C’è ancora spazio per fare newsmastering oggi?

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Non vi racconterò certo una novità dicendovi che la rete cresce ad una velocità esponenziale e che le informazioni che attualmente la percorrono coprono la quasi totalità dello scibile umano.

Una vera e propria montagna di informazioni che tutti noi ogni giorno contribuiamo a generare e mettere in circolazione in maniera più o meno (dis)ordinata.

Troppe informazioni che si concretizzano in centinaia di bookmark e relativi Feed RSS.

Siti web che impieghiamo diversi minuti a visitare e la cui velocità di scansione aumenta solo di poco utilizzando i Feed RSS. Ma anche Feed RSS che diventano limitati quando il loro numero cresce oltre i limiti del sopportabile, costringendoci ad una manutenzione periodica del nostro reader per cercare di conservare una certa sanità mentale.

C’è davvero bisogno di qualcuno che metta ordine nel caos.
E qui entra in gioco il newsmastering.

Che cos’è il newsmastering?

Fare NewsMastering significa aggregare, selezionare e filtrare tutte le notizie di maggior rilevo per quanto riguarda una determinata nicchia di interesse, in modo da generare un nuovo flusso di informazioni estremamente focalizzate da riproporre ai propri utenti.

Un newsmaster gestisce centinaia di fonti contemporaneamente, impiega buona parte del tempo recuperando le informazioni migliori all’interno di tali fonti e le ripropone al suo pubblico ottimizzate per una lettura veloce e proficua; talvolta ne traduce le parti fondamentali per costruire un rimando, altre ne inserisce una buona immagine a corredo.

Il newsmaster è una sorta di veicolatore di informazioni che ci risparmia tempo e stress.
Due vantaggi mica da ridere di questi giorni 😀

Tutti sono capaciti di fare newsmastering. In pochi sono capaci di farlo bene.
Che ne dite di provare? 😉

So cosa starete pensando:

“Con tutti i blog che attualmente macinano notizie riguardo ogni tipo argomento, quante speranze ho di ritagliarmi ancora un minimo di visibilità?”

Rimaniamo un attimo la risposta e proviamo a farne una rapida analisi.

Qualcosa da sapere

Quali sono le doti necessarie per masticare ogni giorno decine di informazioni, ripulirle e fornire ai vostri utenti solo ciò che veramente conta?

  • Tempismo
    Il primo fattore è puramente temporale: accedere alla notizia con il giusto tempismo e prima di tutti gli altri significa cogliere l’onda della novità e veicolare a sé un buon traffico iniziale.
  • Precisione
    Arrivare in tempo sulla notizia non deve però condizionare la qualità degli articoli che scrivete per quest’ultima. Imponetevi di mantenete alto il vostro livello di scrittura pubblicando contenuti precisi, attendibili e dotati di tutti i particolari di cui disponete al momento della pubblicazione.
  • Brevità
    Proprio a causa dell’elevata quantità di articoli che un blog dedito al newsmastering è solito produrre, dovrete fare vostro il dono della sintesi. Fate in modo che i vostri visitatori possano scansionare la vostra pagina con rapidità, passando da una notizia all’altra in maniera lineare e senza perdersi in caratteri inutili.

Sempre sul pezzo

Un buon newsmaster sa che la sua vera forza sono le fonti: da esse dipendono la qualità degli articoli e la velocità con la quale si può arrivare sulla notizia. Non è solo questione di quantità.

