Vèstiti per il successo: costruire un layout che lavori al posto tuo

Non vorrai attirare i tuoi lettori con un cartello del genere?

iStock.com/Renphoto

Presto o tardi, tutti i blogger si trovano di fronte alla difficoltà di ottenere precisi risultati sulla base dei loro sforzi.

C’è chi vuole macinare a tutti i costi più iscritti alla propria newsletter. Chi brama di aumentare il tasso di conversione delle proprie affiliazioni. Oppure chi si sforza in tutti i modi di raddoppiare il numero di commenti o di ottenere più link in ingresso dai lettori.

Tutti, insomma, inseguiamo un preciso obiettivo.
Fosse anche solo quello di essere semplicemente più letti e apprezzati. 🙂

Il problema è che spesso, per ottenere quanto detto, raramente volgiamo lo sguardo verso colui che è in grado da solo di determinare buona parte del successo (o del fallimento) dei nostri sforzi.

Ovvero, il caro, vecchio layout.

Eh già.

Un buon layout lavora ventiquattro ore al giorno, trecentosessantacinque giorni all’anno. Richiede un modesto mantenimento e una volta addestrato può svolgere i compiti più gravosi senza perdere nulla dell’entusiasmo originale.

Eppure, ancora in molti lo considerano un semplice mezzo con cui convivere, da tenere insieme alla meno peggio. Con il quale distribuire i propri contenuti senza infamia e senza lode, neanche fosse il cellophane della classica rivista sugli scaffali dell’edicola di fiducia.

Il web si naviga a vista e un layout è tutto ciò che i tuoi lettori possono conoscere di te senza avere ancora messo in moto il cervello. E al di là del primo approccio, un impressione sbagliata può costarti molta più fatica nel dover essere rimediata “a parole” e passando in altri modi il messaggio che desideri.

Soddisfatte le necessità di base, spingiti oltre

La prima cosa alla quale vorrai fare attenzione sarà fornire una copertura adeguata a tutte le necessità dei tuoi lettori. Esistono numerose pagine che possono contribuire a rendere il tuo layout più completo e sfaccettato. Perché non sfruttarle?

Anziché concentrare tutte le informazioni che vuoi comunicare in una semplice pagina “About me”, cerca di fornire soluzioni tagliate su misura per chi sta cercando statistiche di traffico, informazioni sulla tua presenza sui social, una semplice selezione dei tuoi articoli e quant’altro ti possa venga in mente.

Comunica in maniera diretta

La maggior parte dei layout che non funzionano si ostinano a mantenere celate dietro un qualche “velo di autorevolezza” le informazioni più importanti e di cui i lettori farebbero volentieri uso.

Parlano poco, usano fin troppi giri di parole, danno molto per scontato.

Per capirci, se non riesci ad ottenere nuovi iscritti al feed, forse è perché probabilmente i tuoi lettori neanche sanno cosa siano, i feed. Spiegare a chi ti legge le potenzialità del tuo blog e i diversi modi per fruire dei tuoi contenuti non solo ti eviterà di ripeterti centinaia di volte in futuro, ma permetterà agli utenti di passaggio di avere una visione più chiara del luogo in cui si trovano e… perché no? fermarsi un altro po’.

Fai in modo che il tuo layout parli in maniera diretta ogni qual volta se ne presenta l’occasione.

Il giusto stile

Di tanto in tanto ricevo richieste da parte dei lettori di feedback riguardo ai loro blog e alle strade per migliorarne la resa non solo estetica ma soprattutto funzionale. Ciò che propongo in risposta il 99% delle volte è di cominciare a sfruttare meglio e al pieno delle loro forze tutte le porzioni di layout presenti.

Di non lasciare nulla al caso.

Di non infilare feature a raffica se poi non si è sicuri di poterle adeguatamente gestire.

Ad esempio, se proponi una sezione “post in evidenza” e poi gli stessi post al suo interno si possono trovare poche righe più sotto, stai tranquillamente passando un messaggio di trascuratezza generale. Se proponi l’iscrizione alla newsletter ad ogni piè sospinto ma poi non mantieni “calda” la tua lista con invii periodici di materiale di qualità, allora stai usando un tool a metà.

Se non ritieni di avere il tempo necessario ad usare questi tool, rimani semplicemente un gradino indietro. Riduci le call-to-action offerte dal tuo layout e ripensa l’organizzazione del tuo spazio sulla base delle tue reali possibilità. Ma offri sempre ai tuoi utenti contenuto di altissima qualità al livello in cui ti trovi.

Due parole sui blogroll

Un altro degli aspetti piuttosto dibattuti sui layout dei blog è se questi debbano o meno comprendere un blogroll in cui condividere gioie e dolori del PageRank con lettori e amici.

