L’ABC del blogger – ovvero: quanto tempo spendi a scrivere un post?

Gestire priorità, lavorare in batch e rimanere sani di mente

La scorsa settimana ti ho parlato di alcuni fattori che tendono a condizionare la produttività del tempo che spendi di fronte al monitor.

Il primo era la legge dell’80/20, il secondo l’utilizzo (o meno) di alcuni strumenti efficaci e il terzo la semplice capacità di assecondare il tuo bioritmo.

Tre variabili chiave di cui prendere consapevolezza prima di lanciarsi lancia in resta alla riconquista del tempo perduto. 😉

Oggi invece vorrei invece scendere un pelino più nel dettaglio, raccontandoti qualche altra tecnica concreta che ha contribuito per quanto mi riguarda a raddoppiare (almeno) l’efficacia del tempo che spendo lavorando al mio blog.

Sai, spesso leggiamo di come la principale arma a disposizione del blogger per ottenere successo sia la buona volontà. Con la buona volontà si può fare tutto, dicono.

Si superano gli ostacoli, si rimane motivati, si raggiungono gli obiettivi con il sorriso sulle labbra.

E hanno ragione.

Ma non è solo questione di buona volontà!

Tuttavia, anche un blogger estremamente motivato nello svolgere il proprio lavoro potrebbe semplicemente essere orientato nella direzione sbagliata.

Peggio ancora, potrebbe essere motivato nell’affrontare grandi problemi facilmente riducibili in altri modi, se non del tutto eliminabili con un diverso approccio che vada oltre il “duro lavoro sempre e comunque”. Dopotutto la buona volontà va affiancata ad un minimo di pianificazione, altrimenti si tratta solo di lavoro-a-testa-bassa fine a sé stesso.

Ci hai mai pensato?

La tecnica ABC

Devo ammetterlo: quando ho iniziato a bloggare, guardavo con molta invidia tutti i blogger più conosciuti in grado di sfornare articoli lunghi, complessi e interessanti con cadenza fissa.

Mi chiedevo soprattutto che diamine di vita sociale potessero avere queste persone. Pubblicando 4-5 articoli alla settimana pieni di immagini, link, citazioni e (non ultime) riflessioni veramente degne di nota ero convinto che queste persone avessero finito per immolare tutto il loro tempo libero alla gestione delle loro pagine.

Eppure, non era così.

Trovavano ancora tempo per il loro lavoro, la loro famiglia, i loro hobby. E per i social media e la gestione delle mail dei lettori.

Insomma, come diavolo facevano?

Beh, con il tempo ho capito che ogni lavoro che intendi compiere (peraltro non necessariamente legato al tuo blog) è determinato da sotto-task che potremmo suddividere con una tecnica molto basilare quanto memorizzabile: la “tecnica ABC.”

  • A: Alta priorità
  • B: Bassa priorità
  • C: Contenuti extra

Prendiamo come esempio un argomento che ci tocca da vicino: la composizione di un nuovo post.
Esatto, un post come quello che stai leggendo in questo stesso momento. 😉

A come: obiettivi ad alta priorità

Gli obiettivi ad alta priorità, nella composizione di un post che attragga i tuoi lettori si possono racchiudere in:

Tra i tanti:

  • Un ragionamento alla base che funzioni
  • Un’esposizione dei concetti chiara e precisa
  • L’utilizzo di una buona grammatica

Quindi questo è ciò da cui dovresti partire prima di pensare ad ogni altra cosa!

Senza questi tre obiettivi realizzati, tutto il resto crolla e non trova motivo di esistere. Non si ottengono commenti, il post non viene ridiscusso e potresti tu stesso non essere affatto motivato a portarlo a termine. Sì, stiamo parlando di quel 20% di tempo che produce la quasi totalità del risultato.

B come: obiettivi a bassa priorità

Poi vengono gli obiettivi a bassa priorità. Compiti importanti ma che contribuiscono solo in minore parte al risultato finale:

Ad esempio:

  • Una buona immagine introduttiva
  • La ricerca di dati precisi con le relative fonti
  • L’inclusione di esempi concreti o di esperienze personali

Con questi altri tre elementi a nostro favore, il post acquista ulteriore vitalità e risulta più facile da scorrere. Ulteriori dati a supporto della tua argomentazione ti rendono più autorevole e rendono più concreti gli argomenti. Esperienze personali sono un gradevole bonus in grado di stimolare ricordi e reazioni nei lettori.

