più di 60.000 follower, e su Facebook ha più di 8 MILIONI di amici.

    E si parla soltanto di pagine ufficiali.

    E’ facile “viralizzare” con questi numeri.

  2. Ciao Francesco.

    Quando uno dice.”ma come faccio a vedere che la cosa è virale?” risposta:
    “Si vede”.

    Credo che certe cose non si debbano testare per vedere se funzionano oppure no.
    Sono loro stesse virali.

    Buona giornata
    Giuseppe

  3. Sono d’accordo con Giuseppe,
    Alcune idee infatti restano in attesa prima di essere lanciate aspettando il momento migliore (kairos).
    Ma è vero anche che… 1 su 1000 ce la fa (a farsi venire l’idea vincente).

    Penso occorra progettare bene anche l”emozione’ dalla quale viralmente la gente verrà attratta e che non potrà fare a meno di condividere.

  4. Proprio ieri sera a cena con alcuni amici discutevo di “Idee vincenti”. Ognuno di noi ha “spifferato” la sua….nel senso che ha citato una di queste idee che ha fatto storia….ma chi riesce a esser sicuro che una certa idea, una certa intuizione sarà virale, diventerà pezzo pregiato? Mah, la risposta è molto difficile.
    E’ evidente che più si eleva il livello di coloro che lavorano a una certa idea, più è alta la competenza, più elevati sono i budget per poterla proporre e poi gestire, maggiore sarà la probabilità che quell’idea o intuizione raccolga poi i frutti sperati…
    …senza dimenticare quel quid di “fato”che circonda tutte le vicende umane e che, a volte, fa diventare nero il bianco o bianco il nero…senza che alla fine qualcuno sappia spiegarne il perchè.
    Un caro saluto a tutti

    Roberto