6 modi per trovare il tuo stile di scrittura (e rimanere consistente)

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Le persone non leggono i tuoi post.

Quello che accade, invece, è che le persone scansionano continuamente ciò che scrivi alla frettolosa ricerca di qualche appiglio che ne solletichi l’attenzione.

Forse oggi può trattarsi di un titolo, domani di un passaggio in evidenza, di un nome o una citazione rilevante.

Tutto ciò che scrivi, e soprattutto il modo in cui continuamente lo presenti, contribuisce a creare un articolo che invoglia chi lo legge a proseguirne la discussione.

Di più, contribuisce a creare il tuo “marchio di fabbrica”. Ed è solo questione di dettagli.

Hai mai avuto l’impressione di voler leggere, leggere e ancora leggere blog dei quali dopotutto non ti interessava poi così tanto l’argomento trattato, e di dover invece faticare per trarre qualcosa di utile da un altro post del tuo blogger preferito?

Impostare, o adottare se ancora non l’hai fatto, uno stile di scrittura consistente è uno dei primi passi per poter essere davvero letti con facilità.

1. Aperture

Inizia lentamente. Sfuma i lati del discorso.

Far passare un messaggio complesso è difficile, questo è vero. Tuttavia nessuno vuole avere a che fare con monolitici blocchi di testo che a tutto invogliano fuorché ad essere affrontati.

Ad inizio articolo, sfrutta frasi brevi e autoconclusive, che si lascino leggere con facilità senza mettere il lettore sulla difensiva.

Trascina il tuo lettore nel vivo del discordo un pezzo alla volta, senza fretta.

2. Paragrafi

La buona scrittura ha bisogno di spazio. Spazio vuoto.

Non puoi semplicemente gettare una provocazione qualsiasi e farla seguire da sei paragrafi tutti uguali ammassati l’uno sull’altro. Una concetto per paragrafo, gioca con gli spazi bianchi tra un blocco di testo e l’altro in modo da scaricare la pesantezza visiva globale.

Forse potresti decidere di mantenere uniforme la lunghezza di ciascun paragrafo, o forse di vivacizzare il lato estetico del tuo post inserendo ad hoc delle zone di decompressione dove l’occhio abbia modo di rilassarsi.

Spezza lunghi paragrafi da brevi incisi.
Sfrutta immagini e grafici.
Sfrutta liste e citazioni.

Gioca con il vuoto esattamente come fai quotidianamente con i caratteri che lo riempiono.

3. Grassetti

Ricorda: se tutto è in evidenza, allora nulla lo è davvero.

Prima di evidenziare ogni singola parola rilevante di ogni paragrafo chiediti: “E’ davvero necessaria per trasmettere il concetto globale?”. Più che per rendere evidente il significato di ogni frase presa a sé stante, dovresti vedere i grassetti come un mezzo con cui estrapolare il tuo post durante una scansione veloce.

Delle ancore, a cui il lettore possa aggrapparsi prima ancora di decidere se sia il caso o meno di iniziare a leggere.

Un buon modo di capire se il grassetto funziona? Da sempre quello di lasciar riposare il post per una decina di minuti e poi scorrerlo di corsa, nel modo in cui farebbe un nuovo lettore. Quanto di ciò che hai scritto risalta adesso grazie a dei grassetti ben studiati?

4. Titolature

Ogni post può prevedere un diverso approccio, questo è certo.

Tuttavia all’interno di ogni post dovresti mantenere un filo logico, del quale le titolature ne rappresentino lo scheletro. Ricorda cosa si diceva qualche riga più in alto: le persone scansionano il tuo articolo ancora prima di iniziare a leggerlo. A volte, questo momento non arriva affatto.

Decidi sin dall’inizio se sfruttare i titoli per porre domande, far evolvere un ragionamento o semplicemente sfruttarli a mo’ di liste puntate. Poi, mantieni coerente questa scelta senza variarla in corsa. I tuoi lettori ringrazieranno.

5. Liste

Già in passato abbiamo parlato di liste. Di come siano utili a passare concetti spinosi, vasti e disomogenei.

Ma tutte queste potenzialità vanno semplicemente sprecate se il tuo approccio nei loro confronti varia da articolo ad articolo.

Le liste “pure” sono ottime per argomentazioni brevi e incisive. Titoli di secondo livello e seguenti sono invece l’ideale per impostare analisi più complesse che richiedono maggiore chiarezza nell’inscatolare il discorso.

Dovresti decidere sin da subito quale stile adottare e importi di non variarlo di volta in volta solo per comodità.

6. Immagini

Non parliamo esattamente di stile di scrittura, ma diciamo che l’argomento ben si presta.

Impostare uno stile consistente significa anche utilizzare immagini della stessa dimensione e con la stessa (per quanto possibile) qualità grafica in ogni tuo post. Ciò crea per prima cosa un ordine visivo, e diventa poi rapidamente familiare e riconoscibile.

Rimani coerente anche nei dettagli, decidendo a priori se applicare a crediti e citazioni sotto la singola immagine o a fondo post, a mo’ di chiusura. Layout senza vincoli grafici definiti potrebbero d’altronde adattarsi ad un utilizzo di immagini più variegate e disomogenee (caratteristica che solitamente va di pari passo con una frequenza di pubblicazione più alta).

Questione di riconoscibilità

Essere consistenti non è necessariamente questione di scegliere una strada piuttosto che un altra.

Non c’è una vera e propria “guida di consistenza” che ti possa dire quale dimensione del testo usare o quanto grandi debbano essere le tue immagini.

E’ piuttosto questione di scegliere un proprio “marchio di fabbrica” e portarlo avanti fino in fondo, senza incertezze o modifiche in corso d’opera.

