About who? About me!

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Riprendendo Luisa Carrada nel suo recente post “Dimmi chi sei e ti dirò se ti credo“, che a sua volta rimbalza un alertbox di Nielsen, vorrei dire la mia riguardo al creare una pagina “Chi sono” abbastanza efficace da compiere al suo scopo.

Concetti che ben si adattano, data la loro “modularità” di applicazione, sia alla grande azienda che al piccolo imprenditore con la sua vetrinetta sul web.

I consigli ripresi dalla Carrada:

  • essere chiari e diretti con la nostra presentazione direttamente dalla homepage (usando tagline) ;
  • realizzare una pagina di presentazione con poche pillole concettuali forti, e procedere poi a sottolivelli per rispondere alle necessità di approfondimento;
  • collegare una sezione di supporto con i principali dati di contatto alla pagina “chi siamo” in questione;
  • prevedere all’interno della pagina “chi siamo” un preciso livello di ramificazioni (in numero variabile alla complessità dell’argomento trattato) che vi permettano di approfondire le vostre diverse aree di competenza.

Dalla parte dei blogger

Come riadattare quanto detto sopra alla blogosfera?

E’ una domanda che in pochi si fanno, dando per scontato che il concetto stesso di blog leghi a doppio senso ciò che si scrive con il suo autore.

La realtà è che molto spesso non ci rimane impresso nulla riguardo all’autore dei post che leggiamo e condividiamo ogni giorno. Quando poi realmente vorremmo indagare su di esso, ecco che la nostra sete di curiosità viene placata da una misera paginetta con (forse) una fotografia, alcune info biografiche di poca utilità pratica, e nulla di realmente “caratterizzante” in grado di rimanerci impresso nella memoria dopo la chiusura della pagina.

Diciamo che possedere un blog non è  diverso dal gestire un qualunque altro tipo di sito web mirato a creare autorevolezza. Persino il blogger più casuale può quindi trarre vantaggio da un’adeguata pagina “chi sono”, migliorando il contatto con i propri lettori e uscendo dall’anonimato dei suoi stessi sterili caratteri a video.

Questi i consigli che mi sento di dare a chi volesse spremere un po’ di più la propria “identità”. 😉

  • Sintetizzate la vostra esperienza di blogger in un singolo paragrafo di circa 100 parole, e posizionatelo in un punto strategico del vostro layout. Footer, sidebar o fondo di ciascun post, non nascondetevi inutilmente ai vostri lettori e fate in modo che quel paragrafo venga letto il più spesso possibile. Fate in modo che già dalla home si recuperino sufficienti informazioni su di voi senza ancora aver effettuato un click.
  • Predisponete la pagina “chi sono” vera e propria, studiandola come una versione estesa del paragrafo di cui sopra. Espandete i vostri singoli punti di forza linkando le sezioni migliori del vostro blog o, se siete un creativo, del vostro portfolio online (volete costruire un portfolio online che funziona?).
  • Evitate più che potete di fondere la pagina “chi sono” con quella “contattami” per risparmiare tempo. I due concetti che dovreste lanciare in queste pagine sono ben diversi l’uno dall’altro: se nella prima dovreste convincere la gente di essere una persona affidabile ed esperta del settore, nella seconda dovreste cercare di convertire i vostri lettori in possibili contatti. Due obiettivi diversi, due pagine diverse.

E poi evitate di mentire. Nessuno si aspetta che dietro ad un blog ci debba essere una sezione editoriale con uffici, gente che corre agitando le braccia, collaboratori con alta dose di caffeina in corpo e via discorrendo.

Il più delle volte ci siete voi con il vostro portatile e il vostro pannello di WordPress, i vostri interessi che sono vostri e solo vostri e dei quali non dovreste avere timore di parlare.

Fatene, anzi, un punto di forza. E, no, i vostri interessi non devono necessariamente essere in tema con il vostro blog. Ho visto di blog tecnici che vanno periodicamente OT parlando di cucina, di macchine da corsa, di film e di videogiochi. E’ un male? Non lo so, ma li leggo con piacere 😀

E poi chissà che poi riuscire ad essere una persona prima che un post possa contribuire a migliorare il vostro rapporto con i lettori?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

12 commenti

  1. io che non sono bravo/capace/non voglio descrivermi (sono gl’altri che devono lodarti o bacchettarti non farlo te stesso) ho fatto la mia paginetta e c’è anche la foto 🙂 , però visto che con il blog si è in qualche modo a contatto con le persone la mia “reputazione” online la cerco di fare scrivendo cose utili e giuste, sperimentandole quasi tutte prima…alla fine le persone guardano i siti per vedere il sito non per farsi i c***i degl’altri, è utile in ambiti di marketing il fatto di esprimere fiducia.