  • Leggi solo fonti estere
    I conti sono presto fatti: se vi basate unicamente su fonti italiane è estremamente probabile che ciò che avete letto voi lo abbiano (già) letto anche i vostri lettori, aumentando la possibilità di pubblicare una notizia stantia e datata.Non dovreste sottovalutare poi il fatto che una notizia possa tranquillamente venire pubblicata su un canale italiano con diverse ore di ritardo rispetto al panorama internazionale.
  • Leggi solo fonti affidabili
    Ad ogni costo, prima di ogni altra cosa e come se fosse una regola scolpita nella pietra: usate solo fonti affidabili e verificate le notizie prima di farvi prendere dalla frenesia della pubblicazione.Se rilasciare una news imprecisa è male, pubblicarne una errata è peggio. E non ne serviranno poi molte per minare la credibilità che cercate di costruirvi ogni giorno.Ciò comunque non toglie che anche il “piccolo blog sconosciuto®” possa in effetti avere ragione ed entrare presto nell’elenco di fonti affidabili 😀
  • Organizza le tue fonti in maniera produttiva
    Come tutte le attività che richiedono il veicolare un elevato flusso di informazioni, l’organizzazione del vostro metodo di lavoro dovrebbe risiedere tra i vostri primi pensieri.Suddividete i feed che utilizzate per fare newsmastering da quelli che visitate “for fun”. Utilizzate magari due distinti feed reader.Sfruttate le caratteristiche di condivisione dei più famosi tool online (come il rivisitato Google Reader) per sveltire il processo di selezione e condivisione.

La novità che conta

Fino a qui sembra tutto abbastanza chiaro: velocità, tante fonti, precisione, organizzazione. Numerosi tasselli che contribuiscono a costruire, mattoncino dopo mattoncino, una forte credibilità online.

Ma chi lo dice che quello che vediamo in giro sia l’unico modo di fare newsmastering?

Non è assolutamente detto che dobbiate uniformarvi alla massa solo perché quello che già si fa funziona. Forse esiste un margine di miglioramento (quanto ampio sta a voi deciderlo) nel modo in cui si fa newsmastering, che ancora in pochi sfruttano che non è assolutamente lontano dalle vostre possibilità.

Ipotizziamo che abbiate in mano un blog nel quale riversate le news di cui sopra:

  • Proponi una visione critica, di tanto in tanto
    Orrore! Un terribile punto di vista nel freddo smerciare informazioni.Ebbene, anche un punto di vista sul flusso che gestite (“canalizzato” e distinto dal restante via vai di informazioni) può valere qualche punticino extra.
  • Sviluppa delle risorse pronto uso (liste, comparative, “best of”)
    Non è detto che la singola news “in pillola” debba rappresentare il vostro totale metodo di pubblicazione.Con il passare del tempo il vero valore aggiunto del fare newsmastering è quello di ottenere una visione critica d’insieme su quanto c’è di disponibile in un determinato settore. Perché non realizzare dei post “a lista” per condividere questa preziosa conoscenza extra? Anche un “best of” o una comparativa tra due o più elementi potrebbe rappresentare una piacevole novità.

In risposta alla domanda iniziale: “C’è ancora spazio oggi per poter fare newsmastering?”

Come avrete potuto intuire, io credo di si.

Certo in questo articolo abbiamo appena scavato sotto la superficie dell’argomento e in particolare mi sono concentrato sul fare newsmastering in maniera “semi manuale”, basandosi sulla pubblicazione di articoli in un CMS “WordPress like”.

Esistono altre soluzioni, più veloci e automatiche. Ma di questo parleremo in futuro.
Nel frattempo…che ne pensate del newsmastering?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

25 commenti

  1. Non solo c’è, ma il newsmaster sarà una delle figure chiave del futuro. Non deve servire tutti, ma solo gli utenti della stessa area di interesse. Esistendo quindi infinite aree di interesse ci sarà bisogno di infiniti newsmaster che serviranno infiniti bacini di utenza.

  2. Mi associo al fatto che il newsmastering sia un campo ancora tutto da esplorare. E’ un argomento abbastanza giovane che assumerà sempre di più un valore più grande in maniera direttamente proporzionale col crescere della mole di informazione in rete.

    Ma quando sarà diventata una pratica frequentissima a cosa assisteremo? Al newsmastering del newsmastering?

    Saluti, bell’articolo!

  3. personalmente non lo vedo di buon occhio, almeno non tutte le news, cioè:

    -di blog che fanno così ce ne sono abbastanza, riprendere solamente news estere può fare anche traffico però, se non hai già lettori alle spalle la gente leggerà prima le fonti “autorevoli”.

