Ciò che puoi lasciarti alle spalle per diventare un blogger migliore

Perché caricarti di pesi inutili?

La paura più grande di chi cerca di capire come portare avanti un blog nei suoi primi giorni di vita è quella di sbagliare.

Ammettiamolo, ci siamo passati un po’ tutti. 🙂

Il fatto è che quando non sai esattamente quali possono essere le “regole non scritte” del gioco al quale stai giocando, spesso ci muoviamo con cautela. Cercando di cogliere le sfumature. Riflettendo e valutando tre volte la scelta migliore da compiere.

Tutte ottime cose.
Peccato che non abbiano nulla a che vedere con il bloggare sul serio.

Mi spiego.

Ogni volta che parlo con qualcuno desideroso di aprire il proprio primo blog, percepisco questa “ansia” nel dover soddisfare un qualche requisito minimo per poter apparire credibile. Si passa più tempo a pensare che ad agire. Quasi a voler rendere il proprio blog una sorta di “biblioteca di contenuti” in cui ogni articolo non assolutamente perfetto non meriti la pubblicazione.

Invece, neanche a dirlo, è tutto il contrario.
Credo che i migliori post di questo blog siano stati scritti senza pretese di eccellenza. Anzi, credo siano stati scritti cercando in tutti i modi di lasciarsi alle spalle preconcetti e imposizioni di ogni tipo.

Inseguendo la spontaneità, ci sono almeno un paio di cose che dovresti lasciarti per strada.

1) Pretese di completezza

Scrivere un post definitivo non è utile a nessuno. O meglio, a volte lo è. Quando parliamo di post pilastro e di guide ultra-esaustive in grado di durare per anni e alle quali rimandare gli utenti da diversi articoli di integrazione durante i mesi.

In tutti gli altri casi, cercare di raggiungere “solo quell’altro aspetto che renderà il post perfetto” farà solo si che quel post verrà cestinato prima di poter vedere la luce, probabilmente con tre settimane di ritardo.

Non è necessario essere dei completi esperti in ogni campo per poter gestire un blog. Puoi semplicemente decidere di gestire una nicchia o una sotto-nicchia di un’argomento molto più grande di te e affidarti ai lettori per tutto ciò che possa completare il discorso.

2) Obbligo di frequenza

Sono sempre più convinto che una bassa frequenza di pubblicazione nei primi mesi di vita di un blog possa essere non tanto una limitazione quanto una possibilità. Certo, molti ti diranno che pubblicando ogni giorno (o più volte al giorno) godrai di una crescita di lettori molto più rapida, arcobaleni e unicorni ti seguiranno dovunque andrai e via discorrendo.

Il fatto è che riuscire a mantenere una frequenza simile rischia di polverizzare fine fine ogni tuo intento di rimanere su piazza sul lungo periodo. Perché invece non riconoscere che pubblicando, ipotizziamo, un singolo post a settimana tu possa realisticamente avere molto più tempo da dedicare ai commenti (i tuoi), ai commenti (sugli altri blog) e a farti venire altre fantastiche idee da condividere con il mondo?

Il quadro più ampio

Il fatto è che più tendi a voler soddisfare al 101% le condizioni di cui sopra, più alte sono le possibilità che la magia si rompa nel frattempo. Ci sono un sacco di persone là fuori che gestiscono (a qualsiasi livello) i propri blog riuscendo a sostenere i ritmi che si sono dati. E sono brillanti, interessanti, appaganti da leggere.

Perché?

Perché si sono lasciati alle spalle paure e timori (spesso infondati) basati su aspetti tutto sommato trascurabili nella visione del grande insieme.

