5 cose che devi sapere per iniziare a scrivere un articolo virale

Hai già pensato a come far schizzare le tue statistiche alle stelle?

5 cose che devi sapere per iniziare a scrivere un articolo virale

Quando si parla di “effetto virale” riferendosi all’attività di un qualche brand o a contenuti in transito sulla blogosfera, le cose appaiono sempre abbastanza oscure nella loro meccanica.

E’ come se ci volessero far credere che, dato un qualsiasi buon contenuto, gli utenti della rete scelgano a caso per cosa scatenare il buzz, mandando alle stelle statistiche e guadagni di chi ha avuto la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Ma è davvero tutto così casuale?

No, non credo.

Come blogger più che come brand, ci sono alcune precise caratteristiche che possono rendere virali i tuoi articoli.

Certo, per costruire qualcosa di veramente buono può occorrere anche parecchio tempo. Diciamo però che puoi cominciare a lavorare sul tuo prossimo masterpiece entro un’ora.

Un’ora al massimo.

Caratteristiche principali

Cosa accende la scintilla del virale quando leggiamo un articolo?

  • Semplice da comprendere. Esatto. Parlo proprio a livello mentale più che di semplice sintassi. Al di là dell’argomento trattato, un articolo virale rappresenta una “scatola piena di contenuto” facilmente identificabile come tale. Non ha contenuto disomogeneo al suo interno, e ogni sua parte gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere il messaggio finale. Nessun fraintendimento, insomma.
  • Semplice da condividere. I primi responsabili della diffusione del tuo contenuto virale sono naturalmente i lettori che ogni giorno passano sulle tue pagine. Predisponi dei metodi semplici ed immediati con i quali le persone possano parlare del tuo contenuto altrove. Un esempio. Hai lanciato un nuovo servizio web? Predisponi almeno una piccola press release dalla quale i tuoi primi evangelisti possano attingere; un logo e qualche dato numerico per rendere sostanziosi i loro post. Come puoi pretendere di ottenere visibilità se rimani chiuso nel tuo guscio?
  • Infonde autorevolezza in chi lo condivide. E’ una delle logiche mentali per eccellenza: condividiamo qualcosa perché sappiamo che nel farlo acquistiamo credibilità e autorevolezza nel nostro campo. Un contenuto virale è qualcosa di estremamente rilevante per la tua nicchia. Condividendolo, i tuoi lettori acquistano visibilità nella loro sfera di influenza.
  • Contiene informazioni di assoluto valore. Quasi non ha bisogno di commenti. Se hai mai pensato, leggendo un post davvero virale, “Hey! Questo lo deve leggere assolutamente qualcun altro! E subito!”, allora hai colto il punto.

Quattro punti che si possono qunque ritrovare in qualsiasi articolo virale degno di questo nome. Qualcosa che si identifica facilmente a livello mentale (selezioni, how to, tutorial, interviste), che si riesce a raccontare a qualcun altro senza apparire ridicoli, che ci rende utili e visibili agli altri nel ridistribuirlo e che, soprattutto, possiede un inconfutabile valore intrinseco.

5 Cose che devi sapere

Prima di iniziare con la stesura vera e propria, dovresti scegliere a quale ambito indirizzare il tuo articolo.

  • Educare qualcuno. Ovvero, stai cercando di scrivere del contenuto per trasmettere parte della tua esperienza in un determinato campo. E’ il caso dei popolarissimi “Come fare a…” o dei “10 Modi per..”. Tutorial e guide, anche su elenchi puntati, non a caso sono una delle tipologie di articolo più presenti ed efficaci in rete.
  • Informare qualcuno. Selezioni, raccolte e recensioni sono quanto ricade in quest’ambito. Scrivi una recensione di un servizio ancora poco conosciuto e vedrai le tue statistiche lievitare come non mai, metti insieme una raccolta dei “Migliori 50 temi per WordPress Basati sul Giallo” e attendi la tua nuova marea di utenti. Il valore di questa tipologia non è dato tanto dalla skill presente in chi scrive, quanto nella capacità di associare numerosissime fonti e darne una lettura particolare.

Obiettivi complementari come puoi ben vedere, che puoi mixare abilmente a seconda della tua capacità di muoverti in un campo o nell’altro.

1. Fissa un argomento in linea con il tuo target principale

E’ triste dirlo, ma molti dei possibili post virali che si leggono in giro semplicemente non hanno modo di esprimere il loro vero potenziale perché fin troppo elitari.

Se il tuo blog parla di design a tutto tondo, una selezione dei “Cinquanta migliori pennelli per Photoshop del 2009” potrebbe interessare davvero solo al 5-10% dei tuoi lettori. E senza una massa critica che diffonda il tuo link nelle prime ore di vita, il tuo articolo ha ben poche possibilità di diventare davvero popolare.

