4 approcci per migliorare il tuo prossimo guest post

Ciao, vorrei proporti…

Come migliorare un guest post
iStock.com/kcline

Ogni settimana ricevo almeno un paio di email da parte di nuovi lettori interessati a pubblicare guest post su queste pagine.

Il fatto è che, per quanto la pura idea di pubblicare un articolo su un blog terzo suoni efficace e appetibile come metodo di promozione, riuscire effettivamente a confezionare un ottimo articolo, in grado di valorizzare sia chi scrive tanto chi ospita non è cosa immediata. Perlomeno quando spesso l’obiettivo in mente di chi ti contatta è solo ottenere il fatidico link di ritorno, conquistando invece solo un rapido biglietto per la cartella “indesiderati”.

Epure, riuscire a pubblicare un guest post su un altro blog è semplice! 🙂
E oggi ti spiegherò quattro aspetti che, resi al meglio, possono cambiare l’esito della tua richiesta.

1. Inizia da un problema

Sembra troppo semplice, eh? Eppure, nessuno vuole leggere una press release camuffata da guest post. Non la vogliono leggere i lettori, che ai guest poster prestano molta più attenzione di quanto credi e non la voglio certamente leggere io, che sto per darti nuova visibilità.

I casi sono due: o il tuo articolo risolve un problema o è, beh, una parte di esso. Se l’autore di un blog può certamente permettersi di tanto in tanto di sollevare una semplice domanda o puntare i riflettori verso un tema spinoso senza, beh, fare poi molto altro, un guest poster dovrebbe stare alla larga da un approccio simile e per lui stesso limitante.

Voi che il tuo guest post sia pubblicato?
Risolvi un problema attraverso di esso.

2. Condisci con i giusti dati

Tutti amano i dati. Perché con i dati, come si dice, puoi provare …ogni cosa. Una valanga di dati a supporto del tuo articolo giustificano le riflessioni all’interno e ti permettono di strutturare un discorso migliore rispetto all’uso infinito di sole sensazioni e opinioni personali.

Trova buoni dati. Legali all’analisi di un problema.
Tieni calda l’attenzione dei tuoi lettori fino alla fine dell’articolo.

3. Sviluppa la tua storia

Nel fare ciò, quello che voglio proporre ai miei lettori è prima di tutto un nuovo punto di vista. Un punto di vista fresco e soprattutto diverso dal mio nel trattare un argomento. Lo possiedi?

Mi interessa capire come hai affrontato il mio stesso percorso, quali risultati hai ottenuto, cosa hai imparato. Molti guest poster possiedono il loro “guest post naturale” già inciso dentro di loro; devono semplicemente mettere nero su bianco una loro esperienza degna di nota.

4. Guardati intorno

Nessun articolo sopravvive da solo. Cerca sin da subito di relazionare quanto hai scritto con altri contenuti del blog che ti ospita. Un paio di link ben piazzati andranno bene e ti permetteranno di sfruttare la bontà dei contenuti già scritti (e probabilmente apprezzati) in passato, per caricare la molla dei tuoi stessi contenuti.

Inoltre, fare ciò ti permetterà di partire con molta più tranquillità da una base solida e argomenti già trattati. Hai mai pensato che un guest post efficace possa semplicemente essere un nuovo punto di vista su qualcosa di già scritto?

Quand’è stata l’ultima volta che hai scritto e proposto un guest post a un altro blogger?
Hey, com’è andata?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 commenti

  1. Buongiorno, ritengo questo post molto interessante per le semplici e pratiche regole che vengono spiegate. E’ naturale che se si scrive un sul proprio blog è indispensabile conoscere in maniera approfondita gli argomenti che si trattano ma credo che se si vuole scrivere un guest post sul blog di altri…beh, allora bisogna essere quasi dei “maestri”.

    Buona giornata a tutti

  2. Dopo aver letto l’intero articolo ho capito che c’è veramente bisogno di fare “formazione” sui guest post prima di pubblicarne qualcuno. Credo che in questo periodo i SEO siano alla ricerca pazza di portali di qualità su cui pubblicare i propri articoli con link di ritorno. Ecco, una risposta ad una domanda potrebbe essere proprio quella di creare una lista di blog che offrono guest posting “garantito”, ovviamente se fatto bene. 😀

  3. Ciao Francesco,
    forse esco un po’ dal seminato ma quando tu dici:

    [..]conquistando invece solo un rapido biglietto per la cartella “indesiderati”

    ti riferisci anche alle mail di chi ti chiede un parere/consiglio o unicamente alle mail di proposta di un guest post? O comunque in generale non è da dare scontata da parte tua una riposta, anche di cortesia, ad una richiesta?

    Ogni volta mi riviene in mente quando andavo ai colloqui di lavoro e alla fine chiedevo se mi facevano sapere qualcosa in ogni caso. Gli pareva così strana come domanda/richiesta perchè di solito se gli vai bene e conviene a loro allora ti contattano altrimenti, senza una risposta, ti tengono lì appeso e non sai se nutrire ancora speranza oppure no! 🙂

    Ti chiedo questo poichè ad esempio una quindicina di giorni fa ti avevo inviato una mail… 😀

    Saluti.

    1. Ciao Orazio,
      nell’articolo mi riferisco unicamente a chi mi contatta per promozioni camuffate da guest post. 🙂

      Leggo e cerco di rispondere a ogni domanda che ricevo via mail 🙂 Purtroppo, spesso non è cosa immediata dato il tempo limitato.

      Tutte le mail che chiedono di dare uno sguardo a blog altrui vengono poi a malincuore posticipate, o ricevono risposte più che sintetiche perché da un lato questo è esattamente il mio lavoro quotidiano, dall’altro perché non ho materialmente modo di dedicare il giusto tempo nel rispondere punto su punto a chi chiede una consulenza di questo tipo via mail.

      Riguardo alla tua specifica mail, ho ritrovato quanto mi dici nella inbox: ti rispondo di là. 😉