Cosa ti sei lasciato alle spalle per cominciare a bloggare come si deve?

foto: iceteastock – Fotolia.com

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

7 commenti

  1. Ciao Francesco, è lo stesso timore che ho io in questo momento. Sto partendo con un blog da associare al mio shop online e sono nel pallone più completo.
    Quanti articoli devo pubblicare a settimana ? tutti i giorni, 2 volte a settimana, e se non mi leggono cosa fare, aumentare la frequenza o aspettare ?
    Anche perchè i primi lettori troverranno necessariamente un blog vuoto di altri contenuti e potrebbero pensare che quel blog sia morto ecc…
    Diciamo che mi sono quasi imposto due articoli a settimana, cercando di trovare argomenti attuali che possano attirare visitatori.

    incrociamo le dita.

    Marco.

  2. io direi che mi dovrei lasciare alle spalle la scuola! 🙂
    facile a dirsi ma difficle a farsi.
    Sono sicuro che il mio futuro sarà su internet, quindi finire l’università mi serve relativamente a poco. Ma il tempo che dedico alla scuola (ed è tanto) non lo posso dedicare al mio blog e alla mia passione!
    In parte ho rallentato un po’ i ritmi, e comincio a vedere i primi risultati sul blog, mi riempie di soddisfazioni, ma c’è ancora molto da lavorare!

    Un consiglio per tutti, se volete fare una cosa, dedicateci anima e corpo senza paura di sbagliare, buttatevi!

  3. Ciao Francesco, io non sono un blogger professionista. Ho cominciato il mio primo blog mentre lavoravo per uno studio professionale dove facevo tutt’altro, in pratica mi rubavo il tempo e la connessione internet visto che non mi pagavano. Dopo circa un anno ho cominciato a guadagnare qualcosina col mio blog, forse per puro caso, non so per quale motivo google mi ha messo tra i primi risultati per un mio commento su un noto brand che si fa molta pubblicità su internet. Dico per puro caso, all’inizio ho trattato vari argomenti, poi il colpo di fortuna. Sono d’accordo con te, un post a settimana va benissimo. All’inizio volevo fare un blog che commentasse notizie politiche. Veramente difficile ed impegnativo, bisogna essere dei professionisti, perchè le notizie dopo pochi giorni non le cerca più nessuno quindi devi commentarne almeno 5 o 6 al giorno. Impossibile. Se invece scrivi cose che possono avere interesse per un arco temporale più lungo, puoi scrivere di meno ed avere lettori per più tempo. Ripeto, con un post a settimana secondo me si va benissimo. Poi se il blog è neonato, magari si può aspettare prima di pubblicare un numero cungruo di post e poi si passa alla fase di pubblicizzazione e riceca di popolarità. Forse come dice Marco un blog appena iniziato può sembrare ai lettori un blog morto. Ma appunto, se uno all’inizio non lo pubblicizza molto, saranno pochi lettori a vedere un blog morto. Quindi penso che all’inizio si deve avere il coraggio di scrivere e poi dopo un tot numero di post si può cominciare a pubblicizzare.

  4. Io dovrei lasciarmi alle spalle qualche caffè di troppo e la vita sedentaria.
    L’attività su internet mi fa stare sempre davanti al PC e il sonno a volte fa rallentare.

    Probabilmente anche una bella corsetta darebbe i suoi buoni risultati sull’attività da blogger heheh
    Ciao

  5. Sono tante le cose che uno dovrebbe lasciarsi alle spalle, soprattutto quelle che ci distraggono dalla vita reale. A volte sto talmente tanto incasinato che mi scordo persino di togliermi i vestiti prima di andare a letto 😀

  6. Ottimi suggerimenti! Sopratutto quelli inerenti alla frequenza di pubblicazione!

    Come è possibile leggere spesso a giro per la rete, non è tanto importante il numero di articoli settimanali che uno è in grado di pubblicare e di offrire ai propri lettori; ma piuttosto la scelta cade su un discorso più preciso, ovvero il ritmo di pubblicazione del tuo sito.

    Se decidete di pubblicare un articolo a settimana, rispettate giorno e ora per tutti i vostri articoli, in questo modo i vostri affezionati saranno in grado di prevedere la pubblicazione del vostro prossimo articolo e di riservarsi del tempo per la lettura dello stesso.