L’analisi dell’argomento da trattare non è qualcosa da sottovalutare o da “prendere così come viene”, portato dall’ispirazione del momento. Questo è davvero il primo e più importante fattore in grado di lanciare il tuo post verso le stelle.

2. Lancia una promessa intrigante

Cos’è una promessa intrigante?

È un modo non banale per raccontare qualcosa ai tuoi lettori stimolando la loro fantasia.

E dato che le promesse ai lettori vengono fatte solitamente nel titolo degli articoli, sì, stiamo parlando di imparare a titolare efficacemente.

Un paio di esempi?

“15 Plugin per WordPress per Gestire la tua Community” può essere un titolo accettabile, abbastanza comune e (forse) noioso. Che ne dici de “I 15 Migliori Plugin di Sempre per Creare una Community Davvero Viva sul Tuo Blog” ?

Se al primo giro il titolo passa una semplice e didascalica informazione (sto per recensire 15 plugin per WordPress e sta a te farci qualcosa di buono), la seconda propone già sussurra qualcosa di più riguardo al contenuto dell’articolo, e assieme ad una iperbole tutto sommato accettabile indica ai lettori che si sta per spiegare ad essi come usare una serie di strumenti per un preciso scopo (la costruzione, appunto, di una community efficace).

3. Assembla contenuto di alta qualità

Non è così semplice come sembra mettere insieme del contenuto di qualità.

Puoi anche aver scritto molti ottimi contenuti, ma il problema è che in rete in molti scrivono ottimi contenuti ad ogni ora del giorno. Se vuoi che il tuo articolo diventi davvero virale devi essere pronto a scrivere il contenuto più dannatamente buono che si sia mai visto..

Non solo una selezione di risorse, ma la migliore “Top 100” che si sia mai vista da mesi a questa parte. Non solo una recensione ma il più completo fiume di informazioni riguardo qualcosa di recensibile. E, no, non potrai farlo in breve tempo. Perlomeno non agli inizi.

Preparati dunque a spendere molto tempo nella ricerca delle giuste fonti, del loro controllo, delle immagini associate e della forma che intendi dare al tutto.

4. Regala una soddisfazione immediata

Come funziona davvero un post virale?

Davvero le persone leggono ogni singola riga per poi spedire lo short url a tutti i loro contatti?

Io credo di no.

Quello che succede è che iniziamo a leggere l’articolo totalmente all’oscuro delle sue potenzialità, ne “assaggiamo” qualche boccone iniziale e se questo riesce a coinvolgerci o a scatenare un qualche tipo di reazione allora cominciamo a diffonderlo agli altri.

Proporre una gratificazione immediata è uno dei compiti più ardui per chi scrive questo genere di articoli: cerca di puntare dritto al sodo sin dalle prime righe, fai largo uso di immagini, dati e informazioni utili e (soprattutto) metti in condizione chi ti legge di ottenere qualcosa di concreto subito.

5. Abbraccia una visione più ampia

C’è un ultimo fattore che può giocare a tuo vantaggio: inquadrare sempre il tutto con una visione più ampia.

Mi spiego: probabilmente molti dei tuoi articoli riguardano un aspetto ben preciso della tua nicchia. Se parli di web design applicato al blog, ad esempio, avrai magari scritto qualcosa del tipo: “Come Paginare i Contenuti del Tuo Blog con Questo Utile Plugin”.

Fantastico, certo. Ma ora facciamo un passo indietro.

Perché pensi che i tuoi utenti visitino un articolo di questo tipo?
Quale pensi che sia il loro bisogno chiave?

Così ad occhio i tuoi utenti visitano un articolo di questo tipo perché hanno la necessità di rendere i contenuti che hanno scritto più facilmente fruibili da parte di chi li legge. Probabilmente intendono rendere più visitate tutte le pagine del loro blog che superano la homepage.

Eccolo, il bisogno chiave. Utenti e contenuti, pagine viste e fruizione.

Ed ecco come potrebbe essere riscritto il titolo alla luce di una visione più ampia: “Ecco Come Portare i Tuoi Utenti Oltre la Homepage con 15 Minuti di Hack per WordPress”.

Ecco un articolo che abbraccia una grande fetta di utenti, che crea una promessa intrigante e per di più sottolineata dal fattore temporale. Un articolo che assembla contenuto estremamente utile, facilmente focalizzabile nel suo obiettivo finale, e che anziché fermarsi alla mera esposizione di qualche plugin abbraccia una necessità più grande.

Sei pronto ad accendere la miccia? 😀

foto: Podknox

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

12 commenti

  1. Consigli molto oculati per chi è un neo-blogger ma anche per chi ha un’esperienza di qualche anno.

    In merito all’esperienza, segnalo che personalmente l’uso delle liste, di lunghe e corpose liste, porta effettivamente traffico targhettizzato al mio blog.