Come ho già scritto tempo fa ho deciso di fare a meno del mio blogroll quando ho capito che la gestione dei link era diventata più una faccenda politica che altro. Chi esigeva un link a fronte di un (unilaterale) scambio. Chi si lamentava della posizione in lista.

Questo mi ha portato a risolvere la questione alla radice, riutilizzando lo spazio del blogroll in sidebar in maniera più efficente. Di contro, praticamente da sempre lascio aperta la porta a chi si voglia acchiappare un “link veramente amico” nella pagina dei lettori (rendendo molto più personale e “umana” l’intera faccenda).

Bilancia perfezione Vs tempo disponibile.

Nella composizione del layout perfetto, in grado di comunicare ai lettori gran parte del nostro messaggio mentre noi siamo in tutt’altre faccende affaccendati, la ricerca della perfezione assoluta può diventare un grosso vincolo.

Ricorda che è sì vero che un layout efficace è quello che meglio si plasma sul blogger e sui suoi contenuti, ma è anche vero che per fare ciò deve (prima o poi) diventare concreto, uscire dall’utopico e sottoporsi al giudizio degli utenti.

Non girare in tondo, insomma. Scendi il prima possibile nel concreto e nel razionale.

Vèstiti per il successo

Una piccola citazione, ti va? 😉

Cal Lightman: “Cosa vuoi fare da grande?”

Ria Torres: “Io sono grande.”

Cal: “Eccezionale! Cosa sei?”

Ria: “[…]”

Cal: “Sei sulla strada per diventare una delle maggiori esperte al mondo in inganni.”
“Ma nella tua testa continui a essere un’addetta al controllo bagagli dell’aeroporto.

Finché non cambierai questo, penserai sempre di non essere pronta.”

da: Lie to Me S02E01 – “The Core of It”

Pensa come se già avessi raggiunto tutti i tuoi più smisurati sogni.
Agisci come se già avessi in mano i risultati che cerchi.

Poco a poco la realtà ti darà ragione. E si assesterà sul tuo nuovo stile di vita donandoteli sul serio.

Le sidebar, i calzini e i fuochi d’artificio

Un tempo Darren Rowse ha paragonato le sidebar di molti dei blogger in circolazione al proprio cesto dei calzini.

E aveva ragione.

La prima cosa che vorrai fare per rendere il tuo layout in grado di parlare per te sarà sfoltire la sidebar da tutto ciò non si possa dire essenziale a comunicare uno ed un solo messaggio.

Evita di sparare i fuochi d’artificio con mille accrocchi “duepuntozero”. Chiediti quanto vale in termini di efficacia la widget tanto simpatica che valuta il ranking del tuo blog a livello planetario. O lo slideshow delle dieci foto su Flickr che non aggiorni dal Natale scorso. O ancora la sterminata serie di banner antipixel che si sono accumulati negli anni e rubano oramai più spazio della stessa colonna dei post.

Informazioni rilevanti in apertura e chiusura

Un ultimo appunto per nulla scontato.

Non dare per scontato che chiunque desideri saperne di più sul tuo conto sia anche sufficientemente motivato da intraprendere un safari tra le tue pagine scansando articoli datati, pagine di biografie chilometriche e componga infine la tua storia tassello dopo tassello.

Prepara informazioni pronto uso, e fai riferimento ad esse in apertura e chiusura di pagina. Ti stupiresti di sapere quante persone non sono a conoscenza di argomenti che tu potresti ritenere assolutamente scontati riguardo te e il tuo blog.

Il vestito giusto

Dressed for Success, cantavano i Roxette sul finire degli anni ’80.
Che avessero intuito qualcosa? 😀

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

11 commenti

  1. Hai azzeccato in pieno tutti i punti. In più aggiungerei che un buon layout (secondo la mia esperienza) deve utilizzare e seguire un set di colori ben preciso. Inoltre, questa teoria e organizzazione dev’essere la stessa usata all’interno dei post. Pubblicare post sempre diversi per colori del testo, grassetti, corsivi e allineamenti confonde il lettore. Lo stile va replicato anche nella formattazione del testo.

    1. Condivido, soprattutto cercherei di evitare al massimo i cut & paste grezzi che si portano dietro quintali di formattazione aggiuntiva dai word processor.

  2. Come sempre un ottimo Francesco. I due punti che hai toccato e che mi son piaciuti di più:
    1) Il giusto stile. Io ho commesso questo errore con la newsletter: mai inviata da quando ho aperto il blog nonostante gli iscritti ci siano e siano molti. Con l’ultimo post, però, l’ho inviata. Ora devo solo perfezionare, tipo un po’ di layout ed usare un servizio che mi permetta di tracciare i ritorni.

