Un esempio di buon marketing turistico: ciò che è stato #cesenaticobellavita

Porta 40+ blogger in Romagna e lasciali liberi di…

Blogtour a Cesenatico, evento #cesenaticobellavita

Ho pensato più volte a come avrei aperto questo post.

In una versione avrei iniziato descrivendo i blogtour. Di come alcuni li amino o li odino. Di come spesso siano un ottimo strumento per blogger e territorio di sperimentare e promuovere le meraviglie di un paese sfaccettato e affascinante come l’Italia.

In un’altra, avrei forse cercato di delineare nei termini più precisi possibili ciò che avessi trovato in quella due giorni a Cesenatico, cercando di far percepire a chi legge il fatto che questi eventi, più che una sorta di semplice “tour organizzato per blogger” siano a conti fatti una grande gita di classe. Di quelle che non puoi descrivere senza perdere qualcosa: tra volti conosciuti e avatar a cui darne uno. Tra amici di vecchia data incrociati solo una manciata di volte, strette di mano, abbracci e sorrisi.

Poi ho realizzato che comunque non si sarebbe trattato che una minima parte del tutto.

Questo post non vuole essere un resoconto dettagliato dell’evento: non sono un travel blogger. Vuole piuttosto essere una riflessione su come il marketing turistico stia cambiando davvero con alcuni esempi eccellenti, e di come l’esperimento di Cesenatico Bellavita sia stato, semplicemente, un successo.

Insomma, prendi 40 blogger. Pesca tra influencer, opinion leader, personaggi rilevanti nella loro nicchia. Mettigli di fronte una città splendida e un’accoglienza calorosa come non mai. Lascia che facciano ciò che sanno fare meglio. 🙂

Ecco cosa è stato e ciò che ho imparato da #cesenaticobellavita.

1. Mantieni calda la tua lista

Contatta le persone con il dovuto preavviso. Sono stato contattato dall’organizzazione di Cesenatico Bellavita e YYKK con circa un mese e mezzo di anticipo. Essendo io di Torino e dovendo affrontare più di quattro ore di autostrada, valutare la cosa con il giusto approccio era più che necessario.

Ciò ha permesso a tutte le parti in gioco di prendere la cosa con la dovuta calma, gestendo in più una situazione inaspettata e decisamente critica portata dal terremoto in Emilia, che ha di fatto imposto un giusto silenzio durante le giornate di crisi e dato modo di sensibilizzare -e rassicurare- tutti i partecipanti.

2. Fornisci chiari e semplici riferimenti

Non sono mancati sin da subito chiari e semplici riferimenti in rete da tenere sotto controllo per avere informazioni sull’evento. Un hashtag (#cesenaticobellavita) e un sito web sono tutto ciò di cui ho bisogno, dopotutto, per cominciare a entrare in contatto con le diverse parti in gioco.

3. Non forzare le persone a interagire

Una cosa che mi ha colpito sin da subito è stata l’assoluta mancanza di richieste ad agire in maniera proattiva. Nulla era necessario, se non la mia presenza in città.

Meno forzi le persone a interagire -tra di loro, sui loro blog, sui loro canali- più questo accadrà e accadrà con forza dirompente. Non serve incitare: già molto prima dell’evento stesso decine e decine di tweet popolavano l’hashtag e anticipavano ai loro contatti l’imminente weekend.

4. Non cercare di comprare i blog

Cerca piuttosto di affascinare i blogger! Ognuno di noi è stato accolto da un diverso albergo di Cesenatico, con l’effetto di distribuire volontariamente le persone a pioggia sull’intera città in zone e offerte differenti. Ciò ha scatenato una serie di feedback decisamente eterogenei su diverse realtà turistiche del territorio, dando un’immagine globale molto più completa rispetto a quanto avremmo potuto fare se fossimo stati tutti concentrati in un’unica struttura.