    Ne ho parlato anch’io su blographik (nel link in firma un approfondimento ; ) ), di come l’articolo più letto di sempre, anche passati diversi mesi, sia una lista di tutorial su photoshop.

    Questo tipo di articoli permettono di ricevere molti link in ingresso, se ben fatti e se la selezione è accurata.
    Non a caso ho impiegato 3 ore per la preparazione e la pubblicazione del post.
    Quindi, come sempre, per creare contenuti virali, bisogna avere molto tempo a disposizione e pensare in anticipo alla creazione di liste del genere.

    Ad esempio, sarebbe molto comodo, per ottimizzare il tempo senza pregiudicare la qualità degli articoli, controllare il proprio delicious e selezionare un tag correlato al post che abbiamo intenzione di scrivere. Da li le idee non mancheranno di sicuro ;).

    1. Già, Delicious è veramente un ottimo posto dove attingere risorse correlate 🙂

      L’idea che ogni contenuto del proprio blog possa diventare virale è fantastica, ma sono più convinto del fatto (come dici) che post di questo genere nascano da un minimo di rielaborazione portata avanti nel tempo.

      Come dire: nasce un’idea che ci sembra poter funzionare, la si continua a rielaborare per qualche tempo fino a limarne gli angoli e solo allora, con tutti i tasselli al proprio posto (e solitamente diversi giorni dopo) possiamo concretizzarla e ottenere dei risultati.

      La domanda è: seconto te è possibile “industrializzare” questo processo?

      1. Industrializzare il processo? Mmm vediamo un pò….

        Non so se ho capito cosa intendi per industrializzare, comunque si potrebbe:

        1. partire dagli argomenti trattati dal blog o dagli articoli più letti o seguiti o commentati 😉

        2. cercare di continuare a lavorare nel proprio settore, ed aggiungere via via argomenti/post o blog utili.

        3. partire dagli argomenti più seguiti ed automatizzare il processo, inserendo a priori delle tag su delicious o simili che permettano di trovare velocemente quella determinata etichetta che identifichi un futuro pacchetto di post ;).

        4. Iniziare a creare una o più bozze, da WordPress o simili, inserendo via via le risorse che vengono aggiunte ai nostri preferiti, che vengono reputate idonee alla specifica lista.

        5. raggiungere un punto punto da cui poter iniziare a decidere di pubblicare.
        ad esempio, al centesimo tutorial inserito, scegliamo di terminare qui, la lista.

        6. filtrare eventualmente di nuovo le risorse, ed eliminare quelle considerate poco utili o non più disponibili (mi è capitato di avere su blographik dei link a blog che un mese prima funzionavano e poi sono scomparsi 😉 )

        7. rileggere il tutto e deciderne la pubblicazione.

        Potrebbero essere delle linee guida che mi vengono in mente or ora, facendo un piccolo riesame delle cose da fare.

  2. OTTIMO! dico davvero, da qualche giorno leggo i tuoi post con molto piacere.

    I 5 punti da te elencati in molti li abbiamo fradici in testa, il problema è tenerli sempre a mente e applicarli ogni giorno senza farsi prendere dalla foga di pubblicare….

    Grazie!

    1. Grazie Devilio 🙂

      L’ansia da posting® è in effetti una bestiaccia 😛 Il mio consiglio in questo caso è di far “lievitare” il post rileggendolo un paio d’ore dopo la prima scrittura.

      Sembra persino banale (finché non lo si prova), ma mi sono stupito io per primo di quanto possano diventare evidenti ad un paio di occhi riposati problemi di sintassi, giri di parole inutili e parti del discorso da eliminare.

      1. Concordo pienamente quanto da te affermato, capita spessissimo anche a me di temporeggiare nella pubblicazione di un post.
        dopo aver atteso qualche ora, gli errori, le frasi prolisse, eventuali ripetizioni escono fuori in maniera evidentissima.

        E’ dura la vita del blogger 😉

  3. Sei il mio angelo custode, lo sapevi vero???
    Hai controllato i progressi della tua allieva???

    Intendo la campagna virale lanciata qualche mese fa per Sofia, e che adesso mi fa raccogliere qualche frutto

    un bacione Francesco.

    Ho avuto da fare, ma ti ho letto spesso….

    a prestissimo!

    laura

  4. Interessante sono comunque ottime regole da seguire più o meno sempre e non necessariamente per il “post-botto”, in ogni caso appena mi verrà in mente qualcosa di valido da scrivere proverò a seguire passo passo i consigli stilandone un metodo… come per altro avete già iniziato nei commenti. ottimo.