    -si ridurrebbe a 0 la long tail.

    -se si ha una nicchia non serve a niente IMHO.

    -che informazioni utili si danno ai lettori?

    alla fine se si è un sito/blog che fa news è un ottima cosa, oppure più autori uno con le news, l’altro le guide ecc., è una buona cosa, ma se prendendo come riferimento il mio blog e scrivessi oggi: “è uscita la scheda madre xxxx”, domani:”le nuove memorie xxx” poi non dico come montarle che funzionalità ho? 🙂

    Se gavello riprenderebbe solo post stranieri?? 🙂

  4. Sul sito di Robin Good Master new Media, si parla ormai da tempo di questo nuovo modo di cernire le informazioni, illustrando anche un modo semplice per farlo con Google Reader, e che in pratica ogni blogger può gia fare. Basta inserire il widget Elementi Condivisi (come quello nella sidebar del mio blog) e usare il link Condividi presente sotto ogni post in Google Reader, e cosi fornire ai propri lettori un flusso di notizie continue da più fonti, oltre che le proprie presenti nel blog, a cui inoltre ci si può anche abbonare via RSS perchè sempre Google mette a disposizione un feed dei feed. Bisogna però fare attenzione che questo newsmastering non diventi come una sorta di scambio link.

  5. Beh, basta vedere Techmeme, recentemente diventato “in parte umano”, per capire che un certo futuro c’è in questo ambiente. E se per quello c’è SEMPRE stato Slashdot.
    Però sono abbastanza certo che il suo destino è di essere monopolizzato da pochi.

  6. @Ikaro e @FrancamenteWeb: Credo che anche quando il newsmastering sarà diventato una realtà affermata non sarà poi un panorama molto diverso da quello attuale (perlomeno come dinamiche).

    Così come oggi ci sono blog scadenti e blog di qualità, un domani la differenza tra un buon newsmaster e un semplice “clona-notizie” la farà proprio la qualità dell’offerta verso i lettori.

    E’ come dire: “Se il lavoro che fai è buono, la quantità di concorrenti non è poi una grande preoccupazione” 😀

    @Peppe: Vero, Google Reader si è evoluto molto ed è oggi il mezzo migliore e più rapido per fare newsmastering a livello “base”. Di sicuro è quello più alla portata di tutti, vista la diffusione degli account Google 😉

    Mi fa pensare l’affermazione di Rammit: non sembra anche a voi che dopo la pura “quantità” offerta dai servizi automatici un po’ tutti stiano virando verso la componente umana come valore aggiunto?

  7. Fare solo ed esclusivamente Newsmastering, è limitativo. Si dovrebbe, (di tanto in tanto), offrire anche delle risorse realizzate da noi!

  8. Stai pensando di buttarti sul newsmastering? 🙂

    Sull’argomento non solo mi trovo d’accordissimo con Ikaro, ma rilancio: sarà una “specializzazione” determinante per il futuro della comunicazione. Come un tempo, in regime di scarsità di informazioni, la difficoltà maggiore risultava essere quella di non reperirne a sufficienza, ora il problema sembra spostarsi dalla parte opposta: in un regime di sovrabbondanza di informazioni, la difficoltà maggiore sarà quella di non riuscire a districarsi tra di esse.

  9. In un era come quella di oggi, dove grazie alle potenzialità di Internet la velocità della diffusione delle notizie è davvero spaventosa, il Newsmastering è una tematica che più attuale non si può.
    Fare Newsmastering, fare vero newsmastering è assai difficile, vuol dire essere al passo con la novità, sempre. Non farsi sfuggire niente, cogliere l’attimo.
    Ma attenzione fare Newsmastering non significa buttare tanta carne al fuoco nei post dei nostri blog, ma cogliere tutto il meglio del presente del web e arricchirlo con il nostro punto di vista, con la nostra esperienza.
    Un blog che si limita ad aggregare news senza alcuna riflessione, è un blog privo di personalità, ok sei bravo come reporter ma vedi di metterci del tuo.
    Bravo Franceso, non sai quanto mi piace leggere il tuo blog. 😉

  10. Leggo con piacere che parte di voi condivide l’idea di fornire qualche “extra” oltre al flusso di notizie nudo e crudo (come in alcuni casi proponeva Robin su MasterNewMedia).