Tutte queste attività risiedono in quell’80% del tempo che produce una minima parte del risultato. Dovresti affrontare questi task solo per migliorare il raggiungimento del tuo obiettivo e non considerarli una base di partenza.

A questo punto hai quasi centrato il tuo obiettivo. Il tuo post è praticamente finito e soddisfa il 99% delle richieste possibili verso il tuo blog.

Cosa manca?

C come: contenuti extra

Esistono tutta una serie di accorgimenti in grado di estendere il lavoro su un singolo post virtualmente all’infinito. Tutte sono tutte attività relative ai contenuti extra che dovresti prendere in considerazione solo se hai a disposizione davvero molto,molto tempo:

  • Formattazione aggiuntiva (tramite CSS)
  • Ricerca di letture correlate da proporre al termine dell’articolo
  • Creazione di una composizione su misura per l’immagine in apertura

Il principale problema che si ha nello scrivere un nuovo post è spesso quello di non centrare (più o meno coscientemente) l’obiettivo che si aveva in mente. Di sprecare ore alla ricerca dell’immagine evocativa senza poi accorgersi di aver trascurato le conclusioni. Di aver puntato così tanto sulla ricerca dei contenuti correlati da aver piazzato troppe (o troppo poche) immagini.

Insomma, di aver invertito questa basilare scaletta “ABC”. 😀

E vuoi sapere ancora una cosa?

Lavora in batch!

Ora che conosci una tecnica rapidissima per scoprire quali siano i task più importanti per raggiungere il tuo obiettivo e ne hai fatto mente locale, puoi iniziare a ottimizzare il tempo speso nell’affrontarli semplicemente accorpandoli a mo’ di catena di montaggio.

Sei in piena fase creativa? Hai avuto almeno una decina di buone idee per gli argomenti che vorresti affrontare con i tuoi lettori?

Metti a segno, uno dopo l’altro, tutti gli obiettivi ad altra priorità (e soltanto quelli). Poi, spostati sulla ricerca delle sole immagini e dei link da fornire a ciascun post. Poi ancora, se ti rimane abbastanza tempo, dedicati a tutti i vezzi grafici in grado di completare l’ultimo frangente rimasto (ma ricorda, solo se ne hai sufficiente tempo!).

Quando non affrontavo il blogging in questo modo ero frustrato dall’avere mille idee per la testa e solo un decimo del tempo per realizzarle tutte. Sentivo che nel momento in cui concludevo il primo dei post che avrei voluto scrivere l’ispirazione per gli altri 10 si era persa in compiti trascurabili e che non mi avevano fatto avanzare di un passo nella direzione giusta.

Lavorare in batch è molto più semplice quando inizi a dividere in compartimenti stagni il tempo che spendi a lavorare nella dashboard del tuo blog (o fuori di essa). Ti permette di rimanere focalizzato su un singolo compito, anche ripetitivo, e di trovare maggiore concentrazione mano a mano che procedi nel completarlo.

Questo è ciò che per me ha funzionato. 🙂

Tu come ti comporti durante la scrittura di un post? Quanto tempo spendi in media per confezionare qualcosa di interessante da leggere per i tuoi utenti?

foto: threephin

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

12 commenti

  1. A me non piace molto l’approccio “industrializzato”. Sarà che già a lavoro devo combattere tutti i giorni per 10 ore con una “produttività sfrenata” che non guarda in faccia a nessuno e dunque il mio stile di blogging è decisamente più rilassato.

    Io scrivo dove mi capita, al cellulare o al pc dove mi trovo. Poi quando ho tempo, copio ed incollo quello che avevo scritto, rileggendo ed aggiustando il post. Mi piace un sacco scrivere quando sono a giro in posti strani 🙂

  2. Ammetto Lorenzo,
    che la tua è un’ottima tecnica 😉
    ma in definitiva, quanto spendete in termini di tempo a scrivere un post?