  2. Yuri, hai ragione e fai bene a dire che sono gli altri a doverti promuovere o bacchettare in base alle capacità che dimostri.

    Tuttavia non credo che si debba fare di tutta l’erba un fascio: descriversi in maniera “pulita” non vuol dire necessariamente mettersi su un piedistallo e auto-lodarsi a tutto spiano, o no ?

  3. io a volte penso anche quello che potrebbero pensare gl’altri, ovviamente con la mia testa, la vedrei come auto promozione, almeno per dati soggettivi, ad esempio uno che si descrive caratterialmente ecc., dati oggettivi son d’accordo.

    Poi resta il discorso del “luogo”, cioè io ho fatto la pagina “chi sono” e quella “contatti” per mostrare il lato umano del blog, non faccio un libro su quante volte mangio al giorno…:D , una persona che vende ebook ad esempio ci può scrivere anche un ebook su com’è fatto/quello che fa, ma sarà vero o cerca di vendere? 😉

  4. premetto che mi sono un po’ sorpreso nello scoprire che qualcuno si interessi a “chi sono”, personalmente non leggo mai quella pagina (ammesso che in un post non si accenni a qualche dato personale che crichieda un approfondimento per comprendere il senso della frase) anche perchè mi interessa poco o nulla di cosa sia nella vita reale quella persona. mi basta che nel mondo virtuale sia interessante…non voglio mica sposare gli autori dei mie blog preferiti!
    però non credo che a nessuno interessi farsi i fatti altrui come sostiene Yuri, hei in tv sdoganano i reality show, le riviste di gossip sono le più vendute…direi che lo spirito voyeristico sia bello forte nel grande pubblico. si pensi anche che una cosa MySpace debba in parte del suo successo a “fotografie porno di persone porno che fanno cose porno”… e MySpace non è altro che una gigantesca e orrida pagina di “chi siamo” (e non vorremmo/dovremmo essere). Quindi secondo me i profili dovrebbero essere un concentrato di particolari sordidi e personali per soddisfare la morbosa curiosità degli amanti del gossip.

    P.S. la frase su MySpace, purtroppo, non è mia. l’ho tratta da uno dei filmati di current.com

  5. per me è importante per il lato umano mettere contatti e “chi sono” non guasta,
    serve per far vedere che c’è qualcuno che scrive il blog, è un po web 2.0, però deve rimanere un po, è quello che intendo, senza scrivere tutto di nuovo ho scritto +o- lostesso anche qui

  6. >>>>E’ una domanda che in pochi si fanno, dando per scontato che il concetto stesso di blog leghi a doppio senso ciò che si scrive con il suo autore>>>>

    Tu non ci crederai. Ma è da giorni che intendo scrivere una pagina per il mio blog, per tentare di spiegare le motivazioni che mi spingono a scrivere fact… e “caxxate 2.0”
    Cerco il modo per renderla comunicativa e godibile, mentre tu te ne arrivi con tutti questi suggerimenti. Grazie! 😀
    Sinceramente mi sono arenata sulla “sinteticità”, cosa che non ho ancora saputo ottenere in maniera significativamente comunicativa.

    Ma adesso, ho ancora un paio di cose da riguardare…
    Ben vengano i suggerimenti!

    ciauz! 😉

  7. Interessante post e molto molto bella la scritta “sei (col mio 7..) interessanti commenti”.. ti copio subito l’idea! Grazie 🙂

  8. Apprezzo sempre la particolare visione di Sheik ai post 😀

    “Quindi secondo me i profili dovrebbero essere un concentrato di particolari sordidi e personali per soddisfare la morbosa curiosità degli amanti del gossip.”

    Lol occhio che stai descrivendo FaceBook ( 😛 )

  9. Dietro ad ogni mio blog c’è sempre qualcuno che corre alzando le braccia con una forte dose di caffeina in corpo! 🙂

  10. Sono assolutamente convinta che il far sentire la presenza di una persona in carne ed ossa al di là dello schermo è essenziale per la buona riuscita di un blog. Una delle prime cose che guardo in un blog che non conosco è la sezione about e se questa non c’è o è ridotta tendo ad abbandonare il blog… forse è sbagliato ma necessito di sapere qualcosa sul blogger e mi dispiace che qualche buon blogger che ho conosciuto non curi questo dettaglio essenziale!!!
    Per quanto mi riguarda, la prima cosa che faccio quando apro uno spazio online, che sia il blog, il myspace o il facebook è inserire le informazioni su di me, lo trovo corretto e giusto nei confronti di chi mi legge e vorrei che gli altri facessero altrettanto.