Io e Enrica? Siamo stati accolti dal Wivien Hotel quasi fossimo affezionati clienti. Feedback assolutamente positivo e tutt’altro che scontato. Adoro la Romagna ma non adoro ogni singolo hotel in essa. Il Wivien si è dimostrato un gioiellino più che adatto a una coppia giovane come noi.

5. Lascia libere le persone

Due giorni a Cesenatico, un solo giorno di programma a mo’ di benvenuto in città. Un’iniziale visita guidata al Museo della Marineria, poi il benvenuto del sindaco, a seguire il photowalk sul canale e la cena sul mare, sotto le stelle. Una sorta di succo concentrato di Cesenatico proposto con i giusti modi e i giusti tempi, lasciando le persone libere di godersi la città nel giorno seguente. O di fare il bis dei luoghi e sapori più interessanti.

Patrimoni

Iniziative come queste funzionano quando mettono in gioco un semplice fattore: lasciano che sia il territorio stesso a parlare, al di là di eventi programmati in grado di dare comunque un grande stimolo.

Eventi come questo non possono pretendere di veicolare una qualsiasi discussione, ma per funzionare devono inseguire la genuinità e la sincerità di chi li vive. In un paese come l’Italia, la forza di un territorio che esprime tutto sé stesso nei confronti di chi è disposto ad ascoltare può e deve essere dirompente.

Insomma, #cesenaticoBellavita è stato dal mio punto di vista un successo.

Un successo pianificato a tavolino e già intuibile dal sito del consorzio, Cesenatico Bellavita che usa Twitter, Facebook, Flickr insieme a un blog molto meglio di quanto facciano molti comunicatori di vecchia data. Una città che non si è solamente messa in tiro per due giorni sperando di convincere, ma che piuttosto per due giorni ha messo sul piatto ciò che già sapeva fare e ciò che voleva mostrare senza forzature. E ha vinto la scommessa.

L’Italia ha un incredibile patrimonio turistico tutto da sfruttare e valorizzare. I social media, in questo, sono un ottimo canale per promuoversi con un’efficacia straordinaria, sia quando la tua città viene invasa da una quarantina di blogger, sia in ogni singolo restante giorno dell’anno.

Congratulazioni a Merlinox, a YYKK e al comune di Cesenatico per la fiducia riposta negli organizzatori. Tutti gli altri prendano esempio: questa è la strada giusta! 🙂

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Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

8 commenti

  1. Ciao Francesco. Sto cercando si convincere l’associazione culturale della mia zona ad organizzare un evento del genere e questo post capita proprio a “ciccio” (si dice dalle mie parti). La zona dei Castelli Romani è fantastica e spesso però dimenticata da turisti attratti dalla magnifica Roma.

    Grazie per la condivisione. Ciao

  2. Ottimo esempio di come non sia necessario, per far conoscere meglio un sito turistico, coinvolgere grandi audience con sterile pubblicità commerciale, bensì ingaggiare dei brand ambassador e lasciare poi che l’evento sprigioni le proprie potenzialità, anche con l’utilizzo attivo dei social, come è stato brillantemente fatto in questo caso.

    Complimenti Francesco per l’occhio sempre attento a tutti i dettagli! 😉

  3. Dovevo esserci anch’io a Cesenatico Bellavita, su invito di Merlinox
    Non ho potuto esserci, perché contemporaneamente invitato a Matera per un evento sull’ecommerce. Leggo oggi che mi sono perso un po’ di polemiche ex-post e mi viene un po’ da ridere. A me sembrava una occasione per conoscere persone e per associare facce vere a foto, per divertirsi con più cabernet e meno internet, senza pensare di sollevare le sorti del mondo e del turismo.
    Vedo che l’obiettivo è stato raggiunto. Mi fa solo piacere e non posso che fare i complimenti a tutti.

    1. Paccaro! A me è dispiaciuto tanto non ci fossi: c’era del Pignoletto che ti saresti meritato per la tua opera quotidiana!