2011: quando i social media diventarono …comuni

Missione compiuta?

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Come ho scritto qualche giorno fa, ho come l’impressione che il 2011 e gli anni a venire saranno piuttosto interessanti per il panorama dei social media.

E, si noti bene, non intendo questa volta dire “ricchi di novità” o “con prodotti, hey, mai visti sino ad ora”.

Ho come l’impressione che il 2011 sarà un grande …livellatore.

Un sacco (parlando in proporzione) di tempo fa, quando il web aveva appena cominciato a scaldare i motori, tutti ci esaltavamo per la neonata e stupefacente possibilità di acquistare prodotti senza muoverci dal monitor.

Avevano appena inventato l’e-commerce, e software più o meno buoni si davano battaglia per rappresentare lo stato dell’arte dei processi di vendita. Le aziende, gentilmente, ringraziavano e lanciavano i propri store in pompa magna.

Anche noi utenti eravamo esaltati da tutto ciò. Sembra passato un secolo ma l’hype per il poter finalmente acquistare qualcosa dal web e vederselo recapitare a casa era un vero punto di forza di tutti quei brand che potevano permetterselo.

Poi, tutto è diventano normale. Oggigiorno, guarderemmo bonariamente a chi cercasse di spacciarci per grande feature un “banale” e-commerce con magari possibilità di sviluppare la propria wishlist.

Ecco, credo che la situazione, prima o poi, sarà destinata a ripetersi anche per i social network.

Sondate tutte le strade, occupati tutti i segmenti in cui si può spremere l’utente, i social network dovranno necessariamente accettare di essere stati, finalmente …accettati. Di essere diventati anch’essi, da esaltante novità degli ultimi tempi, a strumento fondante (e assodato, e dato quasi per scontato) della nostra vita digitale.

Pensaci un attimo.
Oggi esiste un social network per qualunque genere di interazione tu abbia in mente di avere con un qualsiasi parco di utenza.

E cloni su cloni vengono sviluppati per assicurarsi di non lasciare nulla di intentato.

Alcuni di questi network sopravvivono a malapena, altri trovano il loro successo in un target di utenti che non li vede comunque più come il Facebook dei primi tempi (la “novità”) ma come un qualcosa di cui hanno già vasta, vastissima esperienza.

C’è chi predice la morte di un po’ di tutto.
Dei blog, delle e-mail, dei social network apppunto.

Io non credo che assisteremo mai ad un futuro senza social network. Credo, invece, che questi si fonderanno (silenziosamente) tra tutte le altre attività che sul web abbiamo nel tempo iniziato a dare per scontate. Perderanno la loro aura di eterna novità “cool” (così com’è stato per gli e-commerce) a vantaggio, forse, di una maggiore maturità nel loro utilizzo.

Che ne pensi?
Come vedi il futuro dei social anche solo da qui a un paio d’anni?

C’è ancora posto per il “nuovo Facebook” (cosa che a molti piace prevedere) o, anche se arrivasse, non lo accoglieremmo più con lo stesso genuino entusiasmo?

Francesco Gavello

Francesco Gavello

Consulente, formatore e public speaker in Advertising e Web Analytics. Sviluppo strategie di Inbound Marketing per progetti web di grandi dimensioni. Appassionato da sempre di illusionismo, un’arte che ha molto da spartire con il marketing.

5 commenti

  1. “Perderanno la loro aura di eterna novità “cool” (così com’è stato per gli e-commerce) a vantaggio, forse, di una maggiore maturità nel loro utilizzo.”

    Lo spero vivamente, l’hype nei confronti dei social media è stato un potente vicolo di aggregazione intorno agli stessi, anche tramite gli eternamente moribondi media tradizionali. Con tutti i pro e i contro che ne sono conseguiti.

    Il punto chiave sarà proprio quello, IMHO, non appena l’aura intorno sparirà, e spero avvenga molto presto anche se non sono così ottimista già per il 2011, forse vedremo usati i social con maggiore consapevolezza delle loro possibilità.

    Fino ad allora, e sottolineo sempre IMHO, saranno solo come enormi ripetitori di rumori e umori di sfondo.

  2. In quest’ ultimo periodo sto studiando un pò il fenomeno Facebook da un punto di vista commerciale e di come sia possibile sfruttare gli strumenti che mette a disposizione per integrarli alle attività di marketing già esistenti. Facebook secondo me è vita quotidiana dove la gente che fa un acquisto, un viaggio, o qualsiasi altra cosa, prima di dirlo ad un amico o a un parente, lo dice agli amici di Facebbok, e questo, incredibilmetne innesca un passaparola spontaneo. Quindi credo che sia importante inserire Facebook nei piani di marketing di qualsiasi attività on-line ma anche off-line. Mi sbaglio? Forse. E’ un mio modesto parere.

    Eliseo

  3. Personalmente penso che facebook avra sempre una certa notorietà, e utilità per quanto riguarda il business… ma se continua con la politica adottata fino ad ora… perderà molti utenti.. .. non si puo permettere di bloccare persone senza motivo.. comunque

  4. Il nuovo Facebook, per meritarsi tale appellativo, sarà una una innovazione così grande da sotterrare Facebook a tal punto da ridicolizzarlo. Ma penso che ciò non accadrà prima del 2012, il 2011 è ancora di facebook!

  5. Dal mio modesto punto di vista su internet niente è stabile ed eterno. Delicious ha chiuso, Myspace (che fino a qualche anno fa aveva il ruolo di facebook) sta chiudendo, messo in liquidazione.
    Questo per dire che non possiamo prevedere quelle che sono le tendenze, le mode, le novità che possono nell’arco di qualche mese stravolgere parecchio sul web.
    Pertanto quelli che lavorano in questo settore devono vivere alla giornata, non certo in senso letterale, ma in senso lato. Adattarsi a quelli che sono le tendenze.
    Solo miei punti di vista.