Allo stesso modo in cui non gradiresti un blog che cambia layout una volta a settimana, mantenere uno stile coerente all’interno dei tuoi post è uno dei piccoli grandi passi per trasmettere quel riconoscibile messaggio trasversale in grado di farti riconoscere ad occhi chiusi.

Dunque che aspetti?
Scegli una strada, testala fino in fondo e poi fai di essa la tua unica guida 😉

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

15 commenti

  1. Come sempre, ottimo articolo!
    Devo dire che i tuoi meta-post sul blogging sono i miei preferiti, anche perchè ho imparato molto da te, sia dai tuoi consigli che dal tuo modo di scrivere. Ho proprio iniziato ad impostare diversamente i miei articoli.

    A proposito di paragrafi, grassetti e titolature… ti segnalo questo mio articolo, se per caso lo avessi perso: 10 Linee guida per scrivere un post “usabile”.

    Alla prossima

  2. Mi sono piaciute soprattutto l’introduzione ed il passaggio sui grassetti.

    Come neo-blogger mi sto accorgendo sempre più spesso di avere una doppia personalità: quando leggo i miei feed preferiti, “scansiono” alla ricerca delle frasi “utili”, quando scrivo un mio post, do per scontato che venga letto per intero!

    Per quanto riguarda i grassetti invece, ottima l’idea di utilizzarli per creare una sorta di abstract dell’articolo… all’interno dell’articolo! 😉

  3. Ottimo post, come sempre…
    Pienamente d’accordo sul fatto che i lettori non si soffermino quasi mai a leggere un papiro enorme, ma si fermano su punti più visibili e vedono se potrebbe interessar loro…
    Unica cosa, io sono dell’idea di abbondare un po’ di più sui grassetti 😀
    O meglio, preferisco che in ogni frase, o concetto, ci sia una parola chiave che attira l’attenzione ^^

  4. @Daniele: Ottimi consigli pratici!

    Interessanti soprattutto i valori temporali che riportavi: su schermo si legge il 25% più lentamente e le liste aumentano la velocità di scansione del 50%. Da tenere a mente…

    @Andrea: Ecco che acquista valore la capacità di guardare a ciò che si scrive in maniera disinteressata 🙂

    Un piccolo mantra?
    “Io non sono necessariamente i miei lettori” 😛

  5. Concordo pienamente! Come Daniele anch’io ho imparato diverse cose dal tuo modo di scrivere. Articoli puliti, ben formattati e che enfatizzano alcune frasi o dei termini migliorano la qualità complessiva di un blog e certamente facilitano la lettura.

    Quindi sarebbe opportuno creare un template personale da utilizzare per i propri articoli.

    Se si ha l’esigenza di avere diversi tipi di formattazione di testo ed immagini per i post del proprio blog, WordPress ci viene in aiuto con questo formidabile plugin (segnalato “qui” anche da te in passato ).

  6. Articolo molto utile, un buon post richiede davvero molta cura e l’attenzione ai dettagli è sempre importante. Pensare ai lettori è la prima cosa anche se non tutti “leggono” la pagina in maniera uguale il buon senso non basta mai.

  7. Eccomi! Ultimo ma non per importanza 😛
    Sicuramente i suggerimenti sono utili ma… lo stile di scrittura è fatto anche da quello che vuoi dire e come lo scrivi.

    Uno dei consigli che darei personalmente (avendo recentemente letto un libro sul web writing e non solo) è:

    – Impara a sentire quello che scrivi!
    Dopo aver scritto il tuo articolo, se non hai tempo per farlo riposare, o anche dopo averlo fatto riposare, leggilo a voce alta: l’udito, le orecchie sono il migliore correttore dell’uomo! Pensa a quante parole e quanti discorsi ascoltano ogni giorno: un errore risalterà subito, così come risalterà anche un discorso mal formulato! Provare per credere!

    Che ne dici Francesco?

  8. Veramente un ottimo post Francesco. Interessante il sunto dell’articolo con il grassetto. Credo tra le varie cose sia molto importante all’inizio dell’articolo creare delle headline che faccino soffermare con il pensiero il lettore. Con domande evidenziate e intervallate da spazi che anticipino il bisogno, il motivo per cui tale lettore sta leggendo il tuo articolo. E farlo scivolare gradualmente nella lettura del post. Cosa ne pensi?

  9. @Ottantotto: è un metodo di correzione che uso spessissimo.

    Forse porta via qualche minuto in più prima di premere “pubblica”, ma salva il lettore dal trovarsi di fronte a una serie di pensieri contorti e frasi lasciate a metà 😛

    @Pietro: Per quanto mi riguarda ad inizio post uso molto spesso:

    – domande dirette;
    – frasi autoconclusive e rapide da leggere;
    – corsivi a mo’ di tagline (soprattutto nei guest post o negli articoli in più parti);

    Leggere a schermo è impegnativo; qualunque tecnica che possa aiutare il lettore ad affrontare il discorso un piccolo passo alla volta non andrebbe trascurata. Neppure con i migliori contenuti del mondo a disposizione 😉

  10. Ho trovato l’articolo molto interessante.

    Penso che sia importante soprattuto il concetto che lo stile e la coerenza siano un modo per farsi riconoscere come blogger.

    Essere riconosciuti, vuol dire distinguersi dalla massa e questo vuol dire avere maggiore autorità.

    Ottimo post, complimenti.

  11. Ottimo il punto 1.
    È fondamentale invitare il lettore a leggere. Se manca questo punto… il resto non può aver seguito. Complimenti per il post. Sintetico e chiaro.
    A presto,
    Davide