    E che ne pensate di utilizzare un “newsradar” come supporto ad un blog, piuttosto che farne l’intera struttura portante?

    Riservato solo ai big aventi a disposizione una decina di articolisti e selezionatori o utile anche ai blogger “one man band”?

  11. Veramente interessante questo articolo, non conoscevo ancora il newsmastering ma ogni giorno quando apro il mio lettore di feed mi accorgo che ce n’è veramente un gran bisogno visto che è impossibile riuscire a seguire tutti gli aggiornamenti dei blog / siti in circolazione.

    Il problema secondo me più difficile è però proprio la selezione dei migliori contenuti. Il primo che mi viene in mente è Smashing Magazine che propone a volte anche troppi link, ed è impossibili riuscire a leggerli tutti, sebbene siano sempre ottime risorse.

    Credo comunque che il newsmastering diventerà veramente necessario nel prossimo futuro a causa dell'”overload” di informazioni che internet offre.

    Però se per esempio i siti di newsmastering diventassero lo standard, che fine farebbero i blog “tradizionali”? Tutti cercherebbero solamente di apparire nei siti di newsmastering con i propri articoli? Forse da una parte la qualità degli articoli aumenterebbe, oppure è anche possibile che i blog nel senso tradizionale del termine (oddio sembra una cosa vecchissima….) scomparirebbero e che ognuno provi solamente a spedire i propri articoli ai newsmaster per essere accettati. Forse così si tornerebbe al modello “giornale” con i vari redattori che propongono pezzi da pubblicare… ma questo è forse solamente “fantaweb”.

  12. Beh…NewsMastering; figura interessante, utile ma…non pensate che in qualche modo siamo un pò tutti dei “newsmastering?” e della migliore forma credo, dal momento che sempre aggiungiamo del nostro in quanto scriviamo.
    Filtriamo, analizziamo, riassumiamo ed…infine postiamo!
    Vero è che se si considera il flusso di informazioni sempre più elevato, c’è da confondersi, non lo metto in dubbio.
    Mi chiedo però:
    WebDesigner = Il design
    NewsMaster = Il filtro
    WebMaster = L’organizzazione
    Blogger = ??? Lo scrittore?
    ecc..
    A cosa serviremmo noi bloggers? Solamente a scrivere? Riduttivo credo?
    Sono semplici elucubrazioni le mie, possibile, ma voglio rifletterci un pò su!
    E’ innegabile che il successo di un blog nasce anche dalla qualità di notizie che vengono proposte e dalla personalità di chi li propone, ma il processo è lungo..
    Il blogger cerca, filtra, adatta..personalizza…e tutto quanto fa parte della propria personalità, o sbaglio?
    Così continuando non è che stiamo riducendo il “blogger” soltanto ad una firma?

    Alla prossima?

  13. risposta veloce a Valerio perchè devo trovare idee x scrivere 🙂 :

    yuri=WebDesigner autodidatta
    yuri=NewsMaster autodidatta
    yuri=WebMaster autodidatta
    yuri=Blogger autodidatta

    non lo scrivo assolutamente per egocentrismo solo per dire che non mi stufo và 🙂

  14. Francesco, complimenti per il sito e per i contenuti. Hai imbroccato la strada giusta. Bravo.

    Sul Newsmastering non posso che condividere molti dei vostri commenti. In particolare:

    @Rammit – centra appieno l’argomento facendo notare che Techmeme, l’aggregatore di news per antonomasia ha riconosciuto ufficialmente il valore dell’intervento umano, e cioé del newsmastering così come lo ho dipinto sin dall’inizio.

    @Francesco – i newsradar hanno mille possibili applicazioni diverse e concordo con te che non possano normalmente da soli fare la struttura portante di un sito. Il potenziale non valorizzato dei newsradar e nelle sponsorizzazioni mirate ove si voglia affiancare in maniera efficace ed utile un marchio ed un filone di news di alta qualità.