  3. Ahahahah grazie, beh comunque è certamente divertente! 🙂

    Per il tempo dipende: si va da un quarto d’ora a massimo… boh mezz’ora, quaranta minuti. Alcuni post invece li scrivo a pezzi: inizio e li lascio lì a lievitare, e li riprendo quando mi torna in mente qualcosa da ampliare o da definire meglio.

    A proposito Carlo, ho visto il tuo blog e vorrei usare un tema simile al tuo che in home page mette tanti post in quel modo con immagini e titolo (e magari trafiletto) come se fosse la home page di un quotidiano e vorrei che ogni rettangolo mostrasse l’ultimo articolo di una certa etichetta… sai aiutarmi? Sai dove posso trovare un tema simile? Ne hai visto qualcuno in giro? Ho visto che tu usi wordpress, io ne avrei bisogno per Blogger.

    1. Si certo,
      nel mio footer ho il link dell’autore del tema. Fai click direttamente da li, così evito di spargere pubblicità magari indesiderata… credo che abbia fatto qualcosa per Blogger, ma non ne sono troppo sicuro!

  4. Io sto ancora cercando di carburare in quanto a scrittura post. Anzi. Sto ancora cercando di carburare in quanto a scrittura, punto.
    Questo articolo comunque mi sembra una buona base di partenza.
    Grazie Fra.

  5. Io impiego almeno un’ora al giorno in senso generale, bisogna considerare anche il tempo di ricerca ed indagine che bisogna fare prima della scrittura di un post.

  6. è sempre troppo poco il tempo e il post non è mai perfetto. Alla fine viene pubblicato anche se non è completo come lo si voleva pur di mantenere fede per gli impegni per la pubblicazione.

    1. Concordo con quanto hai detto mirko, io generalmente prima decido l’argomento, inizio a scrivere l’articolo, poi lo lascio lì a lievitare come dice Lorenzo. Nei giorni successivi o quando ho tempo riprendo in mano l’articolo e aggiungo le cose che mi sono venute in mente correllate all’argomento dell’articolo stesso.

      In termini di tempo sicuramente 1 ora ci vuole per scrivere bene un post. Va detto anche che a volte mi capita di preparare l’articolo interamente lo stesso giorno, se bisogna rispettare una cadenza fissa, in questi casi l’articolo è più breve rispetto agli altri. Il mio approccio in linea generale è quello di suddividere l’articolo in più parti, in modo da ricavare più post da una stessa idea, ma per questo necessito di più tempo per prepararlo…

  7. ottimo articolo, io ultimamente mi sto ponendo molto il problema tempo, dedico molte ore al giorno al mio blog probabilmente per mancanza di esperienza, e sto ancora cercando la mia personare tecnica di scrittua di un post, proverò con la tua per un pò 😉
    Per rispondere alla tua domanda generalmente suddivido la produzione di un articolo in due tempi.

    1. Idea, mi viene in mente e prendo un appunto, scritto o vocale con le finalità del post, struttura e se o tempo una veloce bozza.

    2. Correzzione ed eventuali tagli e arricchimento con link, immagini, formattazione.

  8. Io ci metto molto. Debbo prima decidere la tematica, dopo aver deciso la tematica, debbo trovare la parola chiave principale, poi debbo utilizzare gli strumenti di google per fare la SEO, poi ancora faccio dei calcoli matematici con Excel per vedere l’efficacia delle parole che ho utilizzato, poi ci metto l’immagino, poi ci metto il test alto nell’immagine, ci metto l’intestazione, penso al titolo più idoneo, alla meta descrizione ecc… almeno 3h le perdo, dopo aver fatto tutto ciò poi va sponsorizzato… e ci perdo altre 2h

  9. Ottimo sistema, dare delle priorità è sempre fondamentale altrimenti si perde il focus di quello che si scrive e perchè si scrive, se lo si fa solo per diletto è possibile adottare un approccio più rilassato ed istintivo, se lo si fa per monetizzare o per creare e rafforzare un brand, ci vuole del tempo, anche qualche ora, bisogna curare ogni aspetto: la ricerca di parole chiave, la difficoltà di posizionamento, la seo, la ricerca e sintesi dei contenuti, quella delle immagini, l’organizzazione e la struttura del post, altrimenti si rischia solo di sprecare del tempo inutilmente.