    2) Vèstiti per il successo. Verissimo: convincersi di essere prima di essere per diventare 😉 Ottimo consiglio (fa molto legge dell’attrazione…)

    3) Sidebar. Io ho tolto tutto: ho lasciato solo il box del mio ebook, l’iscrizione a twitter, rss e newsletter, e due o tre link ad aggregatori che uso. STOP.

    4) Informazioni rilevanti in apertura e chiusura. Questa non l’ho capita molto bene. Qualche esempio pratico?

    Grazie Frà, sempre utile, come sempre 🙂 😉

    1. Riguardo al punto 4. Hai mai fatto caso a quei layout che sembrano perdersi nel vuoto senza una chiusura vera e propria? Nei quali cercare informazioni sugli autori o sul team alle spalle è un’impresa che si snoda attraverso manciate di pagine che dicono tutto e niente?

      Ecco, in quei casi farebbe decisamente comoda un’ancora a fondo pagina presente e uniforme come una semplice linea di crediti, link, riferimenti alla sezioni “che proprio non si possono mancare”.

      Dare per scontato che l’utente sia in grado di trovarle da solo equivale a perderlo nel processo di ricerca.

  3. io e te ne abbiamo parlato in grandi linee nell’intervista ti ricordi?il layout gioca un ruolo pressochè fondamentale,siano contenuti di grafica che di news,tutto deve essere in perfetta armonia,deve avere le giuste pagine i giusti contenuti.
    Non esagerare con i widgeti e non sottovalutare la possibilità di curare anche il campo login e register.

    esistono e vanno sfruttati anche loro,specie se vuoi permettere ai tuoi utenti di registrarsi al sito,io personalmente lo curata permettendo ai miei lettori di unirsi e partecipare.

    poi ognuno si gestisce come meglio crede,se intendi comunicare con le newsletter installi il giusto plugin,se vuoi gestisci al meglio i feed,io preferisco cercare di far crescere il mio Team permettendo all’utente di registrarsi e partecipare,e dando chiaramente la possibilita di seguirmi tramite feed

    grade francesco,ciao

    1. Certo che mi ricordo 🙂
      Ho in bozza un articolo proprio riguardante ciò che dici.

      Ovvero, di come molti si lamentino di ricevere pochi commenti e in generale interazione sui contenuti quando si affidano a meccanismi di login e registrazione anziché basarsi sul puro trio “nome+mail+sito web” da inserire ad ogni messaggio.

  4. Grazie, per i consigli, molto utili.
    Il mio problema è che purtroppo ho un sito statico e non riesco a farlo decollare.
    Dopo un anno e mezzo ancora pochissime visite nonostante i miei infiniti sforzi:directory, scambi link, aggregatori, commenti neo forum e nei blog, twitter , aticle marketing e altro..
    Considera che sono quasi 300 pagine se conto anche il sottodominio.
    Non so che fare, potresti darmi un consiglio sul layoout?

    1. Ciao Elena,
      sito statico equivale a dire proprio nessun CMS dietro?

      Se così fosse, credo che ti sia vincolando parecchio. 🙁

      Non tanto perché senza CMS non si possa fare nulla (anzi). Quanto piuttosto perché la nicchia che sembri occupare è già ampiamente saturata da centinaia di altri blog che hanno dalla loro una rapidità di aggiornamento (e “apprezzamento”) da parte dei motori molto superiore a quella di un sito statico.

      E che permettono discussioni, interazione, backlink e tutte quelle cose che alimentano una piccola community a fronte di un impegno minimo.

      Il mio consiglio è quello di cominciare a pensare realisticamente ad un buon CMS e a quali contenuti trasportare in esso tra tutti quelli (sto notando che sono davvero molti) che copri attualmente.

  5. ciao elena,non me ne voglia francesco se utilizzo il suo spazio per dare un mio modesto parere :),
    Secondo me Elena nella home del tuo sito hai troppi adsense,ricorda che anche se ben posizionati e camuffati con i colori al lettore potrebbe dar fastidio,ovvero io trovo interessante il tuo blog ma se appena clicco su un’articolo vengo catapultato verso una pagina pubblicitaria di qualche inserzionista sicuramente mi può dar noia,anche due campi di ricerca per google sono troppi a mio avviso,i colori sono belli il fucsia e il bianco sono molto belli ,forse adatterei lo stile dei font,il menu rispetto alle dimensioni dei font dell’articolo sono troppo piccoli,secondo me non c’è proporzione,dovresti cercare di attirare i tuoi lettori coinvolgendoli con i social Network ecc,
    Adesso mi odierai e dirai ma chi si crede questo:( credimi che sono solo semplici consigli e vedrai che secondo me se adotterai queste piccole modifiche le cose cambieranno

    Usi wordpress?nel caso ti consiglio sempre di fare buon uso di plugin come all in one seo pack,che sicuramente ti darà una mano nel posizionamento…ciao