    @ikaro – Amen – non potevi dirlo meglio. 🙂

    Il segreto del newsmaster sta nell’individuare un “fuoco” molto ben definito e nel rigore che mette nel selezionare il meglio che viene pubblicato su quell’argomento. Mantenere inoltre le risorse aggiornate e le orecchie aperte su più fronti (attraverso ricerche persistenti, tips e suggerimenti diretti da contatti e social network) è di fondamentale importanza per chiunque voglia affrontare questo percorso.

    La svolta operativa è invece nell’abilità di poter miscelare questa attività nel proprio ciclo naturale di raccolta e lettura delle notizie, così da poterne ottimizzare i tempi e l’efficacia.

  15. Complimenti per l’articolo Francesco e per l’iniiezione di ottimismo a coloro che si avvicinano al newsradar e newsmastering per la prima volta…

    Volevo solo aggiungre che l’unica cosa di cui tutti grandi e piccoli, professionisti e non oltre al tempismo è il tempo…
    Va via una quantità inimmaginabile di tempo per verificare notizie e riproporre qualcosa di davvero utile ed interessante… ci vorrebbero le giornate da 48 ore veramente!

    A volte invece sono d’accordo che sul proporre argomenti personali ed originali, sia la soluzione alternativa alla corsa dell’informazione…

    @Robin Good
    ti leggo sempre, sei una grossa fonta di informazione per i miei interessi… complimentissimi

  16. Certo che c’è ancora spazio per fare newsmastering in Italia!
    Il futuro ci riserva sempre più un web denso di notizie e la figura del news master è importante.
    Non penso che sistemi di newsmastering automatizzati siano una buona scelta perchè l’opinione personale è fondamentale: il web è pieno di notizie dette e ridette, ma ognuna scritta con una chiave di lettura diversa. Grazie a questo noi scegliamo un sito/blog di notizie rispetto ad un altro.

    Personalmente, ho da poco iniziato a gestire un blog di news tecnologiche italiano, e trovo estremamente difficile la gestione del tempo a disposizione per filtrare e riproporre notizie.
    Il consiglio di Robin riguardo “La svolta operativa” per poter “ottimizzare i tempi e l’efficacia” è un punto fondamentale.

    P.S. Complimentoni per il blog.

  17. E’ sicuramente un lavorone impegnativo quello del NewsMaster se fatto con estremo criterio vista la mole di post e spam presenti in rete. Un plauso a robingood che ne parlò nel 2004 e cerchiamo a questo punto di fare degli speciali su come organizzarsi per raccogliere e filtrare informazioni anche nelle diverse nicchie di mercato.

  18. Per chi volesse sentire qualche altra campana, ho intervistato George Siemens (educational technologies), Nancy White (online facilitation and networking), e Gerd Leonhard (media futurist) e gli ho domandato il loro punto di vista sul newsmastering, e sulla reale possibilità che questo ruolo possa ulteriormente emergere.

    Sono tre brevi video completi di trascrizione:
    Future Of News: The Newsmaster Role As Seen By Gerd Leonhard, George Siemens And Nancy White

    Uscire poi anche in Italiano ma per ora c’è solo la versione originale.

    I vostri commenti e critiche rimangono il mio interesse principale.

  19. @tutti

    Mi è venuto in mente il lato opposto della medaglia del fare newsmastering ed il lato positivo per chi non lo fa:

    Sono sempre di più quelli che PENSANO di fare newsmastering e lo fanno sempre più in molti, questo cosa comporta, poche fonti originali e tanta ridondanza degli stessi contenuti, e se l'”era” del newsmastering fosse finita?. Se si continua così…non rende più il newsmastering, si avvantaggia sempre di più chi non lo fa ma che fa il contenuto originale 😉 .

    Per me comincerà un simil “social newsmastering”, tutti a riferire cos’ha detto tizio X su facebook, tizio Y su twitter, ecc. 🙂 .

    Stay Tuned!